Da Turbigo ad Abbiategrasso in bicicletta, ci sono 34 chilometri di strada. Un percorso naturalistico al confine tra Piemonte e Lombardia lungo il corso del Ticino, attraversando zone boschive e cascine. È il sentiero del Giubileo. Non fatevi ingannare dal nome: da San Pietro dista 600 chilometri, ma i pellegrini, nel Medioevo, partivano anche dalla Lombardia per ottenere l’indulgenza plenaria.
La partenza è alla stazione ferroviaria di Turbigo, piccolo centro del Milanese lungo il Naviglio Grande, e termina alla stazione di Abbiategrasso dopo circa due ore di bici, a buona andatura. Particolare attenzione è stata prestata all’intermodalità del percorso. Già nel sito dedicato si fa ben notare al visitatore la possibilità di caricare le biciclette su tutti i treni di sabato e nei giorni festivi, o in ampie fasce orarie infrasettimanali. In alternativa, c’è l’opzione di pista ad anello, prolungando il percorso fino a 60 chilometri e agganciando la ciclopedonale del Naviglio Grande.
È stato un lavoro di concerto tra Regione Lombardia, Politecnico di Milano e Azienda regionale delle foreste che nel 2000 ha permesso di ideare il percorso, ora ciclabile al 100 per cento. Per poterlo esplorare basta seguire la segnaletica E1 e SP da Turbigo al parco del Ticino. I cartelli raffigurano un pellegrino, a memoria di quel primo tratto di percorso che in origine facevano i credenti per il perdono generale dei peccati.
Attraverso strade sterrate (41 per cento), mulattiere e sentieri (25 per cento) e fondo pavimentato (per il restante 34 per cento) si raggiunge – meglio se con una bici ibrida -, la periferia sud-ovest del capoluogo lombardo, senza lo stress di dislivelli e immergendosi nei boschi del parco del Ticino.
LA LANCA DI BERNATE
Tra i sentieri del parco del Ticino si raggiunge una riserva naturale che da zona di caccia è diventata oasi ornitologica, visitabile anche con guide naturalistiche (info@parcoticino.it). La ricchezza di flora e fauna protetta, uno specchio d’acqua immerso nel verde, gli osservatori faunistici, fanno della Lanca un posto unico, che val bene una sosta.
IL CASTELLO DI ABBIATEGRASSO
Residenza ducale dei Visconti, in realtà la sua struttura è nata ben prima del Ducato di Milano, probabilmente verso la fine del Duecento. Sarà poi la nobile famiglia lombarda a trasformare una semplice fortificazione difensiva in un castello a pianta quadrata, con quattro torri angolari, fossato esterno e cortile porticato. Quello che resta oggi degli alloggi signorili di blasonate famiglie – dopo i Visconti fu la volta degli Sforza -, è soltanto una parte dell’antico splendore dell’epoca ducale. Non ci sono più tre delle quattro torri, il fossato esterno è stato riempito, e la parte meridionale della struttura è stata abbattuta, ma restano da ammirare, completamente restaurati, l’ala orientale, bifore e merlature quattrocentesche, affreschi e graffiti, nonché la sala di rappresentanza.