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La Slovenia è un rifugio verde e sicuro che vanta il titolo di Best of Europe tra le destinazioni più sostenibili al mondo nel 2020 e grazie ad elevati standard d’igiene, è stata tra i primi paesi al mondo a ottenere il marchio Safe Travels (viaggi sicuri) dal World Travel & Tourism Council (WTTC).
Un cuore verde
Il primo colore della Slovenia è il verde, imponenti foreste, aria pura e acque cristalline. Qui si può andare in bici tutto l’anno (almeno da aprile e novembre), ma in Istria, sulla costa, è sempre possibile pedalare grazie al clima mediterraneo. Montagne, colline, grotte, valli e fiumi, i ciclisti la amano come destinazione e il ciclismo viene praticato in tutte le sue forme, da quello su strada alla mountain bike, ma ci sono anche i parchi ciclistici (bike park) e spazio per le pedalate in famiglia. In base al tipo di terreno, al clima e alla vegetazione, è possibile raggruppare le destinazioni ciclistiche in cinque regioni: mondo alpino, Prealpi, monti e altipiani carsici, colli viniferi e pianure pannoniche, Slovenia mediterranea.
Mondo alpino
La Carinzia slovena (o Koroška), con la fitta rete di strade poco trafficate, percorsi forestali e sterrati nonché una rete di piste e sentieri ciclabili in espansione, offre innumerevoli possibilità per escursioni in bicicletta per scoprire questa regione collocata tra le Alpi e il fiume Drava. All’interno del Geopark Karavanke, patrimonio Unesco, si trova un MTB park che corre tra Slovenia e Austria con una pista ciclabile di 6 km che si inoltra nelle profondità della terra. Per i più esperti su strada da provare la salita sul passo di Vrsič, il più alto della Slovenia con i suoi 1.611 metri, o la salita lungo la strada più alta della Slovenia che porta fino alla cima del Monte Mangart.
Prealpi: Maribor e Pohorje
Si può scegliere di pedalare lungo il fiume Drava, sui colli dei vigneti e sul Kozjek o sui sentieri forestali del Pohorje. Ci sono oltre 1.000 km di percorsi ciclabili, di diversa difficoltà, di valle e di montagna, in discesa o in salita, per sportivi e per famiglie. Di solito si conosce meglio la parte austriaca ma anche qui passa la ciclabile della Drava, che porta la sigla internazionale R1. Si può seguire il corso del fiume Drava praticamente dalla sua sorgente in Italia, attraverso la Carinzia in Austria e Slovenia, fino a Legrad in Croazia, dove si trova la confluenza dei fiumi Mura e Drava. In Slovenia la ciclabile è contrassegnata dalla sigla D-3 e passa per Dravograd, Maribor, Ptuj e Ormoz, per arrivare al confine tra Slovenia e Croazia. Il tratto sloveno scorre su strade locali meno trafficate nonché su sentieri e piste ciclabili. Si consiglia l’uso di biciclette da trekking mountainbike.
Monti e altipiani carsici
I vasti boschi di Kocevje nascondono numerose strade forestali e sentieri adatti ad essere percorsi in bici. Sono numerose anche le strade poco trafficate che portano fino al Kolpa, fiume di confine. I dintorni della città, con il suo lago, sono pianeggianti e adatti alle famiglie e ai ciclisti amatoriali. Da qui le piste ciclabili si estendono in tutte le direzioni attraverso boschi e monti, delimitati a sud dalla valle del fiume. Proprio lungo il suo percorso corre uno dei tracciati più amati dai ciclisti su strada, ancora più interessante grazie al nuovo itinerario che attraversa il passo Strma Reber, paragonabile al famigerato Vrsic. Sono da visitare Kocevska Reka o Gotenica, in passato zone militari.
Colli viniferi e pianure pannoniche
La pianura Pannonica, nella parte Nord-orientale del paese, è ricca di sorgenti curative termominerali e termali. E nei dintorni di tutti i centri termali ci sono varie piste ciclabili. In queste zone potete provare la salita alla torre di avvistamento Vinarium, tra i monti di Lendava, con i suoi quasi 54 metri è la più alta del paese e salendo si gode una vista panoramica che abbraccia quattro paesi: Slovenia, Croazia, Ungheria e Austria.
Slovenia mediterranea
Lungo il litorale sloveno è da provare la Parenzana, un percorso ciclabile che corre anche lungo il parco paesaggistico delle Saline di Sicciole. Il percorso prende il nome dalla linea ferroviaria istriana che da Trieste porta a Parenzo, in Croazia. Nota anche come la strada della salute e dell’amicizia, è un itinerario ideale sia per i ciclisti amatoriali (le pendenze sono moderate) sia per quelli più esigenti. I suoi 120 chilometri attraversano undici ponti, sei viadotti e otto tunnel, oltre a vigneti, frutteti e oliveti. La Parenzana si può percorrere tutta in un giorno o a tappe, in mountain bike o in bici da trekking.
Per tutte le informazioni per organizzare una vacanza in bici in Slovenia c’è l’app Hiking and Biking. www.slovenia.info