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Si è tenuta lo scorso week end l’ultima delle lezioni del corso di formazione dell’Alta Scuola di Turismo Ambientale (ASTA), nel Salento, interamente dedicata al cicloturismo. In totale sono stati quattro appuntamenti di formazione intensiva, che hanno permesso ai partecipanti di entrare in contatto con le migliori esperienze italiane nel campo cicloturistico ed ambientale realizzate nei territori di eccellenza e raccontate dalla viva voce dei protagonisti. L’obiettivo del corso di formazione è stato quello di aiutare a preparare adeguatamente l’offerta turistica locale in vista dell’infrastrutturazione ciclabile del territorio interessato, da realizzarsi secondo quanto previsto dal progetto della Green Community che coinvolge i dieci comuni costieri compresi fra Manduria e Ugento.
Esperti di cicloturismo e di prodotti turistici ambientali provenienti da tutta Italia hanno aiutato i corsisti a chiarire gli scenari del turismo in bicicletta, dall’individuazione del target di riferimento alla costruzione delle destinazioni turistiche, dai servizi agli eventi a tema. Ne è emerso un quadro di azioni e strategie necessarie per un corretto sviluppo del territorio e materiale per realizzare prodotti e servizi turistici sostenibili legati al cicloturismo.
“Il nostro Paese – ha dichiarato Sebastiano Venneri, presidente di Vivilitalia – sta conoscendo un vero e proprio boom dei turismi ambientali. Fra questi il cicloturismo rappresenta sicuramente la nicchia di mercato più interessante sia per volume d’affari che per target di riferimento. Basti pensare che un tedesco su 5 ha fatto vacanze in bicicletta nel corso di quest’anno e in Europa il giro d’affari legato a questo tipo di turismo ha superato i 44 mld di euro. Per i partecipanti abbiamo selezionato le migliori esperienze italiane nel campo cicloturistico e, più in generale, del turismo ambientale, raccontate dalla viva voce dei protagonisti. Si tratta di una proposta formativa unica nel nostro Paese che mette a disposizione dei partecipanti un’offerta di livello in un settore, quello del turismo ambientale, di grande prospettiva occupazionale”.
Tra le varie docenze la nostra direttrice, Ludovica Casellati, ha parlato dei problemi di chi gestisce strutture turistiche ricettive e servizi collegati esponendo le soluzioni più avanzate e gli approcci più interessanti. Come caratterizzare le strutture ricettive e i territori come bike friendly (i requisiti minimi, le attrezzature, le necessità del cicloturista …) e realizzazione di itinerari e pacchetti per cicloturismo di alta gamma e lusso, sono stati il concept di Silvia Livoni, esperta di marketing territoriale, pubbliche relazioni e ufficio stampa e affianca la proprietà di Luxury Bike Hotels in termini di strategie e marketing.
Sono state anche fatte uscite ed escursioni in loco, occasioni per conoscere in prima persona i luoghi, le persone e gli altri elementi che caratterizzano un territorio come quello dell’area jonica salentina. Le esperienze sono anche state oggetto di rielaborazione teorica e le docenze in aula hanno permesso di affrontare i temi legati alla governance dei territori e della costruzione e promo-commercializzazione dei prodotti di turismo ambientale cicloturistico legando in questo modo l’esperienza alla teoria e viceversa.
Green Community
E’ stato fatto un intervento di mappatura dei percorsi ciclabili con definizione di un reticolato ciclabile da attrezzare con il linguaggio dei “nodi numerati” e di itinerari ciclabili iconici. Obiettivo di questa azione è quello di rafforzare le infrastrutture a servizio del patrimonio naturalistico-culturale dell’area della Green Community Ionico- Salentina. I percorsi interessano i 10 comuni coinvolti dal bando Green Communities, e viaggiano su strade esistenti ciclabili urbane e extraurbane, strade a bassa intensità di traffico, strade rurali, per circa 200 km lineari. Il progetto dunque riguarda non solo la formazione ma anche l’individuazione e definizione degli itinerari ciclabili e di itinerari cicloturistici, la creazione di una apposita app che parli dell’itinerario cicloturistico Ciclovie Ionico Salentine e di tutti gli attrattori turistici che saranno geo referenziati sulle mappe degli itinerari e resi fruibili e facilmente accessibili, la pianificazione dei siti per l’installazione di piccole oasi provviste di sedute, mappa, ciclofficina, punto di ricarica (bici elettriche, telefoni ecc.) e verde attrezzato.
Ciclovia del Salento Ionico
La campagna costellata da masserie e pajare, le spiagge selvagge lungo la costa, le pinete sul mare nei parchi al profumo della macchia mediterranea, i borghi che custodiscono storie antiche e capolavori non solo barocchi: è una straordinaria avventura pedalare nelle terre del Salento, partendo da Lecce per toccare Galatina e immergersi nei parchi di cui è ricca la costa che si affaccia sul mare Ionio. Tra un borgo e l’altro, si alternano così il Parco naturale di Ugento, il Parco di Punta Pizzo e Isola di Sant’Andrea, il Parco di Portoselvaggio, l’Area marina protetta di Porto Cesareo, la Riserva della Palude del Conte, la Riserva del Litorale Tarantino, fino alla foce del fiume Chidro. Nella terra del Primitivo e del Negroamaro, con le sue vigne ordinate che risaltano sulla terra rossa, i sapori del Salento fanno da contorno all’itinerario con il suo ventaglio di ricette tradizionali. Si pedala fra storiche masserie e agriturismi che rinnovano nel solco della storia l’inclinazione all’ospitalità di una comunità che si è forgiata nel segno dell’accoglienza.
La Ciclovia del Salento Ionico, grazie alla sua singolare struttura modulare, offre l’opportunità di un viaggio a tappe di 300 chilometri alla portata di tutti, ma anche di brevi giri di uno o più giorni: sono cinque i percorsi ad anello che, tra mare, parchi e borghi interni, consentono di organizzare su misura il proprio viaggio in bici, sia nella lunghezza dell’itinerario sia nella durata temporale. L’itinerario collega le principali emergenze ambientali dell’area della Green Comunity (parco naturale regionale di Ugento, parco regionale di Punta Pizzo e Isola di Sant’Andrea, parco naturale regionale di Porto Selvaggio e Palude del Capitano, Area Marina Protetta di Porto Cesareo, Riserva Naturale Orientata Regionale Palude del Conte e Duna Costiera – Bosco dell’Arneo, Riserva naturale regionale orientata del Litorale Tarantino).
Il percorso, realizzato da Vivitalia grazie al progetto Green Community Ionico-Adriatica con capofila il Comune di Nardò, mette a disposizione un’app che rende facile e intuitiva la navigazione nella rete di sentieri, strade secondarie e rurali, scoprendo i punti di interesse e le strutture bike-friendly. Fanno parte della Green Community Ionico-Adriatica i Comuni di Alliste, Avetrana, Galatone, Gallipoli, Manduria, Nardò, Porto Cesareo, Racale, Taviano, Ugento. Da ognuno di questi centri, proprio grazie alla struttura modulare del percorso, ci sarà l’opportunità di iniziare il proprio viaggio percorrendo l’intero anello, con o senza il passaggio da Lecce.
L’itinerario sfrutta per la quasi totalità la rete di strade secondarie e rurali del Salento, a bassa intensità di traffico e con dislivelli minimi. La ciclovia ha un collegamento con Lecce, luogo di arrivo e partenza, in modo tale da poter offrire una completa ed esaustiva esperienza di viaggio nel Salento, toccando altre aree dell’entroterra salentino (Lecce, Valle della Cupa, Grecìa Salentina, Galatina).
Anello completo
Punto di partenza e di arrivo: Lecce
Comuni e centri abitati attraversati: Lecce, San Pietro in Lama, Dragoni (Lequile), San Cesario di Lecce, San Donato di Lecce, Sternatia, Soleto, Galatina, Galatone, Nardò, Sannicola, Alezio, Parabita, Matino, Taviano, Racale, Alliste, Felline, Ugento, Gemini, Lido Marini, Torre Mozza, Torre San Giovanni, Posto Rosso, Capilungo, Torre Suda, Marina di Mancaversa, Pizzo, Baia Verde, Gallipoli, Rivabella, Padula Bianca, Lido Conchiglie, Santa Maria al Bagno, Santa Caterina di Nardò, Porto Selvaggio, Torre Inserraglio, Sant’Isidoro, Torre Squillace, La Strea, Porto Cesareo, Torre Lapillo, Torre Castiglione, Padula Fede, Punta Prosciutto, Torre Colimena, Specchiarica, San Pietro in Bevagna, Manduria, Avetrana, Nardò, Veglie, Leverano, Carmiano, Arnesano, Monteroni, Lecce.
