LA VALLE DEL ROSENTAL: CARINZIA PER TUTTE LE GAMBE
La Valle del Rosental in Carinzia, è un luogo ideale per trascorrere sia in primavera che in estate delle rilassanti giornate in quello che è considerato a tutti gli effetti un paradiso naturale.
Siamo quasi al confine con la Slovenia.
La nostra base è l’hotel Landhotel Rosentaler Hof a Mühlbach. Questo albergo è inserito nel circuito dei road bike hotel ed è quindi l‘ideale per il nostro soggiorno. Nell’albergo ci sono tutti i servizi dedicati ai ciclisti: officina , lavaggio bici e abbigliamento tecnico, noleggio bike e anche e-bike. Su richiesta è possibile avere a disposizione anche allenatore o accompagnatori dedicati.
Appena fuori dal parco dell’albergo passa la ciclabile della Drava, ed è da li che incominciano i nostri due tour.
Il primo giro che abbiamo provato, è dedicato a chi ha voglia di conoscere la storia,le curiosità e le “stranezze” di questa parte della Carinzia, senza fare troppa fatica e senza percorrere molti chilometri. A fine giornata saranno una trentina.
Il nostro accompagnatore è Werner, un ex architetto di Monaco di Baviera, che tutti i mercoledì (vi invitiamo a controllare sul sito dell’albergo eventuali spostamenti) parte per questa escursione che si chiama: hiking & biking. Oltre a Werner, oggi in questa escursione si aggiunge Fabia, gentilissima dipendente italiana dell’albergo.
Dopo qualche chilometro dalla partenza, Werner si ferma in mezzo ai campi di mais e girasoli per spiegarci come si sono formate le varie valli carinziane (qualche migliaio di anni fa la Carinzia era coperta da un lago) e come ancora oggi le montagne che ci circondano, le Caravanche, si stanno formando. E’ una spiegazione puntuale, ma esposta in maniera molto semplice e simpatica, che attira l’attenzione di tutto il gruppo di ciclisti e che alla fine della giornata sarà molto apprezzata.
Proseguendo la ciclabile, dove ci fermiamo e dove inizia la spiegazione delle “stranezze” da parte di Werner. L’architetto ci spiega, che nella valle di Rosental su entrambi i lati, ci sono delle chiese, costruite sui resti di capitelli celtici. Se si uniscono con delle linee immaginarie queste chiese, si ottengono una serie di quadrati che hanno sempre come dimensione 3 km per lato e che lungo queste linee ci sono dei forti flussi di energia. Per dimostracelo, come un rabdomante, sfodera due oggetti di metallo a forma di L, con i quali va a caccia di flussi. Tenendo in mano in maniera perpendicolare a se le squadre, Werner cammina e quando incontra questi campi, le squadre si aprono a 180°. All’inizio si è portati a pensare, come ho fatto io, che era lui a manovrare gli oggetti, ma poi quando ho fatto la prova io stesso, ho dovuto ricredermi: le squadre si muovono da sole! Un passo prima sono parallele, un passo dopo sono a 180°,quello successivo ancora ritornano parallele…
Prima di risalire in bicicletta, ci viene “svelata” la nostra destinazione, una delle chiese lungo la valle, dove avremo modo di controllare di persona cosa avviene quando le linee di incontrano. Risaliamo in bicicletta e ci avviciniamo alla base delle Caravanche, dove lasciamo le bici, per una breve salita a piedi, fino ad arrivare alla cappella di montagna di Maria Elend. Qui breve sosta alla fonte per bere e poi di nuovo con i “ferri” in mano per verificare, quando una persona si trova al centro della chiesa, che i ferri alternativamente si dispongano a 90 o a 180 gradi, come a significare che li si incrociano le linee…
Ovviamente nulla è legato a nessun tipo di fede o credenza, ma solo a fenomemi naturali. La cosa incredibile è che tutto questo era già noto 3000 anni fa ai Celti!
Durante la discesa verso la bicicletta,ci fermiamo nella chiesa di Maria Elend, dove trovo qualcosa di curioso e insolito che nulla ha a che fare con la fede, ma con il freddo invernale: sotto le panche della chiesa, ogni posto ha la stufetta per i piedi.
Riprendiamo la bicicletta e ritorniamo alla Drava, dove, qualche chilometro dopo, ci aspetta il campo allestito dall’albergo per il pranzo: una bella tavolata, all’ombra di una tenda con il classico tagliere di affettati e formaggi (il cui nome è jause).
