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Per promuovere una nuova mobilità
Immaginatevi la scena: la signora elegante che punta decisa il telecomando della sua auto, magari un SUV, magari posteggiato in modo “creativo”, alza casualmente lo sguardo e si trova davanti una cartello stradale che invece di dare le solite informazioni sul senso di marcia o il divieto di svolta le comunica senza possibilità di equivoco quanto ci metterà a percorrere il tratto di strada, (molto) quanto inquinerà, (moltissimo) e quante calorie brucerà (pochissime). Ma non solo. Sempre lo stesso cartello farà qualcosa di più sottilmente perfido: paragonerà tutto questo ad altri mezzi, quelli pubblici, messi molto meglio dal punto di vista ambientale e del conto calorico, anche se peggio per durata, come i virtuosissimi piedi, totalmente green ma inevitabilmente slow. Inutile parlare della vittoria schiacciante su tutti fronti della bicicletta, con un rapporto tempo-emissioni-calorie imbattibile.
La Segnaletica Tattica
3 direttive, 198 cartelli, 4 mobilità differenti, 3 indicatori di sostenibilità e 20 Scout AGESCI volenterosi. Stiamo parlando della nuova Segnaletica Tattica che punteggerà tutta Milano, con la complicità di 20 Scout Agesci. Ben 198 cartelli disseminati su tre direttive: Abbiate Grasso – Missori, Costantino – Loreto, e Gambara – Stovani; e scritti in 7 lingue (arabo, bengalese, cinese, inglese, italiano, singalese e spagnolo) più braille, ci dicono tutto quello che serve sapere per fare scelte consapevoli in fatto di mobilità. Per ogni mezzo – auto, mezzi pubblici, bicicletta e camminata – indicano il tempo, la quantità di Co2 prodotta e le calorie bruciate. Ma non solo: su ciascuno di essi troverete anche un QRcode per accedere a una pagina FB con informazioni e consigli sulla mobilità sostenibile, e un numero sul quale comunicare su Whatsapp opinioni, desideri e eventuali reclami.
Tutto questo promosso da Legambici (una “gamba” di Legambiente) patrocinato dal Comune di Milano e co-finanziato dalla Commissione Europea attraverso il Bando NoPlanetB. Un’ulteriore conferma che in fatto di vivibilità e sostenibilità, Milano si sta muovendo nella direziona giusta, come dimostra il sempre maggior numero di piste ciclabili.
Un invito a muoversi
E magari dopo quelle informazioni, la sopracitata signora ci salirà lo stesso su quel SUV, anche se forse con un pizzico di perplessità in più e una nuova consapevolezza di quanto i jeans le segnino i “punti critici”. E guardando i ciclisti sfrecciarle di fianco sorridenti, le verrà voglia di provarci, e perché no, potrebbe piacerle.
Credits milano.repubblica.it