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Dall’Italia al Belgio in sei giorni

Marzia Dal Piai by Marzia Dal Piai
16 Agosto 2018
in News
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Da Treviso al Belgio in bici in sei giorni, per unire il “Muro di Cà del Poggio” a quello di Grammont. Cinque trevigiani, Piero Chiesurin, Andrea Michelet, Andrea Miozzo, Giuseppe Macchia ed Elio Montinaro, partiranno da San Pietro di Feletto il 18 agosto per affrontare 1200 chilometri in sei giorni per arrivare sulla mitica salita del Giro delle Fiandre.

Un percorso ciclistico che vuole unire quindi il muro di Ca’ del Poggio situato nel comune di San Pietro di Feletto, in provincia di Treviso, una salita, asfaltata, che si snoda tra le colline del prosecco per 1150 metri, con una pendenza media del 12,7%, una pendenza massima del 18% e un dislivello di 140 metri (tra 102 e 242 metri s.l.m.) e il muro di Grammont che pure essendo una salita breve, è molto ripida, e si trova a Geraardsbergen in Belgio nella regione delle Fiandre. Quest’ultima è famosa tra gli appassionati di ciclismo in quanto è il principale tra i “muri” inseriti nel percorso del Giro delle Fiandre, una delle più importanti classiche del Nord. La salita è lunga circa un chilometro per un dislivello di circa 90 metri, la pendenza media è del 9%, ma vi sono tratti fino al 20%. Le caratteristiche della strada, stretta e pavimentata in pavé con ciottoli tondi, rendono ancora più difficile l’ascesa, sulla quale molti corridori si “piantano”.
Questi corridori, tutti in forza alla Squadra Fortissimi, hanno pianificato il viaggio da tempo, studiando un percorso che, una volta lasciata l’Italia, attraverserà anche Austria, Germania e Francia, prima di approdare in Belgio.


“L’idea – spiega il capogruppo Piero Chiesurin – è nata dal gemellaggio tra i Muri di Ca’ del Poggio e Grammont e dal fatto di essere sempre vicini ai grandi avvenimenti ciclistici che fanno tappa sul Muro di Ca’ del Poggio. Da semplici appassionati di ciclismo, sarà una grande impresa. Vogliamo anche lanciare un messaggio: i Muri sono per tutti, non solo per i campioni. Basta affrontarli con il giusto spirito e consapevoli delle proprie capacità”.
La prima tappa, sabato 18 agosto, con partenza alle 7.30, li porterà dal Muro di Ca’ del Poggio a Bressanone: 194 i chilometri di percorrenza. Il giorno dopo, domenica 19 agosto, il quintetto trevigiano pedalerà per 220 chilometri, andando da Bressanone sino a Kempten, in Germania. La terza tappa, lunedì 20 agosto, tutta in Germania, collegherà Kempten a Gutach (209 chilometri). La quarta frazione, da Gutach a Sainte Genevieve (212 chilometri) porterà i cinque trevigiani a pedalare sulle strade francesi. La quinta frazione, di 213 chilometri, da Sainte Genevieve a Beauraing, segnerà l’ingresso dei ciclisti in terra belga. E infine la sesta tappa, la più corta (143 chilometri), giovedì 23 agosto, si concluderà con la scalata del Muro di Grammont, dove Chiesurin e compagni troveranno l’accoglienza delle grandi occasioni da parte degli amici belgi.

La “sei giorni” in bicicletta dei cinque amici trevigiani potrà anche essere seguita in tempo reale, con commenti, foto e video, sulla pagina Facebook del Muro di Ca’ del Poggio.
Il 12 luglio scorso, in occasione della sesta tappa del Tour de France, il Muro di Ca’ Poggio e quello di Grammont si sono gemellati con il Mûr-de-Bretagne, un’altra celebre ascesa che ha fatto la storia del ciclismo internazionale. L’obiettivo è quello di generare nuove opportunità per la promozione dei singoli territori, grazie alla creazione di un circuito europeo che riunisca i muri legati alla storia del grande ciclismo. Muri che uniscono, appunto, tanto che i cinque amici trevigiani pedaleranno con una divisa, realizzata per l’occasione, dove compariranno le bandiere nazionali di Italia, Belgio e Francia.

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Marzia Dal Piai

giornalista professionista con esperienza ventennale in diversi campi del giornalismo sportivo, enogastronomico e non solo.

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