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La Regione Puglia punta a completare e potenziare nuovi percorsi turistico-culturali e per questo sta lavorando con l’Acquedotto pugliese (Aqp) alla realizzazione della Ciclovia dell’Acquedotto, 500 chilometri destinati alle passeggiate a piedi e in bicicletta dalle sorgenti di Caposele alla cascata monumentale di Santa Maria di Leuca.
“Si tratta di un percorso paesaggisticamente molto rilevante che attraversa le vecchie condotte romane, invasi, ponti e gallerie e che per questo va oggi esaltato e usato a fini turistici. “- ha detto il presidente di Aqp Simeone Di Cagno Abbrescia – La ciclovia dell’Acquedotto è tra le prime quattro infrastrutture ciclabili di interesse strategico nazionale, che comprende complessivamente porzioni di territorio di tre regioni: Puglia, Basilicata e Campania. Attualmente il tratto pugliese fruibile si estende per 15 chilometri nella zona della Valle d’Itria. Aqp sta redigendo il progetto esecutivo di altri otto chilometri, da Pineta Ulmo (Ceglie Messapica) a Montefellone, e sarà poi pianificato il tratto da Spinazzola e Figazzano per una lunghezza di circa 150 chilometri, insieme alla bretella Gioia-Bari. La Regione si sta invece occupando della tratta compresa tra Montefellone e Santa Maria di Leuca.
“Abbiamo deciso di puntare su due obiettivi strategici: destagionalizzazione e internazionalizzazione – ha spiegato l’assessore regionale al Turismo, Loredana Capone – costruendo itinerari culturali come questi e strutturandoli in modo da offrire servizi e prodotti sempre migliori, perché le nostre bellezze paesaggistiche siano realmente fruibili”.
Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese
E’ un percorso cicloturistico di circa 500 km che segue il tracciato di due condotte storiche dell’acquedotto: il Canale Principale, da Caposele (AV) a Villa Castelli (BR), che in soli nove anni (1906-1915) riuscì a far arrivare l’acqua a Bari, ed il Grande Sifone Leccese, che dal punto terminale del primo giunge fino a Santa Maria di Leuca (LE), dove l’infrastruttura è celebrata con una cascata monumentale realizzata nel 1939. Un itinerario che attraversa Campania, Basilicata e Puglia, mettendo in collegamento Alta Irpina, Vulture Melfese, Alta Murgia, Valle d’Itria, Terra d’Arneo ed entroterra del Salento. Questo tracciato può contare su circa 230 km di strade di servizio già esistenti e quasi interamente percorribili.
I progetti in corso
La Regione Puglia, attraverso Acquedotto Pugliese SpA, azienda di cui detiene la totalità delle azioni, ha finanziato e realizzato un primo tratto di 15 km della ciclovia in Valle d’Itria, tra Figazzano (località tra i Comuni di Locorotondo e Cisternino) e Ceglie Messapica (BR). La ciclovia è inserita Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche (SNCT) come opera prioritaria e sono attualmente in corso di progettazione tecnico-economica gli interventi su tutto il tratto pugliese.
Coordinamento dal Basso per la ciclovia
Nel marzo 2015 si è costituito il “Coordinamento dal Basso per la Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese”, un comitato che conta oltre 100 tra associazioni e imprese delle tre regioni che, per la prima volta, ha chiesto la realizzazione di un progetto unitario di ciclovia lungo tutto il suo itinerario narrativo, da Caposele (AV) a Santa Maria di Leuca (LE).