Atlante della vulnerabilità: pedalare in Italia tra bellezza e rischio

Pedalare in Italia è un gesto di libertà, ma anche un atto di coraggio. Presentato nei giorni scorsi, l’Atlante italiano dei morti e dei feriti gravi in bicicletta è il primo strumento interattivo che racconta, con precisione e profondità, il volto nascosto dell’incidentalità ciclistica nel nostro Paese. Nato da un’iniziativa indipendente del Politecnico di Milano, il progetto ha analizzato i dati ISTAT dal 2014 al 2023, offrendo una mappatura dettagliata e geolocalizzata degli incidenti che coinvolgono ciclisti.

I numeri sono impietosi: oltre 164.000 incidenti in dieci anni, con più di 3.000 morti e oltre 150.000 feriti, di cui 17.000 gravi solo nel 2023. La Lombardia è la regione con il maggior numero di sinistri, seguita da Emilia-Romagna, Veneto e Toscana. Il 68% degli incidenti si concentra in queste quattro regioni.

L’Atlante si articola in cinque dashboard interattive, consultabili gratuitamente online, che permettono di esplorare il fenomeno a livello comunale, provinciale e nazionale. Le mappe del biennio 2022-2023, le uniche con coordinate geografiche complete, mostrano con inquietante chiarezza dove si verificano gli eventi più gravi.

Atlante italiano dei morti (e dei feriti gravi) in bicicletta

Dietro ogni numero c’è una storia: quella di Davide Rebellin, travolto durante un allenamento, o dei tanti ciclisti invisibili che ogni giorno rischiano la vita sulle strade. Solo il 24,9% degli incidenti avviene senza coinvolgimento di altri veicoli: il resto è frutto dell’interazione con auto, camion, autobus.

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L’Atlante non è solo un database, ma una chiamata alla responsabilità collettiva. Serve a pianificare interventi di sicurezza, a promuovere una mobilità più consapevole, a proteggere chi sceglie la bicicletta per spostarsi, per sport o per passione.

Per chi ama il cicloturismo, conoscere i dati dell’ Atlante italiano dei morti e dei feriti gravi in bicicletta è fondamentale. Non per rinunciare a pedalare, ma per farlo con maggiore attenzione, sostenendo politiche che tutelino i ciclisti e rendano le strade più sicure per tutti.

Perché ogni pedalata possa essere davvero un viaggio, e non un rischio.

giordano roverato: Appassionato di bicicletta, vita all'aria aperta e comunicazione digitale