Riapre il museo dei mestieri in bicicletta a Gubbio e con esso viene messo in mostra anche un pezzo di storia d’Italia assieme alla 94 bici e foto d’epoca che si possono vedere. www.mestieriinbicicletta.it
La bicicletta era già nel 1910 un mezzo essenziale per il lavoro, per raggiungerlo e spostarsi, pensiamo al ciabattino, al vigile del fuoco, allo spazzacamino, alla bici con portantina porta feriti. Mestieri ambulanti ormai scomparsi, il calzolaio, il fotografo, l’orologiaio, i venditori vari dalle mercerie, ai libri, alle pelli, i falegnami, i fabbri, gli arrotini, sino ai gelatai degli anni 60. Ma anche le guardie forestali, i bersaglieri, i medici condotti, i veterinari e qualche bici fornita di piccoli motori antidiluviani che magari percorrevano decine di chilometri al giorno. Inoltre c’è una collezione di bici da corsa di quegli anni fra le quali una completamente in legno.
La sede del museo da Fabriano è stata trasferita a Gubbio ed è aperta dall’8 agosto dal martedì alla domenica dalle 10,00 alle 19,00 con possibilità di visite guidate ed effettuare anche pranzi e cene con degustazione all’interno dei locali. La collezione di Luciano Pellegrini ha trovato una nuova casa grazie ad un accordo tra l’imprenditore Giuliano Trippetta che prevede un contratto di otto anni. Il percorso espositivo è arricchito anche da foto d’epoca in bianco e nero e ricostruisce l’ambiente sociale e culturale in cui gli artigiani e le loro biciclette si muovevano.