Domenica 12 maggio l’appuntamento è alle 7,00 in punto in Mostra d’Oltremare sede Napoli Pedala. Dove? A Napoli. Per cosa? Parte la Vulcanica, la ciclovintage partenopea. Il percorso sarà lungo circa 50 chilometri (con circa 1.000 metri di dislivello) e attraverserà in lungo e in largo la città transitando per boschi e quartieri popolari. Dall’Orto Botanico al Real Albergo dei Poveri, dal Real Bosco di Capodimonte alla Sanità, da Corso Vittorio Emanuele, la strada più lunga di Napoli con i suoi cinque chilometri di curve e panorami, a SpaccaNapoli. Non mancherà un passaggio in piazza del Plebiscito, con la novità di quest’anno della discesa dal Monte Echia, un passaggio per il lungomare ammirando il Castel dell’Ovo e la collina di Posillipo dove i ciclisti si ritroveranno dopo un’impegnativa salita e scorci unici affacciati sul golfo di Napoli, poi giù verso Bagnoli dove si risalirà in un percorso sterrato la collina di San Laise, dove ha sede l’ex base Nato e poi rientro nel parco della Mostra d’Oltremare per il pasta party.
Tutto sarà reso più magico dalla concomitanza con la domenica ecologica promossa dal Comune di Napoli che bloccherà la circolazione delle auto fino alle 13,00. Per l’edizione di quest’anno in programma l’incontro con Antonio Cristiani, leggenda del ciclismo d’epoca campano e i numeri per i pettorali dei partecipanti dipinti a mano dal Mastu Pasquale, ultimo numeraio napoletano.

I cazzimbocchio
Sembra una parolaccia e forse una vena offensiva la nasconde, ma se dici cazzimbocchio, dici Napoli. Una versione colorita di “coso”, un appellativo d’emergenza per qualunque oggetto o persona di cui non si ricordi il nome o di cui non si conosce affatto l’esatta denominazione, in questo caso però il termine indica dei cubetti di porfido per lastricare le strade, quelli che si chiamano più comunemente “sanpietrini”. La Vulcanica, sarà percorsa prevalentemente su strade con sanpietrini riproponendo lo spirito del ciclismo d’altri tempi. Si tratta di un evento che è parte di un circuito di appuntamenti in giro per l’Italia, che da alcuni anni si è rafforzato anche a sud, con la Maleventum di Benevento e la Marittima di Scauri. L’obiettivo è quello di fare un tuffo nel passato, dall’abbigliamento, alle bici, al percorso, tutto ha un sapore più autentico. Senza troppo tecnologia, né tute tecniche. Il regolamento prevede che per partecipare sia necessario avere delle bici d’epoca in modo da liberare dalle soffitte e dai depositi mezzi fermi da anni e rimetterli in moto per ridare loro vita. www.napolibikefestival.it
Un astronauta in bici
Cosa c’entra un astronauta con la bicicletta? 1969 – 2019, cinquant’anni. Il cinquantesimo anniversario del primo uomo sulla Luna ed il claim dell’edizione 2019 “La tua bici può portarti ovunque tu voglia”, fanno da cornice al concept dello spot dell’ottava edizione del Napoli Bike Festival che si terrà il prossimo 2 giugno per la Festa della Repubblica delle bici nell’area verde dell’ex base Nato di Bagnoli. Questo il link per vedere lo spot https://youtu.be/dhKWY87Q-qI