Pedalare lungo la Vía Verde Montes de Hierro è come sfogliare un libro di storia scritto sulla pietra e scolpito nel ferro. Questo percorso ciclabile di 42,5 km, vincitore del 12th European Greenways Awards, si snoda tra le colline verdi e le antiche miniere della provincia di Vizcaya, nei Paesi Baschi, offrendo un’esperienza unica tra natura, archeologia industriale e paesaggi marittimi.
Il premio, conferito dalla European Greenways Association, ha riconosciuto la trasformazione di una ex ferrovia mineraria in una greenway sicura e accessibile, che valorizza il patrimonio industriale e paesaggistico della regione. Il progetto si distingue per la gestione collaborativa tra enti pubblici e privati, la connessione con i trasporti pubblici e la nuova ciclabile che collega direttamente a Bilbao
Il viaggio inizia a Traslaviña, dove un tempo partivano i treni carichi di minerale. Oggi, al posto dei binari, si trova un tracciato perfettamente adattato a ciclisti e camminatori, che attraversa sette tunnel, boschi rigogliosi e villaggi minerari come Alén ed El Castaño. Qui, le vecchie fornaci di calcinazione e i resti delle miniere raccontano la fatica e l’ingegno degli uomini di ferro.
Lungo il percorso, si incontrano aree ricreative immerse nel verde, come La Aceña e El Alisal, ideali per una sosta panoramica. La varietà del paesaggio è sorprendente: si passa dalle marismas del fiume Barbadun alle scogliere di Playa de La Arena, dove il mare incontra la storia industriale.
Il tratto finale, verso Kobaron, regala viste spettacolari sull’oceano e conduce al Paseo de Itsaslur, un balcone naturale sospeso tra cielo e mare. Qui, la bicicletta diventa il mezzo perfetto per esplorare un territorio che ha saputo trasformare il proprio passato minerario in un futuro sostenibile.
La Montes de Hierro in bicicletta è molto più di un itinerario: è un viaggio emozionante tra natura e memoria, accessibile a tutti e perfettamente segnalato. Un esempio virtuoso di rigenerazione territoriale, premiato a livello europeo per la sua capacità di coniugare mobilità dolce, inclusività e valorizzazione del patrimonio.
