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In bici con la pioggia: ecco le soluzioni migliori per proteggersi

Maurizio Coccia by Maurizio Coccia
17 Novembre 2020
in In evidenza, La Tecnica della bicicletta
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Cosa troverai in questo articolo:

  • Pioggia e meno di 10 gradi? Niente bici
  • Il concetto di “guscio”
  • Impermeabilità non significa termicità
  • Un capo per tutte le stagioni
  • Le zone più esposte
  • Parola d’ordine, far entrare meno acqua possibile
  • Le nostre proposte

Sapevate che la pelle bagnata aumenta di quaranta volte la velocità di trasmissione del calore dall’interno del corpo verso l’esterno rispetto a quando la pelle è asciutta? Questo fa capire in modo lampante la funzione del sudore nelle giornate di caldo torrido, ma rende anche bene l’idea del perché, quando si incappa in un temporale, si soffra il freddo anche se si è in piena estate. Figuriamoci se si parla di stagioni fredde …

L’industria di settore in questo senso propone valide soluzioni per proteggersi dall’acqua, e farlo anche se non è estate. Le andremo a scoprire e soprattutto vi indicheremo come questi capi vanno correttamente indossati in bicicletta, quali i criteri e i sistemi per difendersi da quel nemico che in bicicletta è rappresentato dalla pioggia.

Pioggia e meno di 10 gradi? Niente bici

La raccomandazione fondamentale parlando di bicicletta, pioggia e stagioni fredde, però è prima di tutto questa: se la temperatura esterna è sotto i 10 gradi, e se la bicicletta la dovete usare non per fare brevi spostamenti in città ma per scopi sportivi o “ricreazionali”, bisognerebbe evitare nel mondo più assoluto di pedalare con la pioggia; si tratta di condizioni estreme, che prima di tutto mettono a rischio la salute e poi la sicurezza. Questo vale soprattutto se con il freddo e con la pioggia siete obbligati ad affrontare una discesa: si tratta di un mix micidiale, da evitare.

Il concetto di “guscio”

Le possibilità di praticare ciclismo, e più in generale di praticare molte altre discipline outdoor, hanno fatto un notevole passo avanti quando, una trentina di anni fa, una nota azienda tedesca dell’abbigliamento ha commercializzato una membrana tecnica brevettata, in grado di assolvere contemporaneamente a due requisiti tecnici fino a quel giorno diametralmente opposti sui tessuti: una traspirazione eccellente e un’impermeabilità praticamente totale.

La sola caratteristica che quella membrana (e poi tutte le altre similari che negli anni a venire sono state sviluppate) non soddisfa è quella della elasticità, ma in realtà per proteggersi dall’acqua questa conta poco: è nato in questo senso il concetto di “guscio” nell’abbigliamento degli sport outdoor, ovvero di una protezione superficiale da abbinare all’abbigliamento per l’asciutto, attraverso la quale impermeabilizzare al cento per cento il corpo ed evitare che l’acqua entri a contatto con la pelle, con tutte le spiacevoli conseguenze di cui abbiamo parlato prima.

Impermeabilità non significa termicità

Nelle discipline outdoor il “guscio” è termine generalmente utilizzato per indicare il giubbino antipioggia o antineve, ma è importante ricordare che con gli stessi materiali, anzi con le stesse membrane accoppiate ad un tessuto che le sostenga, possono essere realizzati pantaloni, copriscarpe e copricasco. In tutti questi casi, però, salvo quando la membrana impermeabile non è accoppiata ad un tessuto termico, gli accessori antipioggia non assolvono mai alla funzione di isolamento termico della pelle. Questo è il motivo per cui, se si parla precisamente di guscio e non di capo invernale antipioggia, bisognerà considerare quest’ultimo come strato in più da aggiungere all’abbigliamento isolante che avremo indossato al di sotto di quello, appunto considerarlo come vero e proprio “guscio” contro l’accesso dell’acqua.

Un capo per tutte le stagioni

Verrebbe da chiedersi, allora, perché non dotarsi in inverno di un abbigliamento che sia allo stesso tempo isolante e sia antipioggia? Semplice: perché il guscio antipioggia ci potrà servire anche nelle stagioni calde, per fronteggiare temporali estivi durante i quali lo useremo sovrapponendolo alla maglia a maniche corte. Ulteriore caratteristica delle membrane antipioggia è infatti la loro estrema sottigliezza, che le rende estremamente compatte quando ripiegate, in grado di essere facilmente alloggiabili in una borsa da bicicletta o addirittura nelle tasche posteriori della maglia, da utilizzare durante l’uso.

Le zone più esposte

Ci sono parti del corpo che andando in bicicletta sotto la pioggia vanno protette di più rispetto ad altre: mani, busto, testa e piedi sono nell’ordine le più delicate in questo senso. Le gambe? Le gambe vengono all’ultimo in questa sorta di classifica, perché essendo gli arti deputati al maggiore esercizio muscolare, sono anche i meno esposti al raffreddamento.

