Pedalando tra gli ulivi millenari: la Grande Pedalata Assisi-Spoleto, un viaggio nel cuore verde dell’Umbria

Domenica 19 ottobre 2025, l’Umbria si trasforma in un palcoscenico naturale per la terza edizione della Grande Pedalata lungo la Fascia Olivata Assisi-Spoleto, evento inaugurale di Frantoi Aperti, simbolo dell’oleoturismo italiano.

Giunta alla sua terza edizione, la Grande Pedalata è una rilassante escursione in bicicletta ed e-bike, promossa dalla Strada dell’Olio e.v.o. Dop Umbria. L’organizzazione tecnica è curata da You Mobility – Il Portale della Mobilità, con il prezioso supporto di FIAB UmbriaFIAB Foligno e della ciclostorica La Francescana, realtà che condividono la passione per il cicloturismo sostenibile e la valorizzazione del territorio. Un percorso ad anello di circa 30 km, con partenza e arrivo a Trevi, attraversa alcuni dei luoghi più suggestivi della regione: l’Ulivo secolare di Sant’Emiliano, il Castello di Pissignano Alto, il Tempietto sul Clitunno – sito UNESCO – e il Museo della Civiltà dell’Ulivo, unico nel suo genere. La pedalata, aperta a bici ed e-bike, è pensata per tutti gli amanti del turismo lento e sostenibile.

Lungo il percorso si incontreranno:

L’Ulivo secolare di Sant’Emiliano

Bovara di Trevi, a pochi passi dall’antica abbazia benedettina, cresce uno degli alberi più antichi d’Italia: l’ulivo di Sant’Emiliano, detto anche “Patriarca Verde”. Secondo un codice del IX secolo, nel 304 d.C. il vescovo Emiliano fu martirizzato legandolo proprio a questo giovane olivo, oggi monumento naturale. Con oltre 1.800 anni di vita, un tronco di 9,10 metri di circonferenza e un’altezza di 5 metri, ha resistito a moltissimi avvenimenti e continua a produrre germogli. Appartiene alla varietà Moraiolo, tipica dell’olio DOP di Trevi.

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Il Castello di Pissignano Alto

Arroccato sul colle Revalioso, il Castello di Pissignano Alto domina la valle del Clitunno con la sua torre triangolare e le case medievali disposte a terrazza. Costruito tra l’XI e il XII secolo dai benedettini, fu poi fortificato dal barone tedesco Sancho e visitato da Federico Barbarossa nel 1155. Passò di mano tra i Trinci di Foligno, il governatore di Perugia e infine divenne sede della posta pontificia nel 1571. Oggi è un borgo restaurato, sede di eventi culturali e conferenze internazionali.

Il Tempietto sul Clitunno

Poco distante dal castello, sorge il Tempietto sul Clitunno, piccolo gioiello dell’architettura longobarda, dichiarato Patrimonio UNESCO nel 2011. Costruito tra il VII e l’VIII secolo sopra una sorgente sacra al dio Clitunno, il tempietto presenta una struttura corinzia con affreschi cristiani dell’VIII secolo e un’edicola marmorea con elementi romani del I secolo. È uno dei sette siti italiani del circuito “I Longobardi in Italia: i luoghi del potere”.

Il Museo della Civiltà dell’Ulivo

Ospitato nell’ex convento di San Francesco a Trevi, il Museo della Civiltà dell’Ulivo è un vero e proprio eco-museo che racconta la storia millenaria dell’olio e dell’olivo. Il percorso si articola in due sezioni: una dedicata al microcosmo locale della produzione olearia, con testimonianze contadine, superstizioni e tecniche tradizionali; l’altra al macrocosmo mediterraneo, con reperti archeologici, lucerne e unguentari risalenti al 2000 a.C. provenienti da Cipro. Un viaggio immersivo tra botanica, storia e cultura dell’olio.

La Fascia Olivata Assisi-Spoleto, con i suoi 9.000 ettari coltivati e oltre 1,5 milioni di ulivi, è un esempio di paesaggio culturale vivente, frutto di secoli di lavoro e tradizione. Candidata a diventare Patrimonio UNESCO, questa fascia pedemontana appenninica è un mosaico di natura, arte e storia che coinvolge sei comuni: Assisi, Spello, Foligno, Trevi, Campello sul Clitunno e Spoleto.

La Grande Pedalata lungo la Fascia Olivata Assisi-Spoleto, è molto più di un evento sportivo: è un invito a vivere l’Umbria con lentezza, a respirare il profumo degli ulivi, a scoprire borghi autentici e a lasciarsi incantare da un paesaggio che parla di armonia tra uomo e natura.

giordano roverato: Appassionato di bicicletta, vita all'aria aperta e comunicazione digitale