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Vale la pena rigenerarsi ogni tanto e le Terme sono un toccasana! Iniziamo dicendo che ci troviamo in Veneto in provincia di Padova e che oramai le stazioni termali di Abano e Montegrotto non sono più meta di ottuagenari, ma sempre più di giovani e sportivi che utilizzano le oramai comprovate proprietà dell’acqua e del fango per rimettersi in forma, fare prevenzione o addirittura riabilitazione. Attorno a queste località c’è molto da vedere, tante attività da organizzare e bellissimi percorsi ciclabili da provare. Quello proposto ruota attorno ai Colli Euganei.
Un percorso tra natura e storia
Il percorso proposto è il più semplice, dislivello di 90 metri e il più breve 60 chilometri circa ed è ricco di punti di interesse. Ce n’è un altro per gambe più allenate chiamato l’Anello dei Colli Euganei. Si può decidere di partire da Padova, dopo averla visitata magari proprio in bicicletta e conosciuto la Basilica di Sant’Antonio, la Cappella degli Scrovegni di Giotto, la suggestiva piazza Prato della Valle. Allora da qui il giro dei Colli Euganei può partire lungo l’argine del Bassanello costeggiando la strada Battaglia.
Verso Monselice ed Este
Un susseguirsi di ville incantevoli caratterizza questo primo tratto. La prima è Villa Molin, capolavoro di Vincenzo Scamozzi, pochi chilometri più avanti il Castello del Catajo, imponente dimora della famiglia Obizzi, utilizzato per matrimoni e importanti eventi, poi villa Selvatico-Sartori. Pedalando si arriva a Monselice, famosa per l’imponente e suggestivo Castello nel quale si riconoscono differenti stili architettonici a partire dall’ XI fino al XVI secolo. Percorrendo un argine sterrato a fondo misto attraversando ampie aree di bonifica si arriva ad Este altra stupenda cittadina fortificata. Vale la pena una sosta sia per il Castello trecentesco che per il suo meraviglioso centro storico. Poi di nuovo in sella alla bicicletta risaliamo il canale Bisatto incontrando ad un certo punto un’antica fornace oggi sede del Museo geo-paleontologico dei Colli Euganei.
Un’atmosfera d’altri tempi
L’itinerario prosegue verso il monte di Lozzo, alle cui pendici si trova il Castello di Valbona. Poi si arriva a Vo’ Vecchio in un’atmosfera d’altri tempi. La località sorge attorno alla secentesca villa Contarini – Venier e conserva una particolare piazza porticata. Poco più avanti, da Carbonara a Frassanelle, la pista ciclabile si interrompe e si procede su strade secondarie prive di traffico, in attesa del suo completamento. A Bastia di Rovolon, passiamo vicino ad una magnifica torre colombaia e ci immergiamo nei famosi vigneti dove si producono meravigliosi vini rossi e il profumato Moscato Fior d’Arancio. Al termine della strada campestre affrontiamo una facile salita, per scendere verso Montemerlo. Siamo ormai giunti all’estremità nord-est dei colli, dove conviene prevedere una sosta per visitare l’Abbazia di Praglia, autentico gioiello rinascimentale e importante centro della spiritualità benedettina. L’ultimo tratto verso Padova passa attraverso le Terme di Abano e Montegrotto, capitali europee di cura e benessere. E qui è corretto fermarsi per un bel bagno in acqua termale rigenerante.
Le terme Euganee
Una vacanza alle Terme Euganee significa dimenticare lo stress di ogni giorno in un’oasi di pace unica nel suo genere: 240 piscine termali dove rilassarsi avvolti dal tepore costante di 37° C e la possibilità di disporre del centro termale direttamente in ogni hotel. Gli hotel sono 112 in tutto il bacino termale. Dai Monti Lessini, nelle Prealpi, attraverso il sottosuolo e la roccia calcarea, a 3000 metri di profondità, l’Acqua Termale Euganea prende vita, sgorgando nei suggestivi territori delle Terme Euganee. Ci vogliono 30 anni di silenzioso fluire perché quest’acqua prodigiosa si arricchisca via via di sali minerali (cloruro di sodio, iodio e bromo soprattutto) fino a diventare acqua salso-bromo-iodica ipertermale e raggiungere così la superficie a 87° C.
