SECONDA PUNTATA
06/08/15 Dushambe. Arriviamo in perfetto orario e con noi anche il nostro fidato tandem. Sono le 3 di notte, carichiamo lo scatolone del tandem sul portapacchi di una povera autovettura ed in pochi minuti siamo in albergo. Ci rilassiamo un paio di ore e poi ci avviamo alla scoperta della capitale che si dimostrerà gradevole e rilassante con i suoi numerosi parchi e grandi viali alberati. Si respira ancora un’aria molto filo Russa tant’è che abbiamo non poche difficoltà a decifrare le scritte che sono tutte in cirillico, compresi i menù dei ristoranti! L’architettura è sobria ed essenziale anche se qualcuno comincia ad uscire dagli schemi con un po di colore e personalizzazione. Le donne tagike manifestano tutta la loro timida bellezza indossando vestiti colorati ed impreziositi con vistosa bigiotteria mentre gli uomini hanno lineamenti duri e vestono all’occidentale senza cura.
07/08/15 khorog. Il nostro viaggio prevede di percorrere circa 900 km dei 1700 km della Pamir Hw con la variante Wakhan Valley ovvero la valle a ridosso del confine afgano, così noleggiamo un auto con….. grossa bagagliera sino a Khorog. Lasciamo la capitale percorrendo una scorrevole strada a tre corsie che poco dopo diventano due poi una che alla fine diventa un terribile sterrato di oltre 500 km. Siamo preoccupati, i sobbalzi mettono a dura prova i nostri fondo schiena e anche il povero tandem non se la passa meglio. Ci vorranno 16 ore per coprire circa 600 km siamo sfiniti, prendiamo una camera presso una famiglia e sveniamo nel letto.
08/08/15 Khorog. Oggi dedicheremo la giornata per i preparativi, domani si parte! Montiamo il tandem con un po apprensione ma sembra aver superato brillantemente il complicato trasporto. Prepariamo i borsoni ahimè quanto pesano! E ci avviamo in paese per acquistare alcuni generi alimentari che scopriamo già subito utili perché alle 18:00 tutti i ristori sono già chiusi, siamo in Tagikistan da tre giorni e non siamo ancora riusciti a fare una cena decorosa!
09/08/15 Garam Chasma (+43 – 902 km). Partiamo di buon ora, la bruma del mattino avvolge ancora le montagne intorno a noi. Oggi faremo pochi kilometri perché dobbiamo calcolare le tappe in funzione dei pochi posti in cui si può trovare accoglienza per la notte. Anche oggi dopo pochi kilometri l asfalto lascia il posto a lunghi tratti di sterrato che affrontiamo con cautela. Stiamo risalendo la sponda tagika del fiume Pyanj, a poche decine di metri da noi sull’altra sponda l’Afghanistan! Ci capita persino di salutare ogni tanto qualche pastore che contraccambia con gioia. Troviamo posto a dormire in un sanatorio per la cura delle malattie della pelle, siamo perplessi ma sempre meglio della tenda.
10/08/15 Ishkashim (+117 – 828 km). La strada o meglio dire la pista continua con continui saliscendi su fondo ghiaioso e a volte persino sabbioso. Anche il caldo condiziona la stanchezza costringendoci a frequenti soste per bere e rifiatare del resto siamo a oltre 2.600 mt. In lontananza scorgiamo le prime cime innevate del Hindu Kush afgano ma alcune nuvole ne celano la maestosità. Raggiungiamo il villaggio di Ishkashim nel primo pomeriggio sotto un sole cocente a 40^, prendiamo una stanza nell’unica guest huose del paese dove troviamo tre motociclisti italiani che ci desriveranno la strada dei prossimi giorni, non vorremmo mai averli incontrati!..
11/08/15 Vrang (+206 -739 km.). Lasciamo Ishkashim ed imbocchiamo la Wakhan Valley costeggiando il mitico fiume Pamir. Sulla nostra destra si ergono alte le montagne del Hindu Kush quasi a creare una sorta di protezione naturale dell’altopiano sottostante. La strada dopo pochi kilometri diventa nuovamente sterrata, un terribile sterrato in ghiaia e tratti di toule ondule, micidiale per il “sopra sella” di Emily. Prendiamo quota con continui saliscendi sino ad una “anonima” quota 2.840 mt, si perché qui i passi prendono nome solo oltre i 4.000 mt! Alcune rampe sono tali che nonostante il peso del tandem, che supera i 62 kg senza di noi….., slitta perdendo aderenza, ma noi non molliamo!. Sotto di noi si aprono scenari indescrivibili, la pianura alluvionale ospita verdi coltivazioni e pascoli e all’orizzonte si ergono maestose cime innevate che sicuramente superano i 7000 mt. Già una pianura alluvionale! non c’è nulla di meno poetico che una strada trasformata in pista desertica dalla sabbia portata dal vento…. spingiamo, imprechiamo ma non molliamo. Sono le 18:00 ed il sole sta facendo capolino, siamo sfiniti chiediamo ospitalità per la notte ad una famiglia del villaggio vi Vrang.
12/08/15 Langan (+237 – 708 km). Anche oggi abbiamo la conferma che qui di asfalto ne vedremo poco molto poco. In Malawi avevamo percorso sterrati difficili così anche in Pakistan ma come qui in Tagikistan non pensavamo proprio, speriamo….Siamo a quota 2800 mt l’acclimatamento sembra buono i ciapet un po’ meno. Domani lasceremo la valle del Wakhan per risalire il Pamir ed affrontare la prima vera salita che in circa 80 km ci condurrà al primo dei 5 passi previsti ovvero ai 4.272 del Koi Tezek Pass. Per il momento ci godiamo il fresco dei pioppi ed il dolce sapore delle albicocche che vengono offerte in ogni momento dalla codialissima ed ospitale popolazione. Cogliamo l’occasione per ringraziare Marco Cusati che anche in remoto è riuscito a darci assistenza tecnica per alcuni problemi sulla bici……to be continued.
Massimo Franzosi