IL GRANDE FASCINO DELLE EOLIE, TERRA DEGLI DEI, DA SCOPRIRE IN LENTEZZA

Le Eolie in bicicletta

Sette perle di rara bellezza nel cuore del Tirreno dove riecheggia il canto delle sirene e dove Ulisse osò oltre il limite dei mortali nella terra degli dei. Nelle Eolie si pedala avvolti dalla storia e dalle acque cristalline in luoghi incontaminati fra calette, grotte inesplorate e fari abbandonati lungo i sentieri amati da Alexandre Dumas.

A bordo di un caicco si naviga da Milazzo, l’antico borgo marinaro attraversato da Garibaldi con i Mille verso l’Unità d’Italia, con rotta verso Salina, la più grande dell’arcipelago vulcanico delle Eolie. In bici si segue un percorso fino a Rinella, estrema punta opposta dell’isola, con soste al lago di Lingua e Pollara.

Il giorno successivo si circumnaviga Panarea, la Panarayas (“la grandissima”) dei primi colonizzatori greci (VI-V sec. a.c.). I costanti movimenti tellurici hanno ridimensionato la sua antica ampiezza, e ancora oggi l’isola continua a sprofondare di circa un centimetro ogni 10 anni sotto il livello delle acque, adornata, a nord-est, da una serie di isolotti, Basiluzzo, Spinazzola, Lisca Bianca, Lisca Nera, Bottaro e Dattilo, derivanti da fenomeni eruttivi di un unico, immenso, complesso vulcanico originario sprofondato in mare in seguito a una violentissima eruzione. L’attività vulcanologica è ancora ben visibile sull’isola proprio di fronte a uno di questi isolotti, Dattilo: qui è possibile scorgere fumarole di vapori che si levano dalle fessure tra le rocce e dove l’acqua raggiunge temperature elevate e intenso è l’odore dello zolfo che si leva dalle profondità marine. A Basiluzzo, nel fondo del mare giace un’antica villa romana, da esplorare con un’immersione.

Related Post

Ogni isola una scoperta.
A Stromboli si sale in cima al cratere del vulcano ancora attivo lungo un percorso a piedi di 6 ore.

Ma lo sforzo viene ripagato da uno spettacolo, a 800 metri d’altezza, assolutamente indimenticabile. Di notte, dalla barca in rada lo spettacolo naturale della “sciara del fuoco”, lo Stromboli in notturna, lascia senza fiato. Il giorno successivo si naviga fino a Lipari, sede del museo archeologico Bernabò Breà, un viaggio nella preistoria dell’Eolie.
In bici si viaggia coast-to-coast passando attraverso le bianche spiagge che ricordano l’antica attività industriale dell’estrazione della pomice. L’ultimo giorno si fa rotta verso Vulcano, l’isola dello zolfo, famosa per la sua fossa sulfurea dove è possibile immergersi nei bagni di fango naturali, curativi e lenitivi per la pelle con la stupefacente “Grotta del Cavallo” nel cui interno si viene conquistati da un “silenzio assordante” e nel Bagno nella Piscina di Venere per la “rigenerazione”. In bici si perlustra l’interno dell’isola sino a Piano Grillo, dove lo sguardo si perde in un panorama mozzafiato.

 

SCHEDA TECNICA
Dislivello in salita: tra 0 e 600 m giornalieri
Imbarco/Sbarco: Milazzo (Messina)
Escursioni in bici: Capo Milazzo – Salina – Lipari. Percorsi tra i 20 ed i 30 km giornalieri
Durata: 8 giorni / 7 notti, fino al 27/09
Minimo partecipanti: 2 persone
Trasporto dei bagagli: non necessario
Consigliato per bambini: a partire da 12 anni
Info Verde Natura, http://www.verde-natura.it

Laura Colognesi

redazione viagginbici: