E’ passata a maggio la carovana del Giro d’Italia per siglare che il Distretto Turistico dei Laghi, Monti e Valli dell’Ossola, ama le due ruote. La tappa della corsa Rosa è partita dal Cantone Vallese in Svizzera, per poi passare sul suolo italiano attraverso il Passo del Sempione (2.005 metri slm), accesso alpino che segna il punto di confine tra Alpi Pennine e Lepontine. I ciclisti hanno poi percorso la Val Divedro, passando per i paesi di Trasquera e Varzo, per poi toccare Crevoladossola, Domodossola e Villadossola. Superata l’area del basso Toce di Piedimulera e Premosello-Chiovenda, il Giro ha toccato i due laghi del territorio, Mergozzo e Maggiore, sfrecciando per Feriolo e Baveno, Stresa, Belgirate, Lesa, Meina ed Arona, in direzione Lombardia.
E’ questo il primo consiglio per chi con la bici vuole venire e visitare questi territori che però offrono spazi anche per chi ama la MTB piuttosto che la bici da strada, o che vuole alternare le due specialità. Ad esempio è da provare il percorso gli Alpeggi di Varzo, ai confini con una delle Aree Protette dell’Ossola, il Parco Naturale Veglia-Devero: è un giro ad anello con un dislivello di 1.300 metri, che parte dal centro medievale del paese e arriva all’Alpe Quatè e all’Alpe Moiero, passando dal Rifugio Crosta.
Per gli appassionati di bici da strada, si può anche optare per l’Anello Stresa – Arona, un itinerario che costeggia buona parte del lato piemontese del Lago Maggiore, attraversando i centri di Belgirate, Lesa e Meina con affaccio sulle Isole Borromee a Stresa e il colosso di San Carlo Borromeo ad Arona.
La ciclovia del Toce
Si tratta di un percorso che attraversa le zone di produzione dei “Fiori Tipici del Lago Maggiore”. Da Ornavasso alla Riserva Naturale di Fondo Toce, è possibile trovare azalee, rododendri e camelie con le loro affascinanti sfumature. Questo percorso bike offre quattro suggerimenti tematici da seguire tra fiumi, borghi, boschi e fiori. Il primo è così chiamato perché tocca cinque corsi d’acqua: Toce, Bogna, Diverna, Isorno e Melezzo. Un giro ad anello che parte dalla stazione della “Vigezzina” di Domodossola e che passa per i paesi di Crevoladossola, Montecrestese, Masera e Trontano. Il secondo parte sempre da Domodossola e raggiunge il centro di impianto medievale di Vogogna. Proprio da qui parte il terzo percorso raggiungendo Ornavasso, attraversando il tratto centrale della valle del fiume Toce, tra campi e boschi. Da segnalare, il Bosco Tenso, ultimo residuo di bosco planiziale di tutta la valle, ovvero di un bosco rimasto inalterato dal X secolo, quando l’area del Nord Italia venne disboscata in maniera estesa. Il quarto itinerario parte da Ornavasso e raggiunge il canneto di Fondotoce e Verbania, attraversando le zone di produzione dei “Fiori Tipici del Lago Maggiore”.
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Altri laghi, altre ciclovie
La Lombardia potrà fregiarsi di quattro nuove Ciclovie nazionali: Ciclovia Lago Maggiore, Ciclovia Alpina, Ciclovia Milano-Monaco e Ciclovia Iseo. Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili ha in corso l’approvazione del Piano Generale della Mobilità ciclistica che prevederà la proposta di Regione Lombardia di includere questi quattro percorsi nel sistema delle Ciclovie nazionali, oltre a quelli già riconosciuti di interesse regionale. Queste ciclovie si aggiungono alle tre già ricomprese nel circuito delle Ciclovie turistiche nazionali: Ciclovia Vento, Ciclovia Sole, Ciclovia Garda.
La Ciclovia Lago Maggiore è un percorso che si collega con Regione Piemonte e Svizzera, la lunghezza nella parte lombarda è di circa 100 km. La Ciclovia Alpina dalla Provincia di Brescia si collega alla Provincia Autonoma di Trento, con lunghezza parte lombarda di circa 70 km. La Ciclovia Milano-Monaco: percorso che collega Milano con Monaco, tramite il Lago di Endine, il Passo del Tonale e la Provincia Autonoma di Trento, lunghezza parte lombarda di circa 200 km. La Ciclovia Anello Iseo: percorso ad anello intorno al lago, lunghezza di circa 80 km.