Il calendario ci ricorda che mancano ancora una manciata di mesi all’estate, ma con gli scherzi del meteo sempre dietro l’angolo, non è poi così peregrino ipotizzare che l’inizio della stagione delle pedalate in montagna sia ormai prossimo. Ed è così che il comprensorio di Prato Nevoso, che con i suoi 130 km di piste è il più grande del cuneese, insieme alle stazioni di Artesina e Frabosa Soprana, si prepara all’invasione di turisti da Piemonte e Liguria popolando le sue montagne con una flotta di e-bike interattive e iperconnesse.
Per gli amanti dei panorami delle Alpi marittime, la Prato Nevoso spa offre anche quest’estate la possibilità di concedersi un tour in bici anche in piena sicurezza, grazie a una app (“Prato Nevoso ebike”) per vivere l’alta quota: possiede un Sos per non restare mai soli, una decina di itinerari per complessivi 150 km lungo le vallate e i Comuni del territorio, e punti di ricarica sulle montagne. E non è tutto: a Prato Nevoso è nata anche un’associazione, Apaeb, i cui ragazzi si candidano a diventare accompagnatori per famiglie e turisti. “Per molti escursionisti in bicicletta – spiega l’ad Gian Luca Oliva – il problema è avere di fronte a sé mille itinerari, ma poi non sapere come partire e cosa scegliere”.
Con «Prato Nevoso ebike» già da casa si può partire a pianificare la propria gita e prenotarla tra i sentieri che dalla Conca si dipanano verso le cime intorno al Mondolè. L’applicazione traccia il percorso anche in base al proprio livello di allenamento, dalle passeggiate nel verde ai tragitti più complessi, e calcola la distanza, indicando la velocità. E allo stesso tempo fornisce mappe interattive e in 3D. Una volta arrivati sul posto l’app indica dove andare e in caso di bisogno lancia l’allarme, dalle richieste di sos più banali come una gomma forata fino ad un incidente in montagna.
Ma al di là delle innovazioni tecnologiche, non mancano gli istruttori in carne e ossa: “Un’equipe di bikers pronti ad accompagnare i nostri turisti lungo i percorsi – aggiunge Oliva – svelare piccoli e grandi segreti delle escursioni in alta quota. Compreso capire gli eventuali cambi di umore del tempo. O dove fare soste per ammirare il nostro splendido paesaggio alpino”.
E per il post-pedalate? “A fine giornata, o lungo il tracciato – conferma Roberta Gasco della Prato Nevoso – c’è poi la proposta delle nostre tante baite che completano l’offerta e l’ospitalità, dove sostare per un pranzo tradizionale all’aria aperta o un happy hour a 2000 metri. Alla stazione d’arrivo, ad esempio, della nostra telecabina panoramica: la Rossa”. A sera, invece, la scelta è tra i piatti di chalet come Ski Glass (da raggiungere col gatto delle nevi) o Il Rosso (con la cucina di chef Ezzelino), o l’Osteria Stalle Lunghe della patròna Adelasia.
In fondo a Prato Nevoso il mondo delle e-bike si interseca con quello già esistente del bike park della Conca servito dalla seggiovia quadriposto, disegnato da esperti trailbuilder, che offre baite lungo i percorsi “biker-friendly”, una su tutte la White House con il Dirt Zone Bag jump, cuscinone per saltare in sicurezza, mentre in Conca c’è il noleggio, la sede della Scuola di mountain bike e il lavaggio per le bici.
Marco Gemelli