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Banca Ifis ha presentato a Cesena in occasione dell’“Oscar Italiano del Cicloturismo 2023”, la terza edizione dell’“Ecosistema della Bicicletta”, l’annuale rapporto che fotografa l’andamento e le prospettive di uno dei settori protagonisti della transizione sostenibile. Tra i dati più rilevanti si nota che i ricavi dei produttori italiani di biciclette e componentistica sono a quota di 2,0 miliardi di euro nel 2022 (+10%); l’outlook positivo per il settore, previsto in crescita del +6% nel corso del 2023; il ROE dei produttori si attesta al 13%, nonostante l’aumento dei costi dovuto all’inflazione; cicloturismo e produzione di e-bike sono i traini del settore.
L’Italia si conferma leader tra i produttori europei di biciclette e a spingere il settore ci sono la ricerca di una mobilità sempre più sostenibile da parte dei cittadini; l’aumento del consenso per il cicloturismo, grazie anche ai tanti progetti introdotti a livello territoriale; la forte accelerazione della produzione di e-bike.
La produzione italiana delle biciclette
Il rapporto evidenzia l’ottimo stato di salute del settore produttivo italiano della bicicletta, a spingere il settore è stata soprattutto la crescita della produzione di biciclette elettriche. L’incremento del fatturato è andato di pari passo con l’aumento della redditività, con la filiera di produzione che ha saputo compensare l’impatto dell’inflazione sui costi di produzione. Il valore della bilancia commerciale del settore si è confermata fortemente positiva, crescendo del +28% grazie al cambio di mix di prodotto verso modelli ad alto valore aggiunto. In particolare, è cresciuta la produzione di e-bike (crescita media annua tra il 2019 e il 2022 del +21,3%) che ha compensato il lieve calo di produzione di bici meccaniche (-3,1%); alla crescita del comparto ha contribuito anche il forte peso dell’export che nel 2022 si è attestato al 21% del fatturato. Il Nord Italia concentra circa l’80% della produzione e ben il 92% del fatturato; maggiormente diversificata è invece la distribuzione visto che al Nord si concentrano il 56% delle imprese, mentre il restante 44% nel resto del Paese. Nel 2022 il 97% dei produttori ha registrato un impatto dall’incremento dei prezzi e il 60% di loro lo ha giudicato significativo. Le imprese sono tuttavia riuscite a compensare l’aumento dell’inflazione grazie all’incremento dei prezzi dei prodotti finiti e all’aumento degli accordi strategici con la filiera di riferimento.
Nel 2023 a trainare il settore saranno soprattutto i piani dei produttori che prevedono una forte accelerazione in 5 macrocategorie: tecnologia digitale; formazione del personale; ricerca e sviluppo; risparmio energetico; sostenibilità. Nell’anno in corso, inoltre, le imprese produttrici si sono dichiarate intenzionate a ridurre le importazioni di prodotti semi-lavorati e di componentistica, una scelta che dovrebbe favorire la polarizzazione del “Made in Italy” aumentando la qualità dei prodotti.
2023: l’anno del cicloturismo
Nel 2022 il cicloturismo si è imposto come uno dei fattori incentivanti lo sviluppo dell’ecosistema italiano della bicicletta. La bicicletta è stata la compagna di viaggio per 6,3 milioni di turisti in Italia, 1,9 milioni dei quali si sono dichiarati veri e propri cicloturisti. L’impatto economico di questa particolare tipologia di turismo si è concretizzata in 7,4 miliardi di euro di spesa della quale, per quanto riguarda il cicloturismo vero e proprio, hanno beneficiato in particolare strutture ricettive (1,4 miliardi di euro), ristorazione (0,8 miliardi), abbigliamento (0,5 miliardi) e attività leisure (0,3 miliardi). La durata media della vacanza dei cicloturisti nel corso del 2022 si è attestata in 11 giorni. A livello di distribuzione dei flussi, invece, lo scorso anno il cicloturismo ha prediletto il Nord Italia con il Trentino-Alto Adige che si è imposto come meta preferita grazie alla sua leadership nell’accoglienza e presenza di piste ciclabili. Analizzando le sole preferenze dei cicloturisti italiani, invece, grande interesse ha ottenuto il Sud Italia che ha attirato il 18% dei flussi. I ricavi dei tour operator attivi nel cicloturismo siano attesi in crescita del +15%.
A pesare sullo sviluppo futuro del comparto saranno però soprattutto tre tendenze: l’aumento della produzione di e-bike; l’aumento delle ciclovie, richiesto dal 45% dei cicloturisti e l’aumento dell’organizzazione dei tour di gruppo, richiesti dal 71% degli stranieri.
Infine, un importante volano per il settore è rappresentato dalla capacità di fare squadra delle imprese locali. Nel 2022, ben il 72% delle imprese attive nel cicloturismo ha messo in opera una o più collaborazioni con altre realtà locali per realizzare progetti dedicati: questa quota è vista in crescita del 7%, fino a raggiungere il 79% nel 2023.
Capitolo e-bike
Tra i vari comparti della produzione italiana di biciclette, l’e-bike rappresenta quello a maggior tasso di crescita. Nel triennio 2019-22 il tasso di crescita medio della produzione di e-bike in Italia come abbiamo visto è stato del +21%. A fine 2022, il 56% delle imprese italiane produttrici di biciclette sosteneva di avere in produzione uno o più modelli di e-bike; la quota di fatturato delle aziende produttrici derivante dalla produzione di e-bike o componentistica si attesta al 37%; l’Italia nel 2022 si è confermata un polo produttivo dell’e-bike, con un saldo import/export positivo per 43mila unità; i modelli prodotti dalle prime 8 imprese italiane per volumi presenti sul mercato si confermano eccellenti nel giudizio degli utenti, con un rating di 4,1 in una scala da 1 a 5.
Per il prossimo quinquennio si stima che il fatturato del mercato mondiale crescerà ad un tasso medio del 15,4% annuo e a trainare il settore saranno soprattutto gli investimenti in tecnologia e, in particolare, nel battery management system e nella connettività col 5G.
Qui l’edizione integrale del rapporto https://www.bancaifis.it/app/uploads/2023/06/MW_Ecosistema_della_Bicicletta_2023.pdf