Pedalando tra gusto e paesaggi: l’Italia del cicloturismo e dell’enogastronomia nel 2025

La Via Silente

Immagina di partire in sella alla tua bici, attraversando colline punteggiate di vigneti, borghi medievali e strade che profumano di storia e sapori autentici. Non è un sogno: è l’Italia, che nel 2024 ha registrato 89 milioni di presenze cicloturistiche (+54% rispetto al 2023) e un impatto economico di 9,8 miliardi di euro, secondo il Rapporto “Viaggiare con la bici 2025” e il rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano 2025. Il cicloturismo rappresenta ormai oltre il 10% del turismo nazionale, confermandosi come uno dei segmenti più dinamici e sostenibili.

Chi sono i cicloturisti del 2025?

Il profilo tipo è chiaro: Millennial tra i 30 e i 44 anni (47,7%), seguiti dalla Generazione X (35,4%). Il 36,7% viaggia in coppia, il 31,1% da solo e il 27,5% con amici. La pianificazione è sempre più digitale: il 63,1% utilizza il web, il 79,9% si affida alle informazioni online e il 34,6% è influenzato dai social media. La spesa media giornaliera è cresciuta a 132 € per gli stranieri, segno di un turismo di qualità.

Il Cammino d’Abruzzo

Il gusto come bussola del viaggio

Il Rapporto 2025 sul turismo enogastronomico conferma che il cibo è una delle principali ragioni per cui si sceglie l’Italia: dal 60% al 74% dei turisti stranieri viaggia con motivazione primaria legata all’enogastronomia. Germania, Regno Unito, Stati Uniti, Austria, Svizzera e Francia sono i mercati chiave, e in tutti emerge un dato comune: l’Italia è sinonimo di “cibo e vino” (55% dei tedeschi e svizzeri/austriaci, 54% degli americani).

Nella scelta della destinazione contano soprattutto:

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  • Bellezza del paesaggio rurale: oltre l’80% in tutti i mercati (88% in Francia).
  • Presenza di ristoranti locali: 81% in Francia, 79% negli USA.
  • Esperienze tematiche e gourmet: amate dagli americani (69% e 59%).

Motivazioni e trend

Perché scegliere una vacanza in bici? Il 44,6% indica la ricchezza del patrimonio artistico e culturale, il 33,1% la facilità di accesso alla destinazione e il 30,7% la ricerca di relax. Ma cresce anche la componente esperienziale: il cicloturismo è slow, sostenibile e green, perfetto per chi vuole unire sport, natura e cultura.

Le destinazioni più amate

Il Rapporto segnala una forte attrattività delle aree interne e dei borghi, con Toscana, Emilia-Romagna, Liguria e Calabria tra le regioni più citate. Cresce anche la componente femminile, soprattutto lungo la Ciclovia della Food Valley, la Ciclovia dei Parchi in Calabria (41,4%) e la Ciclovia dei Castelli in Toscana (63%).

Cicloturismo ed enogastronomia: il binomio vincente

Il Rapporto evidenzia che le voci più apprezzate dai cicloturisti sono “qualità del mangiare e del bere” (8/10) e “cortesia ed ospitalità”. Non sorprende: pedalare tra le colline del Chianti, fermarsi in una cantina per una degustazione, assaporare un piatto tipico in un agriturismo è ormai parte integrante dell’esperienza. Le ciclovie del gusto, come la Food Valley, la Ciclovia del Chianti o quella dell’Etna, stanno diventando itinerari cult per chi cerca emozioni autentiche.

giordano roverato: Appassionato di bicicletta, vita all'aria aperta e comunicazione digitale