Dunque, per coprire le estremità dalla pioggia, talvolta si vedono ciclisti mettere in pratica le soluzioni più improbabili e improvvisate, come quelli che utilizzano sacchetti di plastica tra scarpe e calzini o che di quelle “buste” fanno dei copriscasco … Nulla di più sbagliato: soluzioni simili annullano completamente la traspirazione, ottenendo l’effetto opposto rispetto a quello desiderato: le estremità si raffreddano a tal punto da far perdere completamente la sensibilità. Per le mani questa è la situazione più pericolosa, perché fa perdere la percezione del contatto con il manubrio e le leve freno, con conseguenze facilmente immaginabili …

Parola d’ordine, far entrare meno acqua possibile

Il criterio da seguire per proteggersi dalla pioggia deve essere quello di fare entrare meno acqua possibile a contatto sulla pelle. Abbiamo detto che i moderni gusci sono effettivamente una barriera impenetrabile in questo senso. In realtà, in bicicletta è concretamente impossibile impermeabilizzare al cento per cento il corpo, visto che a causa degli schizzi, della velocità e del vento, un certo quantitativo d’acqua passerà per forza attraverso quei varchi che possono essere rappresentati dagli interstizi che si creano tra colletto e collo, tra manica e polso, tra fondo vita e fianchi e infine tra il collo del copriscarpa e la caviglia. Evidentemente per utilizzare bene questi capi è necessario chiudere al meglio cerniere e strap, ma è anche vero che un minimo di infiltrazione d’acqua è ininfluente, anzi, è quasi funzionale alla protezione e all’isolamento del corpo, in particolare delle estremità rappresentate da mani, piedi e testa: in questo caso il principio da seguire è quello che ispira le mute subacquee, un minimo strato d’acqua tra pelle e indumento non sarà un problema, anzi, grazie alle proprietà isolanti di ciò che si ha addosso, quel sottilissimo strato d’acqua sarà riscaldato dalla pelle che in questo modo non farà disperdere troppo calore al corpo.

Le nostre proposte

Assos Equipe RS Schlosshund Rain Jacket Evo Capsule AlleycatGiacca antipioggia ultraleggera, ad alta visibilità ed estremamente protettiva: utilizza un tessuto impermeabile a tre strati in softshell sviluppato per la corsa, il Schloss Tex, performante sotto tutti i punti di vista. Inoltre, con un peso di soli 170 grammi, è talmente poco ingombrante che è possibile riporla in una tasca posteriore come si fa con le mantelline antivento super sottili. Prezzo indicativo: 330 euro

www.assos.com

 

Castelli Gabba ROS

Una “giacca/maglia” che ha dato il via a una nuova categoria di prodotti: la Gabba. È un capo impermeabile a maniche corte al tempo stesso ideale anche in condizioni asciutte. Nella parte anteriore e posteriore differenzia l’impiego di tessuto GORE-TEX INFINIUM™ WINDSTOPPER®, in base alle caratteristiche richieste. Perfetto per temperature tra 9 e 16 gradi.

Prezzo indicativo: 180 euro

www.castelli-cycling.com

 

Shimano S1100R H2O

Copriscarpe con forma anatomica, interamente realizzati in tessuto con trattamento idrorepellente PU. Fodera interna per avere anche caratteristiche termiche e isolanti. Sviluppati specificamente per il ciclismo su strada, da utilizzare con pedali a sgancio rapido. Tallone rinforzato. Ben cinque misure disponibili, da S a XXL.

Prezzo indicativo: 30,90 euro

www.bike.shimano.com

 

Gore Pantaloncini Pantaloni Power Trail GT AS


Sovrapantaloni in membrana Gore-Tex, con peso leggerissimo (solo 300 grammi in misura XXL), protezione totale dall’acqua e taglio preformato in base alla dinamica e alla posizione assunta durante la pedalata. Elastico in vita e ampie aperture con zip sulle caviglie.

Prezzo indicativo: N.D.

www.gorewear.com

 

Giessegi guanti in neoprene

Realizzati interamente in neoprene, garantiscono la protezione dall’acqua secondo il criterio valido per le mute da sub e allo stesso tempo hanno tutta l’elasticità che questo tessuto sintetico conserva, per la massima maneggevolezza possibile. Sul palmo sono presenti applicazioni in silicone per una migliore presa sul manubrio.

Prezzo indicativo: 39,90 euro

www.giessegi.com    

 

Alé Delta Combi DWR Stretch

Un gubbino invernale multifunzione: la doppia funzionalità data dal corpino interno in tessuto termico, apribile, gli garantisce la possibilità di termoregolare la temperatura corporea in base alle condizioni climatiche esterne. Assicura buone caratteristiche di idrorepellenza: perfetto in inverno, per giornate umide.

Prezzo indicativo: 237 euro

www.alecycling.com

 

Sportful No Rain Arm Warmers

Manicotti realizzati in un tessuto elastico, con ottime qualità idrorepellenti. Sono indossabili facilmente e altrettanto agevolmente si possono sfilare e occupare poco spazio all’interno delle tasche posteriori della maglia. Hanno anche gambali e ginocchiere dedicate, realizzate con gli stessi materiali.

Prezzo indicativo: 34,90 euro

www.sportful.com

Tags: Abbigliamento biciAbbigliamento pioggiaAbbigliamento pioggia bicibagnato
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Maurizio Coccia

Maurizio Coccia

Ex agonista, prima della mountain bike, poi della bicicletta da corsa, tuttora pedalatore incallito, soprattutto su asfalto. Ha scritto per oltre quindici anni sulle storiche riviste “La Bicicletta” e “ Bici da Montagna". Si occupa di informazione su riviste specializzate di biciclette e portali on-line, soprattutto di tecnica e di nuovi prodotti.

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