Sopraffatti dall’inquinamento, dalle code e dal traffico, nelle città italiane sempre più spesso si guarda all‘utilizzo delle biciclette, come soluzione.
E anche le amministrazioni locali hanno incominciato ad elaborare strategie che vedono nella bicicletta un “mezzo pubblico”, tramite la condivisone dello stesso. Ovviamente stiamo parlando del “bike sharing” che nelle città italiane è comparso da qualche anno.
A Padova è nato nell’estate del 2013; il “Goodbike Padova” è appunto il servizio di bike sharing della città che permette la distribuzione automatica di biciclette pubbliche, ed è composto da una rete di stazioni di ricovero dalle quali prelevare e riconsegnare i mezzi.
Oggi il parco bici è di 65 e-bike e 200 biciclette tradizionali, con 2.000 abbonati e circa 200.000 prese l’anno.
Ma a Padova il bike sharing si evolve. Infatti il Comune della città del “Santo”, ha pubblicato un bando per potenziare il servizio. L’obiettivo è quello di arrivare a un parco mezzi pari a 6.000 bici. Accanto alla ormai conosciute “bici rosse” da consegnare e prelevare in “pensilina”, si punta a favorire il cosiddetto “flusso libero” con la possibilità di lasciare la bicicletta in un punto diverso da quello di prelievo: sarà possibile noleggiare la bicicletta grazie ad un’applicazione per smartphone che consentirà di localizzare i mezzi, di sbloccarli e di effettuare il pagamento per il tempo di utilizzo. Il servizio sarà assicurato 24 ore su 24, per tutti i giorni dell’anno e su tutto il territorio comunale.
Attualmente per usufruire del servizio è necessario registrarsi ed acquistare un abbonamento a “Goodbike Padova”, attivando la tessera elettronica che consente di prelevare le biciclette dalle stazioni di ricovero. Informazioni sul sito www.goodbikepadova.it. L’uso delle biciclette è gratuito per la prima mezz’ora, successivamente le tariffe variano in base al tempo di utilizzo.
E’ inoltre allo studio dell’amministrazione comunale padovana un progetto di “bicipolitana”, un sistema organico di ridefinizione delle piste ciclabili.
Il progetto mira a individuare degli itinerari (lavoro, scuola, tempo libero) con una segnaletica specifica che possa guidare i ciclisti.
Attualmente la città veneta conta 168 chilometri di piste ciclabili.