Il culto delle Terme Euganee si celebra così in un ricco comprensorio termale, luogo d’eccellenza per l’ospitalità e il recupero delle energie fisiche ed emotive e, proprio qui, l’acqua termale esprime la sua formula unica venendo convogliata direttamente all’interno degli alberghi del comprensorio. Quest’acqua è preziosa per la balneoterapia, praticata in tutti gli stabilimenti delle Terme Euganee e convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale.
Il fango: un farmaco maturale brevettato
I fanghi hanno numerose applicazioni che vanno dall’ambito più tradizionalmente curativo a quello preventivo. La fangoterapia termale allevia, infatti, in modo significativo la tipica sintomatologia dolorosa che accompagna alcune malattie dell’apparato osteoarticolare, in particolare reumatismi, artrosi e osteoporosi. Le caratteristiche farmaco-biologiche del fango termale, permettono di garantire risultati terapeutici che incidono positivamente sulla salute del paziente, fino a ridurre l’assunzione di farmaci. ll fango di Abano Montegrotto è stato oggetto di studi e ricerche fin dall’antichità. Dagli anni ‘90, grazie alle indagini condotte dall’Università di Padova e dal Centro Studi Termali Veneto Pietro D’Abano, sono stati prodotti studi che hanno consentito di arrivare alla registrazione di un brevetto, unico nel suo genere, sull’attività antinfiammatoria del fango termale.
Perché praticare sport alle Terme
“Lo stato di salute generale dello sportivo è di fondamentale importanza non solo per il suo benessere, ma anche per le sue prestazioni atletiche: anche semplici malanni stagionali, se trascurati, incidono negativamente sulle capacità dell’atleta e prolungano i tempi di recupero dopo le competizioni. Le inalazioni d’acqua termale si sono dimostrate efficaci per accelerare la guarigione da questi disturbi e velocizzare il raggiungimento di un buono stato di forma. Allo stesso modo, allenamenti eccessivi o addirittura sbagliati possono rendere croniche alcune infiammazioni alle articolazioni, andando a compromettere la salute generale dello sportivo. In questi casi i fanghi termali si sono rivelati utili per le loro proprietà antinfiammatorie, acquisite nel corso del processo di maturazione a cui sono sottoposti e che li rendono un rimedio naturale, efficace e privo di effetti collaterali rispetto ai farmaci tradizionali. Queste caratteristiche fanno del fango e dell’acqua termale degli strumenti importanti anche nel recupero da traumi e infortuni che possono verificarsi nel corso dell’attività, oltre che per il trattamento di patologie di natura diversa. Fra queste va menzionata l’osteoporosi, che spesso colpisce le atlete che non reintegrano i sali minerali persi durante gli allenamenti e le gare e che provoca dolore e perdita di forza muscolare”.(DOTTOR FABRIZIO CALDARA)
Abano, la capitale del termalismo euganeo
Abano Terme può vantare il primato della più grande città termale del mondo con una capacità ricettiva che si basa su un notevole numero di alberghi tutti attrezzati con strutture termali professionali. Già nell’Ottocento alcune storiche strutture presero vita grazie a grandi architetti neoclassici come Giuseppe Jappelli.
Montegrotto, un centro ricco di leggende
La nascita delle sorgenti termali a Mons Aegrotorum si collega a miti e leggende che risalgono a tempi antichi. Gli scavi del polo cittadino tra antiche terme e teatro, sono tutt’ora aperti nel riportare alla luce importanti ville e dimore patrizie romane. Le Terme di Montegrotto sono da sempre un luogo privilegiato dai turisti provenienti da tutta Europa. La Villa Del Negro, che un tempo apparteneva alla cantante lirica Maria Callas, ne dà testimonianza.
Galzignano terme, il paradiso dei golfisti
Immersa nell’incantevole scenario dei Colli Euganei, Galzignano è il luogo ideale per amatori e professionisti del golf. Le ville storiche di quest’area sottolineano il fascino dei dintorni considerati meta privilegiata per chi desidera una vacanza rilassante in un’atmosfera speciale.