martedì, Febbraio 7, 2023
Viaggi in Bici
  • Login
  • Home
  • URBAN AWARD
  • IGRAW
  • News
  • E-Bike
  • Gravel
  • Mountain Bike
  • Cicloturismo
  • Bike hotels
No Result
View All Result
bit
  • Home
  • URBAN AWARD
  • IGRAW
  • News
  • E-Bike
  • Gravel
  • Mountain Bike
  • Cicloturismo
  • Bike hotels
No Result
View All Result
Viaggi in Bici
No Result
View All Result
Home Ciclismo vintage

La Vinaria, due giornate in equilibrio tra bicicletta e vino

alberta schiatti by alberta schiatti
8 Settembre 2021
in Ciclismo vintage, In evidenza
0
la vinaria

la vinaria 2021

Manifestazione ciclostorica e festa di famiglia

La Vinaria è una manifestazione di biciclette d’epoca ispirata a l’Eroica, che si svolge a fine agosto.
Parte da Marlia e si snoda sui colli attorno a Lucca, principalmente nei comuni di Capannori, Montecarlo e Porcari. La prima volta, rimarrete sorpresi. Dall’atmosfera, dall’accoglienza, dall’aria che si respira. La seconda vi sembrerà di tornare a casa, per una festa di famiglia. L’ingresso del mercato di Marlia, nel Comune di Capannori alle porte di Lucca, è un po’ come Narnia (con la quale non a caso ha una certa assonanza): appena varcato il cancello, ci si ritrova in un altro luogo, ma soprattutto in un altro tempo. Le bici d’epoca dominano la piazza, circondate da accessori coetanei. Riempiono le bancarelle e tutti i muri, sui quali si contendono lo spazio con manifesti retrò, o ricordi di personaggi amati e mai dimenticati, primo fra tutti il grande Luciano Berruti. Un angolo poi è dedicato ad auto e moto d’epoca, alcune solo vintage e altre davvero antiche, come un pittoresco sidecar anteguerra. E saranno proprio queste, domani, a fare da assistenza tecnica, da scorta, persino da carro scopa. Una gran raffinatezza questa, di intonare anche l’assistenza allo stile de La Vinaria. Distribuiti qua è là banchetti che offrono cibo, vino e birra, di quelli buoni (siamo in Toscana, non dimentichiamocelo). Metà della piazza invece è già apparecchiata per la cena che depositerà davanti ai nostri occhi golosi e sicuramente più grandi della pancia, ogni ben di dio.
L’abbraccio con cui ti accoglie Roberto Lencioni AKA Carube, patron e capo-famiglia de La Vinaria è inclusivo e totale. L’altro incantesimo è che entrando, si diventa tutti improvvisamente vecchi amici.

la vinaria 2021
la vinaria 2021

Personaggi noti, e meno noti, icone del ciclismo, giovani e giovani dentro, bambini, e tutti noi che domani, in sella alle biciclette dei nostri nonni, torneremo bambini. Con la maglia di lana cotta che punge, il cappellino con la visiera in su, i freni che tagliano le mani. E ci ricorderemo da dove viene il detto “far mangiare la polvere”. Ma per ora siamo qui, tutti insieme a ridere e scherzare, accompagnati dalla bellissima musica del gruppo “The Fettuccinis” che fa swing anni 50. Ci sono Moser e Cipollini, e c’è la signora Rosa che fa la porchetta arrosto dal 63, e per tantissimi anni ha seguito il Giro d’Italia coi suoi irresistibili panini, mentre oggi gestisce il Chiosco della porchetta Lammarese a Capannori, ed esibisce con l’orgoglio di una madre una porchetta lunga un metro e mezzo. C’è il sindaco di Capannori, ciclista che domani pedalerà con noi, e tanta gente del posto.

