Parte a novembre a Rimini un corso per formare figure specializzate, grazie al quale ex ciclisti professionisti diventeranno bike expert in grado di lavorare nel e per il turismo bike italiano. Una vera e propria scuola, con materie di studio in aula ed a distanza, ore di pratica sul campo e test finali di rendimento.
Nasce quindi il primo master di cicloturismo italiano, un programma formativo, dal quale usciranno dei “Bike Expert” in grado di affiancare gli albergatori italiani che vorranno specializzarsi su questo segmento di mercato sempre più competitivo e specializzato.
“Il progetto è senza dubbio interessante,” – spiega Renato Di Rocco Presidente della Federazione Ciclistica Italiana – “la Federazione si rende disponibile sin da subito per sostenerlo, condividerlo con i propri organi e affiancarlo nell’effettiva fattibilità”. La Federazione Ciclistica da qualche anno sta fornendo una formazione dedicata per guide cicloturistiche/accompagnatori in bicicletta e questa iniziativa si sposa perfettamente con le attività in essere.
Gianni Bugno, Presidente dell’Associazione Internazionale dei Ciclisti Professionisti dice: “Credo che sia indispensabile dare opportunità e sbocchi professionali agli ex professionisti per il futuro. Troppo spesso i nostri ciclisti a fine carriera si trovano soli e con poche soluzioni per poter continuare a dare un contributo nel mondo del ciclismo. Con questa scuola possiamo concretamente aiutare i nostri ragazzi ad individuare una professione che oltre a generare reddito li manterrà vicini alla bicicletta. Sono certo che le donne troveranno facilmente un loro spazio nel progetto, molte di loro hanno fatto esperienze all’estero e conoscono le lingue straniere”.
E il CT della nazionale di ciclismo Davide Cassani: “Il progetto è molto bello, credo che non ci siano tempi più giusti per mettersi al lavoro, senza dubbio le opportunità per gli ex prof sono interessanti, ma credo che sia opportuno mettere a disposizione questo ciclo di studi anche per i ragazzi/ragazze della categoria élite poiché è vero che adesso si stanno allenando per diventare professionisti, ma come sappiamo non tutti raggiungeranno l’obiettivo e questa attività formativa li potrà preparare per una nuova professione”.