Cari lettori di Viagginbici, oggi vi presentiamo una pedalata inedita nel cuore della Toscana, lungo la valle bagnata dal Tevere. Venite a scoprire con noi la valtiberina toscana, da Sansepolcro al Lago di Montedoglio.
Valtiberina in bicicletta: la Toscana da scoprire.
Siamo in Valtiberina Toscana, fra i confini comunali di Sansepolcro, Anghiari, Pieve Santo Stefano e Caprese Michelangelo. La Valle bagnata dal Tevere, si trova incastonata nei rilievi dell’Appennino centrale e funge da comunicazione fra Umbria ed Emilia Romagna. L’itinerario ad anello, ha una lunghezza di circa 40 Km e parte ed arriva nella cittadina di Sansepolcro, celebre per essere la città natale dell’artista Piero della Francesca e del matematico Luca Pacioli. Il “borgo” come viene definito dagli abitanti del posto, conta circa 18mila abitanti e racchiude in se innumverevoli beni architettonici e paesaggistici.
Con partenza da Porta Fiorentina, storico quartiere Biturgense, l’itinerario si dirige verso Pieve Santo Stefano per Via Tiberina Nord. Subito dopo aver lasciato il centro storico, si può apprezzare il paesaggio naturale che prende spazio rispetto alle aree più densamente popolate. Un tessuto rurale che mantiene forti tradizioni culturali ed enogastronomiche. Qui, l’agricoltura ha sempre avuto un ruolo fondamentale per l’economia locale. Basti pensare alle coltivazioni di cereali, tabacco ed allevamento di bovini da carne. Giunti in localià Madonnuccia, si entra nel territorio comunale di Pieve Santo Stefano ed il panorama si apre al di sopra del lago, mostrando particolari giochi di luce. L’invaso di Montedoglio o lago di Montedoglio è uno specchio d’acqua artificale, creato per soddisfare le esigenze idriche di vari luoghi. Esso raccoglie le acque del Fiume Tevere, mediante uno sbarramento imponente che si erge fra rocce di tipo ofiolitico. Non balneabile, funge da oasi per numerosi uccelli migratori e per la popolazione ittica presente.
Rapidamente, dopo alcuni sali e scendi sempre su fondo stradale asfaltato, si arriva al bivio in sinistra per località Formole su SP48. La strada inizialmente costeggia un maneggio di cavalli, per poi proseguire fra le colline che lambiscono l’invaso. La visuale alla nostra sinistra, permette di vedere quasi sempre lo specchio d’acqua, mentre in destra per alcuni chilometri si costeggia il monte Fungaia. Proseguendo in direzione Anghiari, nei pressi dell’utlima collina da affrontare, si trova una particolare formazione rocciosa, l’Ofiolite. Ne fanno parte Serpentiniti e Gabbri subito distinguibili dal marcato colore blu-verde scuro e dalla presenza di vegetazione maggiormente ad aghifolgie. Queste pietre hanno origine magmatico/metamorfica e si collocano all’interno di un contesto geologico con prevalenza di sedimentarie, come arenarie e calcari. Svoltando in sinistra su SP47 in direzione Anghiari, si percorre un breve tratto iniziale in discesa e successivamente in falso piano che conduce all’immediata periferia del paese.
La vista sul lato destro, permette di ammirare il centro storico arroccato in collina, con cinta muraria che domina buona parte di vallata. A questo punto, non resta che prendere la strada Provinciale della Libbia e tornare a Sansepolcro attraverso un lungo rettilineo in pianura.
Reportage di Stefano Farinelli