la vinaria 2021
la vinaria 2021

La mattina, ci si ritrova presto, sotto un sole caldo ma non torrido. L’atmosfera è tutta toscana, piena di chiacchiere e “C aspirate” che si rincorrono da un gruppo all’altro, rimbalzano sulle teste vicine, si rialzano in una risata. Si parte in gruppo, per arrivare a fare la sfilata sulle Mura di Lucca tutti insieme e rigorosamente a passo d’uomo. Ed è bello sentirsi guardati dalla gente, con i vestiti strambi e colorati, un po’ traballanti e mai zitti.
Da lì in poi è fatica. Tutta salita, dura come i rapporti che montiamo, e discesa, che su quelle bici lì è quasi peggio – ferro nelle dita, occhi che tremano – i tratti sterrati sono pietraie, rotte come le ossa in caso di caduta, ma nessuno cade. E si passano boschi di castagni ombrosi e freschi e vette esposte, e si attraversano con nonchalance i parchi delle Ville che ci aprono i loro cancelli antichi, come fossimo ospiti arrivati lì per una merenda sul prato. Che in un caso è proprio vero, perché il primo ristoro è nel parco de La Badiola, ed è la dimostrazione che il Covid, i distanziamenti, le precauzioni, nulla possono al cospetto della passione e dello spirito che anima queste manifestazioni. Il primo ristoro infatti è un “vero ristoro” come si usa da queste parti. C’è la musica, ovviamente – se no che festa sarebbe! – con la banda di Segromigno Monte, ci sono le torte, i crostini e quei meravigliosi panini alle acciughe marinate di Cristina Castiglioni maritata Carube che ci sognavamo tutti dal lontanissimo 2019. E immancabile, assaporiamo anche il buonissimo vino de La Badiola. Il vino in realtà è ovunque, è il tema dominante (si chiama La Vinaria, d’altra parte…), ci circonda nel paesaggio fatto di vigneti, e dentro a bottiglie e bicchieri, sempre a portata di mano.

la vinaria 2021
la vinaria 2021

Quest’anno lo confesso, ho scelto il percorso corto, Il Divino, (ma và?), di 47 km e non L’Intrepido di 78, e mi sono persa il quercione di Pinocchio, le viste maestose e le parti più dure e soprattutto il ristoro più famoso, con le torte di Tofori. Ma il Pasta Party me lo sono goduto ugualmente. E questa volta almeno sono riuscita a vedere la premiazione, unica nel suo genere: infatti, oltre al trofeo Luciano Berruti che va alla bici più bella degli anni ’20 – ’30 e al trofeo Roberto Silva che premia il Gruppo più numeroso (che vince un “kit da spritz” per ricordare la convivialità e la simpatia del caro amico Roberto perso in un tragico incidente) c’è il premio al meno leggero e al meno pesante, che si devono sottoporre alla “pesa pubblica”.
E mentre riprendo la via di casa, col cuore più leggero e la pancia più pesante, penso che se il secondo è sicuramente fuori dalla mia portata, al primo forse, l’anno prossimo, se mi impegno alla cena della sera prima, ci posso lavorare.

Credits Paolo Penni Martelli

Tags: La Vinaria
ShareTweetShare
Previous Post

Potenza, come conoscere la città in bicicletta

Next Post

Bicicletta in gravidanza, miti da sfatare e consigli da seguire

alberta schiatti

alberta schiatti

Alberta Turbolenta Schiatti, creativa sempre in sella. A volte turbo, più spesso lenta, comunque contenta del proprio equilibrio instabile. Creative and Communication Consultant @Not Combing Dolls. Previously @S&S. Cyclist. Cook. Mom.

Next Post
bici e gravidanza

Bicicletta in gravidanza, miti da sfatare e consigli da seguire

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

9 + tredici =

Cerca su Viagginibici.com

No Result
View All Result

Categorie

Speciale su 2 Ruote

  • Bici da corsa
  • Week-end in bicicletta
  • Piste ciclabili
  • Cargo Bike
  • Bici con bambini
  • Eventi
  • La Tecnica della bicicletta
Viaggi in Bici

© 2020 viagginbici.com
Tutti i diritti riservati

NAVIGAZIONE

  • Chi siamo
  • Filosofia
  • Redazione
  • Contatti
  • Norme e note legali
  • Informativa Privacy

SOCIAL

No Result
View All Result
  • HOME
  • NEWS
  • E-BIKE
  • GRAVEL
  • MOUNTAIN BIKE
  • CICLOTURISMO
  • BIKE HOTELS

© 2020 viagginbici.com
Tutti i diritti riservati

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
Quando visiti il nostro sito, campagne pubblicitarie pre selezionate possono accedere e usare alcune informazioni presenti nel tuo dispositivo per servire pubblicità rilevanti o contestuali al contenuto.
Privacy Policy