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Per salire sul monte Titano ci vogliono gambe, o almeno una e-bike, ma un week end nella Repubblica di San Marino può regalare qualche soddisfazione. Il suo microterritorio di poco meno di 62 km quadrati, può essere fonte di ispirazione per un allenamento giornaliero per chi ha più “gambe”. Ma se siete in gita allora potete provare l’emozione della scalata di questo che è uno degli Stati più antichi al mondo. Certo il suo essere collocata all’interno della Penisola italiana le dà anche altri vantaggi, si può infatti pedalare cambiato Stato nel giro di pochi minuti e provare i territori italiani tra Marche ed Emilia. Oggi vi proponiamo un giro di una sessantina di chilometri partendo e ritornando appunto a San Marino.
San Marino – Verrucchio – Montebello – S. Leo
Una sessantina di chilometri su colline di media difficoltà allo scoperta di queste terre al confine tra due Stati.
Da San Marino a Verrucchio sono 15 chilometri, il borgo della provincia di Rimini è inserito nella lista dei borghi più belli d’Italia. E’ a 300 metri sul livello del mare, che si può ammirare anche dalla Rocca Malatestiana o “Rocca del Sasso”, data la sua posizione sullo sperone del monte, che è una delle più grandi e meglio conservate della Signoria. Costruita intorno al secolo XII, cadde sotto il dominio dei Malatesta che la conservano per circa 300 anni e la fanno divenire il baluardo del loro regno.
Lasciato il borgo medievale di Verrucchio ci dirigiamo verso Montebello, circa 8 chilometri e a 436 metri slm. Il borgo è famoso per il Castello di Azzurrina da cui si domina le Valli del Marecchia e dell’Uso. Azzurrina, al secolo Guendalina Uguccione, sarebbe stata figlia di Ugolinuccio o Uguccione, feudatario di Montebello nel 1375, che scomparve misteriosamente e, secondo la leggenda, il cui fantasma sembra faccia sentire la propria voce ogni cinque anni, in concomitanza con il solstizio d’estate.
Da Montebello si pedala verso Borgo San Leo, dove troviamo un’altra storia ad aspettarci. La fortezza fu protagonista delle vicende di guerra nel Rinascimento e con la devoluzione del ducato urbinate al dominio diretto dello Stato Pontificio (1631), la rocca divenne un carcere. Dal 1791, fino alla morte nel 1795, vi fu rinchiuso Giuseppe Balsamo, noto come Alessandro conte di Cagliostro, uno dei più enigmatici avventurieri dell’età dei Lumi. Ma qui merita una visita anche la Pieve e la Cattedrale, risalenti tra il IX e X secolo.
Da San Leo il percorso che abbiamo fatto noi passa da Montecerignone (attenzione perché la strada è dissestata) – Mercatino Conca – Valdragone e Serravalle.
Cosa vedere
A San Marino è bello percorrere il sentiero che tocca le tre torri: la Prima, Rocca o Guaita, è il primo fortilizio costruito nell’XI secolo; la Seconda, Cesta o Fratta, risale al XIII sec. ed è sul punto più alto del monte Titano a 750 m slm; la Terza Torre, Montale, è la torre di avvistamento.
Cosa mangiare
La cucina risente di quella casalinga della tradizione romagnola e marchigiana. Dagli strozzapreti preparati con farina, acqua e sale e conditi con sugo di carne e formaggio, alle tagliatelle, ravioli e gnocchi. E per i break più veloci … la piadina.
è possibile avere la traccia gpx oppure dove si possono trovare nel vs sito?
Buongiorno, il percorso è su strada, basta seguire le indicazioni