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Nuovi mestieri: vendere il caffè in bicicletta
Uno strano incrocio tra bike café e street food. Le nuove idee di business, dall’aroma un po’ vintage, ruotano attorno alla bicicletta e ai chicchi neri tostati. Le canoniche due ruote prendono la forma di cargo bike, veri e propri bar itineranti che strizzano l’occhio ai giovani imprenditori attenti all’ecologia.
Se nella Milano anni Cinquanta girava il venditore di caffè, che con sacco di iuta e macinino riforniva osti e famiglie, ora sono pronti ad approdare in Italia i baristi in bici. Una figura nuova, già rodata negli States e in Sud America, nel Nord Europa e in Australia.
I vantaggi e la sostenibilità di un “mobile bike business” sono evidenti: investimento iniziale basso, ottimo equilibrio tra movimento e stabilità professionale, grande indipendenza e massimo rispetto per l’ambiente.
Ecco la lista dei più noti coffee shop ambulanti per la prossima pausa caffè … o per ripartire dalla bicicletta.
Il Café Vélo di Portland
Rick Wilson è il pioniere dei bike café. Ha trasformato la sua passione per i cargo olandesi in un’attività commerciale nel lontano 2008. Dopo anni di attività offrendo il suo servizio catering al mercato di Portland, per le strade, a conferenze ed eventi, il business si è ingrandito. Ora il Café Vélo è anche un locale di 180 metri quadrati al numero 600 di Southwest Pine Street, Portland. Wilson propone oltreoceano ottimi caffè e l’abici della dieta mediterranea, senza trascurare i vecchi clienti con il suo triciclo da carico, sempre presente nei punti strategici della città.
Le Coffee-bike made in Germany
Jan Sander e Tobias Zimmer hanno avuto l’idea nel 2010, durante un viaggio in Danimarca. Appena usciti dall’università si sono messi all’opera e sono riusciti a creare un franchising di bike café non solo in terra teutonica, ma anche in molte città europee. Al momento sono circa 50 le Coffee-bike attive in Germania, Austria, Svizzera, Olanda, Francia, Repubblica Ceca. E sono arrivate pure in Kuwait e a Dubai. Per produrre una bicicletta-bar ci vogliono dalle quattro alle sei settimane. Oltre al caffè offrono spremute d’arancia, bagel, panini e prodotti di pasticceria. http://test.coffee-bike.com/en
I Bike Café polacchi
Il debutto risale al giugno 2012 a Poznan, in Polonia. Un progetto che ha combinato la passione per ciclismo, caffè e fai-da-te con risultati ottimi: in due anni sono arrivati a dieci punti vendita in Polonia, raggiungendo Varsavia e sviluppando una rete in franchising in costante espansione. Il prodotto che offrono è un 100 per cento arabica spagnolo eco-friendly, in tazze di carta biodegradabili. «Supportiamo i ciclisti con il nostro migliore caffè» promettono. La cargo bike non ha bisogno di alimentazione e ha un’autonomia tra le 12 e le 16 ore. http://www.bikecafe.pl/
Design e caffè, la Velopresso inglese
Compatta, elegante e dall’impatto ambientale minimo. La Velopresso inglese, ideata da due giovani designer del Royal College of Art di Londra, è una bicicletta-bar particolare. La volontà di tornare all’età dell’oro della bicicletta e di rivoluzionare il panorama del caffè urbano hanno guidato Amos Field Reid e Lasse Oiva nella loro invenzione.
Composto di moduli assemblabili e più di 300 componenti su misura, questo bike-caffè ha costi operativi bassissimi e non usa elettricità. Per funzionare ha bisogno solo di una bombola del gas e dell’energia prodotta dalle pedalate del ciclista-barista, che macina i chicchi semplicemente mettendosi in movimento.
Il prezzo per la macchina parte dalle 10mila sterline e si può ordinare in internet con tempi d’attesa dalle 8 alle 16 settimane. http://www.velopresso.cc/
Il Wheely’s Bicycle Café svedese
Nasce alla Nordic Society for Invention and Discovery, laboratorio di ricerca scandinavo che sperimenta e sviluppa prodotti creativi. Per aprire un caffè low-cost ed ecologico, ma anche essere «i capi di se stessi» si parte dai 3mila dollari, per un profitto, secondo i test degli ideatori, tra i 150 e i 300 dollari al giorno. La cargo-bike funziona con una batteria solare e grazie alle pedalate, ha un piccolo fornello a gas, un lavello, thermos per il caffè e un ombrello parasole. Nei primi quattro mesi sono oltre 30 le Wheely’s bike acquistate in più di dieci Paesi. Ora i progettisti hanno lanciato la Wheely’s 2.0 su Indiegogo, promettendo un guadagno fino a 700 dollari al giorno per un investimento iniziale di 3450 dollari. La bici è elettrica e dotata di schermo LCD. http://www.wheelyscafe.com/
Il Nomadic Café di Sydney
Rivolto agli amanti del caffè australiani, il Nomadic serve rigorosamente caffè biologico da commercio equo. Il cargo si può affittare per ogni tipo di evento, catering e festa. È stato lanciato nel giugno 2013 come servizio sostenibile rivolto alle comunità ed è aperto 24 ore su 24. http://www.nomadiccafe.com.au/