L’Irpinia è una terra che sa sorprendere chi la attraversa lentamente, magari in sella a una bicicletta. Tra le sue colline scolpite dal tufo vulcanico si snoda La Rotta del Greco di Tufo, un percorso cicloturistico che unisce natura, storia e sapori autentici.
Partendo da Altavilla Irpina, il tracciato si inoltra tra vigneti secolari dove nasce il Greco di Tufo DOCG, un vino bianco dalla forte identità, noto per la sua freschezza, mineralità e longevità e borghi incantati come Tufo, Chianche, Montefusco e Santa Paolina, attraversando un paesaggio che racconta secoli di tradizione agricola e spiritualità. Il percorso “Anello del Greco di Tufo” misura circa 45 km, con poco più di 1100 metri di dislivello, ed è pensato per ciclisti di livello intermedio, ma con varianti più accessibili per chi cerca un’esperienza rilassata.
Ma il viaggio non è solo enogastronomico. A Prata di Principato Ultra, si trova la Basilica paleocristiana di Santa Maria dell’Annunziata, uno dei monumenti più antichi dell’Irpinia. Edificata su catacombe cristiane del III secolo, la basilica conserva affreschi bizantini, sarcofagi romani e una grotta tufacea detta “dell’Angelo”, dove si celebra ogni anno il suggestivo “Volo degli Angeli”, una rappresentazione sacra che coinvolge l’intera comunità.
Pedalare qui significa immergersi in un territorio ancora poco battuto dal turismo di massa, dove ogni curva regala scorci mozzafiato e ogni salita è ripagata da panorami che abbracciano l’intera valle. I profumi della vendemmia, il suono delle ruote sul tufo, il calore delle comunità locali: tutto contribuisce a rendere questo viaggio un’esperienza multisensoriale.
La Rotta del Greco di Tufo è più di un itinerario: è un invito a rallentare, a gustare, a conoscere. È il simbolo di un turismo lento che valorizza l’ambiente, la cultura e le eccellenze enogastronomiche. Un percorso che, tra pedalate e degustazioni, racconta l’anima più autentica dell’Irpinia.