In sella lungo la Ciclo-Via Appenninica per sostenere e promuovere la cultura della donazione del sangue: due volontari Avis ripercorrono gli oltre 2.600 chilometri del Giro. I volontari Avis Fabio Frascari e Moreno Ricci hanno intrapreso la traversata d’Italia lungo il percorso della Ciclo-Via Appenninica. La partenza è avvenuta nel bolognese, da Marzabotto, in direzione Alia, nel palermitano in Sicilia. Una volta arrivati al termine del percorso sull’isola traghetteranno per Genova diretti ad Altare, dove le Alpi si incontrano con l’Appennino, per completare le ultime nove tappe del Giro, tra Liguria, Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna, fino a rientrare a casa. Un viaggio slow che unisce il Paese alla scoperta delle tante bellezze del territorio e che pone l’attenzione sull’importanza di donare sangue, indispensabile alla vita umana. La donazione di sangue è fondamentale in casi di gravi traumi ed incidenti, in numerosi interventi chirurgici, nei trapianti di organi, nelle anemie croniche, nelle malattie oncologiche e in molte altre situazioni. “La bicicletta è la nostra passione e da anni desideravamo dare corpo a questo progetto di sensibilizzazione: in Emilia-Romagna la donazione del sangue è una conquista e un fatto solidale e culturale importante – commentano Fabio e Moreno – ma si registrano segnali di calo di questa pratica, così abbiamo pensato di percorrere l’itinerario Appennino Bike Tour con l’obiettivo di valorizzare e incentivare il grande lavoro svolto attraverso le sedi Avis di tutta Italia”.
Con entusiasmo Gianpietro Briola, Presidente nazionale Avis, sottolinea il valore dell’iniziativa intrapresa dai due volontari: “Ringrazio Fabio e Moreno di aver dato vita a questo progetto che, con semplicità ed efficacia, incarna i principi cardine che fanno della nostra associazione un patrimonio di solidarietà e impegno civile riconosciuto a livello internazionale. La donazione e il bisogno di sangue non vanno mai in vacanza, soprattutto in un periodo come questo come l’estate da sempre critico per le scorte in calo a seguito delle partenze per le ferie. Unire il senso della donazione a un’iniziativa sportiva serve a ribadire quanto i corretti stili di una vita sana siano preziosi per l’attività di tutti i donatori”.
Sulla stessa linea Enrico Della Torre, Direttore Generale Vivi Appennino, che evidenzia: “L’impresa di Fabio e Moreno è particolarmente significativa in quanto trasmette l’importante messaggio di donare sangue sensibilizzando l’Italia da Nord a Sud. Inoltre la scelta di percorrere l’itinerario della Ciclo-Via Appenninica sottolinea la necessità di riscoprire e valorizzare le aree interne, culla di tradizioni del nostro Paese”.