Negli ultimi dieci anni, il turismo rurale ha vissuto una vera e propria rinascita, e la bicicletta ne è diventata il simbolo più autentico. Con un aumento del 70% degli arrivi negli agriturismi, secondo Coldiretti e Campagna Amica, sempre più viaggiatori scelgono la campagna come meta per vacanze sostenibili, immersive e lontane dal turismo di massa.
Nel 2025 si stimano oltre 5,1 milioni di arrivi nelle 26mila strutture agrituristiche italiane, con una crescita del 100% tra gli stranieri. Un successo che si intreccia con la riscoperta del territorio, della tradizione culinaria e dell’esperienza diretta con la natura. E cosa c’è di più diretto e sostenibile di un viaggio in bicicletta?
Pedalare tra colline, vigneti, frantoi e caseifici non è solo un modo per muoversi, ma diventa un’esperienza sensoriale. Il cicloturismo si fonde con l’enoturismo, il birraturismo e l’oleoturismo, offrendo percorsi che uniscono gusto, paesaggio e cultura. Quasi il 40% degli italiani ha partecipato ad attività come degustazioni e visite guidate, spesso raggiungendo queste mete proprio in bici.
I cammini rurali, percorribili anche in bicicletta, stanno diventando itinerari privilegiati per chi cerca un turismo lento e consapevole. L’agriturismo non è più solo ospitalità: è racconto, è territorio, è comunità. E la bicicletta è il mezzo perfetto per viverlo.
Come sottolinea Dominga Cotarella, presidente di Fondazione Campagna Amica, questo modello di turismo diffuso valorizza luoghi meno conosciuti, porta ricchezza alle aree interne e crea nuove opportunità. Pedalare tra gli agriturismi italiani significa scegliere un viaggio autentico, sostenibile e profondamente umano.