Il concetto che la bicicletta faccia bene alla salute e al morale sembra che metta d’accordo un po’ tutti. Non è proprio così invece quando si parla di benessere e sessualità. La domanda più comune per le donne è se il contatto prolungato con il sellino possa provocare, alla lunga, dolore ai genitali e problemi sessuali; (leggi anche questo articolo sugli effetti per gli uomini).
E’ possibile infatti che la bicicletta, se praticata per molte ore consecutive, possa effettivamente causare dolore, formicolii e talora, anche un peggioramento della funzione sessuale.
Ma i notevoli benefici della bicicletta per la salute, a livello cardiovascolare (abbassamento della pressione, migliore elasticità dei vasi sanguigni, minore rischio di arteriosclerosi), metabolico (ridotto rischio di diabete, minori sintomi dismetabolici, più facile mantenimento del peso forma), nervoso (scarico sano delle tensioni) e psicologico (effetto antidepressivo indotto dall’attività all’aria aperta), portano comunque a incentivare la pratica di questo sport .
Il consiglio è quindi quello di prevenire il problema con un abbigliamento adatto, di verificare il tipo e la posizione del sellino e la postura che si tiene pedalando.
Sulla posizione del manubrio in particolare si sono soffermati i ricercatori dell’Università di Yale. In uno studio su 48 donne praticanti il ciclismo a livello agonistico, è emerso che tra le lenzuola il loro rapporto risentiva di un calo del piacere. Oltre alle affermazioni delle cicliste, i risultati sono stati ottenuti utilizzando anche apparecchiature all’avanguardia.
In questo studio, pubblicato dalla rivista “The Journal of Sexual Medicine”, si rivela che la posizione del manubrio può determinare cambiamenti nella sensibilità dei genitali delle donne cicliste. I ricercatori hanno misurato la pressione del sellino e le sensazione nella regione genitale per capire se sistemare il manubrio in diverse posizioni influenzava la pressione e le sensazione genitali. I risultati hanno mostrato che un manubrio collocato più in basso rispetto al sellino aumenta la pressione sulla regione genitale e diminuisce la sua sensibilità, riducendo la capacità di rilevare vibrazioni.
Pertanto, suggeriscono gli scienziati alle donne, tenere il manubrio più alto e utilizzare dei sellini senza naso, potrebbero essere degli utili accorgimenti per prevenire l’insorgenza di disagi legati alla conformazione dell’apparato riproduttore femminile o di problemi sessuali.
Nel suo sito anche la prof.ssa Alessandra Graziottin, Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica San Raffaele Resnati di Milano, si occupa della bicicletta e dei rischi per la sessualità.
Anche qui si dice che talvolta succede che la passione per le lunghe pedalate procura qualche disagio “intimo”. Ancora una volta si dà la colpa alla posizione fissa sul sellino, che alla lunga comprime e altera alcuni nervi cruciali. Così la prof.ssa Graziottin: “Nella donna la bicicletta, se praticata per ore, può causare la compressione delle fibre terminali del nervo pudendo, il nervo più importante nel veicolare le sensazioni genitali. Questo nervo origina dalla seconda, terza e quarta radice sacrale. Si possono riscontrare quindi dolore ai genitali, specialmente al clitoride (“clitoralgia”). E’ quindi possibile che troppa bici (dopo anni) possa ridurre la qualità delle sensazioni sessuali, nei soggetti più vulnerabili, provocando formicolii, minore sensibilità, e conseguenti difficoltà sia nel raggiungere il piacere, sia nella sua intensità. C’è un modo per prevenire questo problema.
Usare i pantaloncini con l’imbottitura protettiva apposita e un sellino sufficientemente morbido, adatto alla sua conformazione di bacino, verificando che il piano del sellino sia parallelo al terreno. Oppure scegliere un sellino apposito, cui sia stata tolta la parte anteriore, originariamente disegnato per gli uomini che hanno problemi di prostata, così da ridurre i microtraumi meccanici sui genitali. E’ utile alzarsi frequentemente sul sellino, così da evitare compressioni prolungate dei nervi periferici e facilitare la circolazione sanguigna, ed adottare una postura in sella corretta. Cicli di vitamina B12 possono aiutare a riparare i danni e a ridurre la vulnerabilità delle fibre nervose, se un preliminare esame dei livelli nel sangue (che si può chiedere al medico di famiglia) avrà mostrato valori ridotti di questa preziosa vitamina”.
Non pensava certo a questi problemi il regista Tinto Brass quando diresse nel 1998 il film di genere erotico “Monella”, a cui dedicò la locandina che vi alleghiamo qui sotto.