I dati che arrivano da studi ed interviste ad inizio estate, in merito al cicloturismo, sono incoraggianti. Siamo su livelli record per quanto riguarda la produzione di biciclette ma anche per ingressi di turisti in cerca di una vacanza su due ruote in Italia.
L’Italia meta del cicloturismo tedesco
Che ai tedeschi l’Italia piaccia, per le sue spiagge, le sue montagne, l’arte, la storia, per il buon cibo o la movida, è un dato consolidato negli anni, ma ora l’Italia piace anche per le vacanze in bicicletta. Infatti il Belpaese è la seconda destinazione estera preferita dai tedeschi che fanno vacanze in bicicletta, con quasi 300.000 cicloturisti che lo scorso anno hanno varcato le Alpi per pedalare lungo le ciclovie italiane. È quanto emerge dal rapporto ADFC Bicycle Travel Analysis 2022 elaborato da ADFC-Allgemeiner Deutscher Fahrrad-Club, l’associazione omologa di FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta in Germania. Dei circa 4 milioni di tedeschi che nel 2021 hanno fatto un viaggio in bicicletta di più giorni, il 22% ha scelto una meta oltre confine. L’Italia è la destinazione preferita dal 33% tra coloro che pedalano all’estero, subito dopo l’Austria (con il 36% delle preferenze) e a percentuale doppia rispetto Francia (terzo posto con 14%), seguono Paesi Bassi (11,2%) e Svizzera (11,1%). A questo si aggiunge il dato per il 2022 che dice che il 68% dei cicloturisti tedeschi ha già programmato un viaggio in bicicletta e, di questi, il 26% ha scelto una destinazione europea al di fuori della Germania. Per il 71% degli intervistati sono importanti le attrazioni lungo il percorso, per 70% la sicurezza (ad es. percorsi separati con meno traffico) e per il 66% la percorribilità dell’itinerario (superficie del fondo e larghezza del percorso).
L’interesse per i viaggi sulle due ruote alla scoperta dell’Italia è confermato anche dalla costante crescita di ricerche on line di informazioni e dettagli sui percorsi inseriti nel sito Bicitalia.org, la Rete Ciclabile Nazionale mappata da volontari ed esperti di FIAB, che include 20 grandi itinerari nazionali a cui si agganciano percorsi di valenza regionale (come greenway, ciclovie di qualità, ciclabili lungo le ferrovie dismesse o i corsi d’acqua).
I record dell’industria del ciclo
Nuovo traguardo e nuovo record per l’industria europea del ciclo, il mercato 2021 ha infatti superato per la prima volta i 22 milioni di pezzi venduti. Cresce in Europa la produzione di biciclette ed e-bike, gli investimenti e l’occupazione nel settore, così si legge nell’ultimo report annuale dell’industria e del mercato della bicicletta Europea di CONEBI (Confederazione Europea dell’Industria Bici, E-Bike, Componenti ed Accessori). Continua a crescere il mercato e la domanda di e-bike, che ha superato i 5 milioni di unità vendute. Le vendite totali di biciclette ed e-bike hanno raggiunto il valore di 19,7 miliardi di euro, + 7,5% rispetto al 2020. Il report registra una crescita stimata di circa il 10% rispetto al 2020, corrispondente a poco più di 16 milioni di unità in Europa nel 2021. Anche la produzione di parti e accessori per biciclette è aumentata nel 2021, raggiungendo un valore di 3,6 miliardi di euro (dai 3 miliardi di euro nel 2020). Nel 2021 gli investimenti complessivi del settore sono arrivati a oltre 1,75 miliardi di euro, +17% rispetto agli 1,5 miliardi di euro dell’anno precedente. I posti di lavoro diretti nel settore manifatturiero sono passati da oltre 77.500 nel 2020 a quasi 87.000 nel 2021, il che porta il totale dei posti di lavoro diretti/indiretti in Europa a una stima di circa 170.000. Inoltre, delle oltre 1.000 PMI presenti in Europa nel 2020, si stima una crescita numerica dal 5 al 10% nel 2021.