Bike experience il nuovo prodotto marchiato Friuli Venezia Giulia
L’interesse per le due ruote, da parte dei turisti e di conseguenza degli operatori del settore, sta visibilmente crescendo: e Turismo FVG risponde con il nuovo Club di Prodotto “Bike Experience”, dedicato al cicloturismo e pensato per soddisfare le esigenze di target diversi ma tutti accomunati dall’uso delle due ruote, dai mountain bikers a chi preferisce le bici da strada, dai ciclisti che prediligono itinerari a lunga percorrenza a chi – magari con bambini al seguito – sceglie itinerari easy & slow fino ad arrivare agli amanti del bike estremo (bike park, downhill, free ride). Tutti soddisfatti, si spera, da un’accoglienza a misura di bicicletta, regolamentata dal disciplinare del Bike Experience.
Chi desidera aderire al Club di prodotto infatti, deve possedere alcuni requisiti obbligatori naturalmente diversi per fornitori di servizi o strutture di accoglienza. I primi – che possono aderire gratuitamente – sono tenuti ad avere personale con conoscenza di almeno una lingua straniera, un numero di reperibilità e un e-mail con obbligo di risposta entro le 24 ore successive alla ricezione della richiesta di un cliente; e, naturalmente, erogare almeno uno dei servizi dedicati alla bicicletta, come il noleggio, la fornitura di pezzi di ricambio o l’organizzazione di escursioni guidate. Per chi lavora nel settore dell’accoglienza le richieste sono un po’ più complicate (e l’adesione annuale costa 150 € + IVA): alberghi, b&b e simili devono ad esempio assicurare colazione anticipata alle 6.30,
flessibilità di orario del pranzo e possibilità di ristoro post-pedalata; ma, soprattutto, avere uno spazio per stoccare le bici, rastrelliere o appendibici in numero proporzionale alla capacità ricettiva e un banco di lavoro o “angolo attrezzi” dotato di un set base per piccole riparazioni fai-da-te. Su questi e altri punti, che necessitano di spazi fisici dedicati, molti degli alberghi di Trieste si sono trovati in difficoltà, soprattutto quelli che, situati in centro, non hanno possibilità di usufruire di spazi ad hoc. Ma anche in questo caso, per superare gli ostacoli, si può ricorrere alla collaborazione: gli albergatori possono appoggiarsi a strutture esterne e ai fornitori di servizi che fan parte del Club di prodotto, sopperendo così ad eventuali carenze strutturali. Le possibilità ci sono, insomma, basta saperle trovare: a questo scopo è stato ad esempio organizzato il primo AperiBike dedicato agli operatori del settore che, ospitati dal Bikeways Café di Trieste, si sono trovati per un aperitivo “B2B” e già si parla di nuove collaborazioni.
Entrare a far parte del Club di prodotto certamente aumenterà la visibilità dei singoli operatori turistici, anche grazie all’opera di marketing che Turismo FVG porterà avanti; ma naturalmente, l’adesione non è l’unico modo per fare cicloturismo. Per chi decide di non entrar a far parte del Club, c’è sempre la semplice opzione di servire al meglio i clienti ciclisti, anche senza essere ufficialmente bike friendly, restando aggiornati sullo sviluppo del settore: in calendario sono previsti altri incontri organizzati da Bikeways (il prossimo AperiBike dovrebbe riguardare l’utilizzo delle e-bike, biciclette a pedalata assistita); dalla Fiab (che, oltre alle numerose gite, per il 19 marzo propone l’incontro Ciclo-codice della Ciclo-strada); e da realtà transfrontaliere: nell’ambito dei progetti di cooperazione transfrontaliera Interbike e iCON, il PRC (Posoški razvojni center) propone il workshop gratuito “L’integrazione delle destinazioni e degli operatori cicloturistici dalle Alpi all’Adratico” (dalle 17 alle 20, il 3 marzo a Tolmin, il 4 a Ajdovščina e il 5 marzo a Cerkno, sempre in Slovenia). Una scusa per andare a pedalare oltreconfine!
The Lady Bike