Immaginate un legame sottile ma potente che unisce due vere gemme del Piemonte: i borghi di Barbaresco e Barolo. Non è solo la loro leggendaria produzione vinicola a renderli speciali, ma un intero percorso che vi invita a immergervi nei panorami e nella storia delle Langhe. Questo è il cuore della Ciclovia Bar to Bar, un magnifico itinerario ad anello di 124 chilometri, suddiviso in sette tappe, perfetto per chi ama il cicloturismo e l’arte del viaggio lento. Premiata agli Oscar del cicloturismo 2025 con una menzione speciale della stampa, questa ciclovia è un vero inno alla lentezza, un modo per assaporare ogni curva, ogni salita, ogni scorcio delle colline Patrimonio UNESCO. Il tracciato, completamente segnalato e percorribile in entrambe le direzioni, offre varianti per personalizzare ogni avventura: l’unico ritmo da seguire è il vostro.
Le Sette Tappe: Un Mosaico di Emozioni e Sapori
Il percorso classico della Ciclovia Bar to Bar prende il via da Barbaresco, per poi costeggiare il fiume Tanaro fino a Alba, patria del tartufo. Da qui, si sale tra le dolci colline del Barolo, toccando borghi incantevoli come Roddi, Verduno e La Morra, soprannominata il “balcone delle Langhe” per le sue viste mozzafiato. L’ultima tappa ci porta a Barolo, un nome che evoca immediatamente l’eccellenza vinicola e attira visitatori da ogni angolo del mondo.
Per i ciclisti più allenati e avventurosi, esiste anche un itinerario più lungo e impegnativo. Partendo sempre da Barbaresco, si esplorano località come Neive e Treiso, spingendosi nell’Alta Langa fino al Passo della Bossola. Questo percorso offre la possibilità di scoprire borghi affascinanti come Bossolasco, Roddino, Serralunga e Monforte d’Alba, concludendosi comunque a Barolo. La segnaletica è impeccabile, con cartelli bianchi e rossi che vi guideranno anche nei tratti più isolati.

Ecco un assaggio delle tappe che vi attendono:
Tappa 1: Alba – Treiso – Neive Si parte da Alba, la città dalle cento torri e capitale del pregiato Tartufo Bianco. Vi addentrerete nella Langa del Barbaresco, tra vigneti ordinati, boschi profumati e rocche scavate dal Tanaro. Questa terra è intrisa di storia, come quella della “Repubblica di Alba” narrata da Fenoglio. Dopo aver superato Altavilla e attraversato i rinomati cru del Barbaresco (Rombone, Roncaglie, Pajoré), si scende in un’oasi di silenzio dove il tartufo cresce indisturbato. Arriverete a Neive, uno dei “Borghi più belli d’Italia”, patria di dimore nobiliari e del poeta della grappa, Romano Levi. Qui potrete assaporare l’eleganza e la complessità del Barbaresco, un vino rosso DOCG, prodotto con uve Nebbiolo, elegante e strutturato, perfetto per accompagnare piatti a base di carne e tartufo.
Tappa 2: Treiso – San Bovo Dalla poesia del vino si passa alla natura più selvaggia. Questa tappa è una transizione, lasciando i filari del Barbaresco per incontrare noccioleti, forre e le suggestive rocce verticali della Rocca dei Sette Fratelli, che incanta con la sua leggenda millenaria. Il paesaggio si fa più aspro e autentico, tra alture isolate, antichi sacrari e un silenzio che parla.
Tappa 3: San Bovo – Niella Belbo Nella terza tappa si esplora l’Alta Langa, regno della nocciola. Il percorso attraversa antichi sentieri del sale, monasteri dimenticati e paesaggi che sembrano usciti da un libro. Castino vi sorprenderà con la sua chiesa parrocchiale capovolta e i resti della sua gloria medievale. Salite e discese vi condurranno a Niella Belbo, un balcone naturale sulle valli.
Tappa 4: Niella Belbo – Roddino Vi aspettano creste panoramiche e passaggi nella Riserva delle Sorgenti del Belbo, con l’anima di Fenoglio che aleggia ovunque. Dopo una discesa mozzafiato, si risale a Roddino, dove l’Alta Langa sfuma dolcemente nella Langa del Barolo, un punto di passaggio perfetto tra natura incontaminata e cultura vinicola.
Tappa 5: Roddino – Serralunga d’Alba – Monforte d’Alba Entriamo nella mitologia del vino. I nomi dei luoghi risuonano come leggende: Serralunga, Castiglione Falletto, Monforte d’Alba. Pedalerete tra vigneti che valgono oro, come Lazzarito, Meriame, Parafada, scoprendo che ogni “cru” ha la sua anima. Il castello di Serralunga domina il paesaggio come un guardiano medievale. A Monforte, si arriva salendo tra vigne e storia, fino all’Auditorium Horzowsky, sede di uno dei più bei festival jazz d’Italia.

Tappa 6: Monforte d’Alba – Verduno Una vera cartolina delle Langhe: vigneti a perdita d’occhio, borghi sospesi nel tempo, storie di re e marchesi. Barolo vi accoglierà con il suo castello e il WiMu, il Museo del Vino, mentre La Morra vi regalerà un belvedere che toglie il fiato: un mare verde di Nebbiolo. Ogni borgo è un invito a fermarsi, degustare e respirare. A Verduno vi immergerete nella storia reale del Barolo, il “re dei vini e il vino dei re”. Questo vino rosso DOCG, ottenuto da uve Nebbiolo, è celebre per la sua struttura robusta, i profumi complessi e la sua straordinaria longevità. Qui, re e generali vinificavano nelle cantine, dando forma al futuro del vino italiano.
Tappa 7: Verduno – Alba Per l’ultima tappa, da Verduno si scende verso il Tanaro, con le torri del Roero che brillano all’orizzonte. Si passa per Roddi e si consiglia una deviazione a Pollenzo, sede dell’Università di Scienze Gastronomiche e antica città romana. Infine, si fa ritorno ad Alba, il cuore pulsante delle Langhe. Un ultimo giro in centro, un brindisi al viaggio, e la certezza che ogni tappa ha lasciato un segno indelebile.
La Bar to Bar è molto più di una semplice pista ciclabile. È un invito a esplorare un territorio unico con i propri ritmi, gustando ogni angolo e ogni scorcio, perché il viaggio stesso è l’esperienza, non solo la destinazione finale. Un percorso ad anello flessibile, da spezzare in più giorni per adattarsi alle esigenze di ogni viaggiatore. Un simbolo del turismo lento che ha conquistato un meritato riconoscimento internazionale.