Mai come adesso abbiamo sognato di andare in vacanza, e mai come adesso abbiamo paura di come potrebbe essere la nostra vacanza. Per delineare un modello di vacanza in sicurezza, è stato sottoscritto ed inviato al Governo il protocollo nazionale “Accoglienza sicura” a firma di Federalberghi, Confindustria alberghi ed Assohotel in tema di prevenzione contro la diffusione del covid 19 nelle strutture ricettive.
La fase 2 per una ripartenza dopo il più serrato lockdown, vede un orizzonte comune e una collaborazione delle tre organizzazioni nazionali maggiormente rappresentative del comparto dell’Ospitalità. Sono stati individuati i passaggi essenziali per garantire misure efficaci di prevenzione della diffusione del virus sempre allo scopo di tutelare la salute degli ospiti e dei collaboratori e di realizzare l’equilibrio necessario per garantire l’erogazione del servizio in condizioni di sicurezza e sostenibilità.
Il protocollo è stato redatto da un gruppo tra imprenditori e dirigenti, italiani e stranieri, espressione delle diverse categorie e tipologie di strutture turistico ricettive che, con l’ausilio di consulenti in materia di igiene e sicurezza e sotto la supervisione del prof. Pierluigi Viale dell’Università di Bologna, direttore dell’Unità Operative Malattie Infettive del Policlinico di S. Orsola, hanno analizzato le diverse fasi dei processi di produzione ed erogazione del servizio, individuando gli eventuali punti critici e suggerendo le conseguenti misure da adottare, prospettando quando possibile la disponibilità di soluzioni alternative, ispirate al principio della sicurezza equivalente. Hanno collaborato alla redazione del protocollo la Croce Rossa Italiana e rappresentanti di imprese alberghiere ed associazioni territoriali degli albergatori che stanno curando, al fianco della Protezione Civile e del Sistema Sanitario Nazionale, le soluzioni ricettive destinate ad accogliere gli operatori sanitari e i volontari impegnati nella gestione dell’emergenza nonché le persone in quarantena.
Il documento potrà essere soggetto a revisione in caso di evoluzione della situazione epidemiologica e sulla base delle esperienze che saranno maturate in fase di applicazione in condizioni di “normalità”, non appena sarà nuovamente consentito alle persone di spostarsi all’interno del territorio nazionale e, conseguentemente, si riattiverà la domanda di servizi turistico ricettivi, che al momento è azzerata.
In breve una trentina di pagine che riguardano tutta l’accoglienza e soggiorno in strutture ricettive. Si parla dell’igienizzazione di tutti gli ambienti e la pulizia secondo determinati standard che comprendono anche i materiali in uso come asciugamani o frigobar, ma anche le stesse chiavi della camera. La difficoltà forse maggiore è legata agli ambienti comuni dove si raccomanda la distanza minima di un metro ed evitare assembramenti, di mettere in ogni ambiente postazioni di gel disinfettante e per il personale mascherine e guanti. Ogni oggetto utilizzato dal cliente, come può essere ad esempio una bici, deve essere sanificata dopo l’uso. Per le aree di somministrazione degli alimenti si definisca la distanza di un metro tra tavoli e il servizio al tavolo con menù a la carte o anche con breakfast/ lunch box.
Fin qui tutto bene, ogni passaggio è definito, bisognerà aspettare che siano possibili gli spostamenti in Regione e fuori Regione …