Oggi vi porto tra i bric e foss del Monferrato che sono patrimonio Unesco alla scoperta dei Presepi natalizi. Ovviamente in bici, perché se si ha la bici giusta e l’abbigliamento corretto, si può pedalare ovunque e in qualsiasi periodo dell’anno. In questa zona non ci sono particolari pericoli, anzi scorci meravigliosi e paesi incantati premiati dall’Unesco per la loro bellezza.
Partiamo dal Castello di Uviglie nella valle Ghenza, siamo in provincia di Alessandria, vicino a casale Monferrato, qui ha sede un’importante azienda vinicola. Seguiamo la strada che ci porta a Terruggia, con un fantastico saliscendi contornato da vigneti di Barbera e Grignolino e dalle caratteristiche cascine in “pietra da Cantone”, tipiche di questo territorio, e prima di ritornare al punto di partenza, attraverseremo il grazioso borgo della Colma di Rosignano, dove è possibile ammirare Villa Maria, del pittore divisionista Angelo Morbelli. Su queste stesse strade potete da un lato scoprire i percorsi morbelliani, i paesaggi ritratti da questo pittore, e vi sembrerà di pedalare in uno dei quadri dipinti dal maestro, ma anche di abitare in uno dei tanti presepi che si susseguono in questo percorso ad anello nei vari paesi. La particolarità è che alla realizzazione dei presepi contribuiscono tutti, sia artisti di fama come Colombotto Rosso, sia artisti del luogo, ma anche dilettanti e i ragazzi delle scuole.
Continuando a pedalare, tornati al Castello di Uviglie sarà possibile raggiungere facilmente Rosignano Monferrato, dove vale pena salire sulla Big Bench che è una enorme panchina nel punto più alto del paese dalla quale si può ammirare un panorama splendido vicino alla bellissima chiesa della Madonna delle Grazie. Due pedalate in più e siamo a Cella Monte, borgo fiorito, in una stagione diversa, dalle tipiche costruzioni in pietra da Cantone e dove sarà possibile degustare un buon bicchiere di vino in un tipico “Infernot”, ovvero una tipica cantina sotterranea dell’800 anche queste patrimonio Unesco.
Non potete poi mancare Casale Monferrato dove tra una visita alla preziosa Sinagoga e alla Cattedrale, vi farete guidare come ho fatto io, e non ne sono più uscita, dal profumo di vaniglia e arriverete alla pasticceria Portinaro dove ancora oggi si producono artigianalmente i famosi Krumiri, i biscotti a forma dei baffi del re Vittorio Emanuele. E se fate un salto nel Castello di manzoniana memoria non perdetevi l’enoteca e il neonato cocktail Monferrato a base di grignolino, uno dei vini tipici del territorio.
E poi via sulla strada per Conzano. Qui c’è la casa di un grande viaggiatore Carlo Vidua, che nel periodo natalizio ospita la mostra “Natività d’autore e il Divin Bambino”. Una collezione ricchissima, che di anno in anno integra nuovi pezzi, dai presepi napoletani alle natività di autore. La chicca protagonista di quest’anno è il grande presepe provenzale (24 mq) con oltre trecento figure, i “santons” in terracotta policroma, firmati da Escoffier. Pochi sanno che senza Carlo Vidua collezionista, bibliofilo, archeologo, intellettuale e soprattutto grande viaggiatore, il Museo Egizio di Torino non esisterebbe, poiché donò la sua collezione privata per quello che fu il primo nucleo del museo.