Viaggio organizzato in Laos con escursioni in bicicletta
Il viaggio si snoda su un sinuoso percorso lungo una strada che punta verso il sud del paese, circondata dalla verde e sterminata foresta, intervallata da qualche villaggio. Spettacolo davvero stupendo. Dopo qualche ora il conducente inchioda, ci chiediamo che stia capitando. Fa un po’ di retromarcia e ci affacciamo al finestrino per capire che sia successo.
Vediamo un gruppetto di bambini sul ciglio della strada, uno di loro ha in mano qualcosa…un lucertolone! Vivo, lungo circa un metro, con le zampette legate. Si vede solo una mano sporgere dal bus che lo raccoglie e che porge dei soldi al bambino. Lo sfortunato rettile viene gettato nel corridoio del mezzo, la signora spagnola del sedile accanto non è molto serena…..
Credo di essere morto in quel viaggio sul bus “scassone”, su quella strada mezza rotta: perché questo posto è il paradiso!
Al risveglio un cielo azzurrissimo, apro la porta della stanza ed un verdissimo giardino dà il buon giorno con i suoi fiori e i suoi uccelli che cinguettano. Grossissime farfalle svolazzano leggiadre e serene. Palme ed alberi da frutta. Un tavolino dove fare colazione. Ci fosse anche un’amaca non andrei neanche in strada.
Iniziamo la giornata visitando il museo che una volta era il palazzo reale. Una bella costruzione, immersa nel verde, modesta nelle dimensioni e nel numero di stanze. Un trono, semplice ma elegante. Forse il più bel palazzo reale visitato. Qui si trova la statua del Buddha Pha Bang, da qui il nome della città. Nel giardino un’esposizione di macchine usate dai due re e un Wat in restauro. Visitiamo altri templi, uno con un bellissimo Buddha di giada all’interno. La cittadina è un incanto. Tutte case in stile coloniale, immerse nel verde di prati ed aiuole curatissimi, tutte che non superano il primo piano, mille fiori colorati, palme ed alberi. Il cielo è sempre più terso, il sole mi scalda piacevolmente.
Un salto al mercato del cibo e poi due springrolls in riva al Mekong. Fiume marrone, sullo sfondo le verdi colline che si stagliano in un azzurrissimo cielo. Non c’è traffico, la gente è rilassatissima, quasi da coma.
Andiamo verso la punta di Luang Prabang, che è una penisola sorta alla confluenza di due fiumi, il Mekong e il Nam Khan. Un ponte di legno collega due sponde, dall’altra parte un villaggetto, dei monaci attraversano il ponte. Vestiti di arancio sgargiante, col loro ombrellino nero per ripararsi dal sole.
Il posto è una concentrazione pazzesca di templi con una miriade di monaci, forse è per tutte le energie positive che emanano questi due elementi che questo luogo ha quest’aria di pace paradisiaca. Nel pomeriggio andiamo ad acquistare dei libri ad un’associazione che aiuta i bambini dei villaggi della zona, la “Big Brother Mouse”. Si possono comprare sia libri già stampati che loro distribuiscono poi nelle scuole dei dintorni oppure sovvenzionare un’edizione lasciando donazioni. Decidiamo di comprarne alcuni e tentare di consegnarli direttamente, facendo da noi.
Continua il giro del luogo, di sera una cena con una sorta di barbecue in una padella a panettone appoggiata su un cestello con dentro la brace ardente, posto in un foro nel tavolo. Al centro è la parte per cuocere la carne ed il pesce, che, colando, va a finire nella parte sottostante dove si pone dell’acqua nella quale si immergono dei noodles creando un delizioso brodino.
Altra conferma di essere in paradiso è l’escursione alle cascate di Kuang Si, posto incredibile. Un tuk-tuk, condiviso con altri ragazzi, ci porta in un’oretta, lungo una strada nella foresta, a destinazione. Entriamo nel parco dove ci sono le cascate. Saliamo lungo un sentiero e ci troviamo davanti ad uno dei numerosi livelli di questa meravigliosa cascata. Una pozza profonda, con acqua cristallina ci permette di rinfrescarci immergendoci nelle sue gelide acque. Rimango un po’ a mollo contemplando la rigogliosa natura. Continuiamo la camminata e ci troviamo di fronte ad altre cascate e altre pozze. Risaliamo un percorso ripido e scivoloso di lato alla cascata col salto più alto che porta alla cima. Da qui una splendida vista sulle montagne circostanti.
Da quest’altezza si riesce a scorgere anche un’altra pozza con dei monaci che stanno facendosi il bagno e giocano a tuffarsi. Cerchiamo di raggiungere il posto, non trovando subito la strada da fare, l’unico modo è passare nella cascata stessa. Cammino un po’ coi piedi a mollo e gli spruzzi che mi rinfrescano prima di arrivare alla meta. Un’acqua incredibilmente azzurra, tutto circondato da alberi e cascatelle minori che dà su una splendida vallata. In compagnia dei monaci ci si diverte a tuffarsi, un paradiso! Arrivano altri turisti ed i monaci iniziano a prepararsi per andarsene. Torniamo in città.
Sveglia, colazione e affittiamo una bici per andare a distribuire i libri comprati. Non è semplice come impresa, non troviamo la scuola nel villaggio dove ci siam diretti, distribuirli così, come se fossimo babbo natale donando a destra e a manca non mi piace affatto. A Luang Prabang c’è una sorta di scuola biblioteca, anche loro distribuiscono ai bambini, decidiamo di lasciarli qui.
Fa caldissimo e non sono in forma. Dopo pranzo un riposino in veranda. Poi un piacevole giro in bici in questa città rilassata mi riporta di buon umore. Si decide di non salire in cima alla collina che sovrasta la città. Dopo cena (un’ottima pizza!) giriamo un po’ il mercatino notturno in cerca di qualche ricordino, da contrattare un po’…..
INFORMAZIONI UTILI
viaggio organizzato da DESI SAILOR con escursioni con la e-bike per renderlo accessibile a tutti i dettagli li trovate qui. Per le date chiamate il tour operator ( 011.904.03.90)sapranno venire incontro alle vostre esigenze.
Reportage e foto di Luca Sartor