Viagginbici.com vi presenta oggi un progetto nuovo di fare shopping, in maniera sostenibile arriva dalla Svezia e si chiama Sharewear.
Un milione di tonnellate di capi: è questa la quantità di indumenti che viene gettata via ogni anno nel mondo. Troppi! Da tempo sia i colossi del fast-fashion che le grandi griffe, si stanno impegnando per una moda più sostenibile e dall’anima più ecologica.
Un progetto che segue questa scia green, arriva da un gruppo di stilisti svedesi. Si chiama ShareWear (letteralmente CondividiIndossa) e ha la lodevole ambizione di voler trasformare il ready-to-wear in ready-to-share.
Il meccanismo si rivela semplice quanto geniale: una collezione di capi che possono essere presi in prestito ad un’unica basilare condizione ed essere ricondivisi.
La condivisione è duplice: materiale (l’abito passa di armadio in armadio) e soprattutto, social. Ci si accaparra un modello solo se si è i primi a commentarlo su Instagram.
Una volta indossato, dopo al massimo una settimana bisogna fotografarlo e andare di regram, cioè postarlo nuovamente su IG, per essere commentato e indossato ancora, dando vita ad un circolo virtuoso.
La collezione, lanciata il 20 gennaio con l’hashtag #sharewear, si compone di pezzi accattivanti e sartoriali disegnati da alcuni tra i nomi più in vista del panorama fashion svedese: Filippa K, Hope, House of Dagmar, Nikolaj d’Étoiles, Uniforms for the Dedicated, Weekday e Whyred.
In Italia i primi capi disponibili sono andati rispettivamente a Paolo Stella e Filippa Lagerbäck, entrambi attivissimi sui social e icone di moda, Filippa anche ambasciatrice del vivere green, sempre in sella alla sua bici.
Lo showroom digitale di Sharewear.se presenterà costantemente nuovi pezzi e tutte le informazioni sul progetto, segnalando in tempo reale dove si trova ciascun capo.