Il luogo dove è stato allestito il campo è un ansa del fiume, che è stata rimodellata dall’uomo per trasformarla in un oasi per gli uccelli presenti in Carinzia. Infatti pranziamo in compagnia di aironi,cigni, anatre e martin pescatori…
Una volta ripresa la bicicletta, con tranquillità riprendiamo il percorso per fare ritorno all’albergo, dove arriviamo verso le 16, giusto in tempo per fare la merenda offerta dall’albergo e poi tuffarci in una delle due piscine, una nel parco all’aperto, l’altra nell’area wellness dove sono anche presenti sauna e bagno turco, per un completo relax in vista del giorno dopo.
TOUR PER I PIU’ ALLENATI O E-BIKERS
Il secondo percorso inizia di buon mattino, i km da percorrere sono circa 60, di cui 15 in salita, con tratti oltre il 15%. E’ quindi il percorso adatto per mettere alla prova l’e-mtb che noleggiano in hotel. Il nostro gruppetto sarà composto da 3 e-bike e una mtb tradizionale.
La prima parte del giro ricalca il percorso della Drava che abbiamo fatto ieri, poi all’altezza dell’abitato di Freisach, abbandoniamo la ciclabile ed entriamo nella valle di Barental, dove iniziano i 15 di salita, prima su strada asfaltata e poi su sterrato. Da questo punto in avanti la nostra mtb a pedalata assistita da il meglio di se.
La bicicletta ha un computer dove è possibile impostare l’aiuto che si desidera, i livelli sono 4 (eco,tour,sport,turbo e ovviamente non è obbligatorio usarli) e tutte quelle informazioni KM percorsi,velocità ecc ecc, che ogni ciclista vuole dal proprio ciclo computer.
L’autonomia dell’aiuto varia,ovviamente, da quale dei livelli si utilizza. Al massimo aiuto (turbo) l’autonomia è per 32 km di pedalata assistita. Sia chiaro, non è un motorino, se non pedalate, non vi muovete!
Personalmente ho utilizzato i primi due livelli,eco e tour, che mi hanno permesso di percorrere i 15 km in circa un ora e 30, regalandomi circa 30 min di percorrenza in meno, rispetto alla mia andatura con una mtb normale. Altre persone che erano con me, hanno utilizzato aiuti più alti, ma altrimenti non avrebbero avuto modo di arrivare, o sarebbero arrivati con chissà quali tempi, alla nostra destinazione, la Klagenfurter hutte.
Questa è la vera differenza tra una mtb “normale” e una e-bike, permettere anche a chi ha un allenamento non ottimale di poter provare a cimentarsi in uscite in bicicletta altrimenti non percorribili, se non da pochi.
Se siete dei ciclisti appassionati, e volete condividere con qualcuno meno prestante di voi una uscita, questo tipo di soluzione (mtb tradizionale e e-mtb) è quella ottimale…
Una volta arrivati al rifugio, incastrato in mezzo alle aspre pareti rocciose della valle dell’orso, ci godiamo il panorama e guardiamo alcuni alpinisti impegnati sulle pareti circostanti e dopo esserci rilassati, pranziamo con un piatto di ZUPPA CARINZIANA, uno dei piatti tipici.
Riprendiamo le nostre biciclette e affrontiamo con molta attenzione la discesa, il percorso è molto impegnativo e frequentato da gente a piedi ed è quindi necessaria ancora più prudenza del solito.
Una volta arrivati in fondo alla valle, si ripercorre la Drava fino a casa, dove ci aspetta la merenda e la spa dell’albergo…
Questa due giorni nella valle di Rosental, ci ha permesso di apprezzare da un lato la vocazione “ciclistica” della zona, con una perfetta organizzazione (cartelli,segnaletica,attrezzi per piccola manutenzione lungo i percorsi) e alberghi a misura di ciclista, dall’altra la bellezza “naturalistica” della Carinzia, una regione che beneficia di circa 250 giorni all’anno di sole, e che racchiude in se laghi balneabili,montagne adatte per ogni sport e ciclabii da FAVOLA……
http://www.kaerntencard.at/it/per-turisti/punti-vendita-e-prezzi-della-kaernten-card/
Reportage di Giordano Roverato