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Siete pronte? È arrivato il momento fatidico della prova costume, che vedrà impegnate tutte le italiane dai 0 a 100 anni da qui alla fine di agosto.
E cosa si fa per arrivarci onorevolmente, o almeno, dignitosamente?
La cosa migliore per essere sicure di non sfigurare è prendere l’abitudine di pedalare regolarmente, ma non solo a ridosso del momento fatidico, tutto l’anno! niente paura, non vi stiamo suggerendo di trasformarvi in ciclisti sfegatati, di quelli tutti lycra e polpaccetti depilati che, curvi sui loro manubri curvi scalano montagne su montagne.
Cosa fare per rimettersi in forma: basta poco
No, basta poco, una bella bici da città, o da trekking, o perché no una mountain bike, atletica, sì, ma con una postura accettabile e abbordabile per chiunque e con rapporti così morbidi da non farci temere le salite impreviste. Basta pedalare un po’ tutti i giorni per spostarsi in città, scegliendo la bici al posto dei mezzi “pigri”, o facendo qualche uscita alla settimana più sportiva.
E gli effetti non si faranno attendere: muscoli più tonici, corpo più sodo, aspetto più atletico, ma non solo, anche l’umore ne beneficerà, grazie al movimento infatti si producono endorfine, le sostanze responsabili dell’allegria.
L’unica cosa che non ci si può aspettare dal movimento, neanche a pedali, è il dimagramento vero e proprio, per il quale si può fare affidamento solo sull’alimentazione e quindi sulla propria forza di volontà.
A tal proposito abbiamo chiesto un parere e qualche consiglio al Professor Paolo Toniolo, che dopo trent’anni passati alla NY University è rientrato in Italia ed esercita a Milano come libero professionista nel campo ancora poco conosciuto, della medicina funzionale, un’applicazione clinica della medicina preventiva e nutrizionale.
Mi accoglie nel suo studio di Via dell’Orso 16, e nonostante abbia da un po’ passato la sessantina, è così in forma che viene da pensare “mangio come lui”, fosse anche una dieta a base di lombrichi vivi!
La buona notizia è che concorda su tutto ciò che ho scritto sopra riguardo alla bicicletta e al suo utilizzo per tenersi in forma. E anche che non ci consiglia lombrichi vivi a colazione.
Cibi da evitare
Invece inizia subito con i cibi da evitare, quelli che, una volta ingeriti, si trasformano in grasso, e non sono i grassi né le proteine, ma gli zuccheri largamente intesi come i carboidrati e soprattutto i carboidrati semplici e corti, lo zucchero in primis ma anche i cereali raffinati.
E le bibite zuccherate (da evitare come il diavolo in persona) i tè alla frutta che oltre a ingrassare fanno venire sete, e anche le apparentemente innocenti centrifughe e spremute perché contengono fruttosio senza le fibre. La frutta va già meglio, per via delle fibre, ma senza esagerare. La cattiva notizia invece è proprio questa, che la bici non giustifica esagerazioni eno-gastronomiche. Si può però portarsi dietro dell’ottima (dice) frutta secca a guscio, da sgranocchiare andando, mentre la frutta essicata no, perché è molto calorica e zuccherina.
I consigli continuano: l’ideale è una alimentazione il più possibile varia, evitando le diete ripetitive.
Cibi consigliati
Nei singoli cibi c’è un contenuto di centinaia di micronutrienti diversi che ci servono, e in particolare è importante variare i colori: insalata rossa, gialla, verde. Una base vegetale forte e ben condita con olio evo e l’utilizzo dell’olio di cocco per cucinare, che contiene acidi grassi a catena media, molto protettivi per l’organismo. Avocado come se non ci fosse un domani, salmone solo selvaggio e poi sardine, acciughe e molluschi, cozze, vongole e crostacei, polpo. Legumi ok ma piccoli, come le lenticchie, fagiolini e piselli. I legumi grossi vanno trattati bene messi a bagno a lungo, almeno 12 ore, perchè devono riprendersi l’acqua e poi vanno cotti a lungo. Evitare quelli in scatola perché non sono stati trattati bene.
Sì alla carne, soprattutto alle interiora (da che mondo è mondo sono sempre state le prime parti a essere mangiate perché molto più nobili dei muscoli e più ricche di sostanze preziose), ma solo se si conosce la bestia, e si sa con certezza che fosse “grass fed”, cioè nutrita ad erba.
Saltare un pasto
Prima di salutarlo gli estorco un consiglio “estremo” per tentare di perdere peso velocemente, all’occorrenza.
Mi spiega che mai come oggi l’umanità è afflitta dall’abbondanza cronica di cibo e l’iperalimentazione sta già causando malattie degenerative e tumori, quindi suggerisce di ridurre le quantità di cibo (chissà perché non è una sorpresa) e ogni tanto di saltare qualche pasto. Un ottimo metodo per “resettare gli organi” e depurarsi è quello che chiama 8-16, ovvero mangiare solo durante otto ore, mentre per le restanti 16 si digiuna. Oppure si pratica per qualche giorno il semi-digiuno, un regime ipocalorico controllato. Da lui ovviamente. Esco, e montando in sella alla mia bici, mi sento già più sana, se non più magra.
Per il resto, la soluzione è lì, davanti ai nostri occhi: abbiamo voluto il bikini? Adesso dobbiamo pedalare!