Lunghezza: km 298,9
Dislivello: +1440/-1440
Tempo di percorrenza previsto 6 tappe giornaliere: 1. Lecce-Nardò 50 km, 2. Nardò-Ugento 46 km, 3. Ugento-Gallipoli 59 km, 4. Gallipoli-Torre Lapillo 47 km, 5. Torre Lapillo-Avetrana 50 km, 6. Avetrana-Lecce 47 km.
Fondo stradale: asfalto 85%, sterrato 15%
Traffico: bassa intensità su quasi tutto il percorso; in luglio/agosto sui tratti di litoranea traffico intenso
Traccia gpx: https://ridewithgps.com/routes/45546934
Punti di interesse
Lecce: piazza Sant’Oronzo, Castello Carlo V, Porta San Biagio, Museo Castromediano, Area archeologica di Rudiae, Chiesa della Madonna del Pisello, Ville storiche Valle della Cupa, San Pietro in Lama Dragoni (Lequile)
San Donato di Lecce: Chiesa della Madonna della Neve (Galugnano)
Sternatia: Cappella di San Vito, Palazzo Marchesale Granafei, Frantoio Ipogeo di Porta Filia, Chiesa della Madonna degli Angeli
Soleto: Porta San Vito, Chiesa di Santo Stefano, Guglia di Raimondello
Galatina: Basilica di Santa Caterina d’Alessandria, Chiesa di San Pietro, Cappella di San Paolo, Chiesa di Cristo di Tabelle
Nardò: Museo della Preistoria, piazza Salandra, Guglia dell’Immacolata, Castello
Galatone: Palazzo marchesale Belmonte-Pignatelli, Santuario del Santissimo Crocifisso della Pietà, Castello di Fulcignano
Sannicola: Fontana dei quattro elementi
Chiesanuova Alezio: Museo Civico Messapico, Santuario Santa Maria della Lizza, Area archeologica di Monte D’Elia
Taviano: Palazzo Marchesale
Racale: Chiesa Madre/Parrocchia di San Giorgio, Fontana con Romolo e Remo
Felline: Castello, Trappeto dell’Immacolata
Ugento: Cattedrale, Nuovo Museo Archeologico, Castello, Monumento all’emigrante
Gemini: Portale Palazzo Macrì, Menhir della Visitazione
Torre Mozza: Torre, Pineta
Torre San Giovanni: Faro, Area archeologica, Isola di Pazze, Torre Sinfonò
Capilungo: Torre Suda
Gallipoli: Parco di Punta Pizzo, Bosco Li Foggi, Chiesa di San Pietro dei Samari, Torre San Giovanni Lapedata, Fontana Greca, Santa Maria del Canneto, Borgo antico, Chiesa della Purità, Castello, Torre Sabea
Rivabella: Lido Conchiglie, Montagna Spaccata
Santa Maria al Bagno: Quattro Colonne
Santa Caterina: Torre
Le Cenate: Ville delle Cenate, Parco di Porto Selvaggio, Torre dell’Alto, Spiaggia di Porto Selvaggio, Torre Uluzzo, Palude del Capitano, Spiaggia del Frascone
Sant’Isidoro: Torre
Torre Squillace: Torre
Strea: Penisola della Strea
Porto Cesareo: Torre, Scalo di Furno, Torre Chianca
Torre Lapillo: Torre
Spunnulata di Torre Castiglione: Bacino Serricella, Bosco d’Arneo
Punta Prosciutto: spiaggia e Riserva naturale Palude del Conte
Torre Colimena: Torre e Salina dei Monaci/fenicotteri rosa
Specchiarica: Foce fiume Chidro riserva naturale, Monte dei Diavoli
Manduria: Area archeologica Mura messapiche, Fonte Pliniano
Avetrana: Torre dell’Orologio, Chiesa Madre
Arnesano: Porta Rudiae, Duomo, Piazza Sant’Oronzo
Anello 1 – Ugento/Racale
Dagli antichi borghi, dominati da fortezze inespugnabili, fino alle lunghe spiagge di Ugento, pedalando con il profumo della macchia mediterranea nel Parco Naturale Regionale del Litorale di Ugento. Si parte da Racale e quando si arriva sulla costa si pedala lungo le storiche strade che costeggiano i bacini, un’opera di bonifica che salvò questa terra da mali atavici come la malaria, restituendo terre fertili ai salentini.
Punto di partenza e di arrivo: Ugento
Comuni e centri abitati attraversati: Ugento, Gemini, Torre San Giovanni, Posto Rosso, Capilungo, Torre Suda
Lunghezza: km 53,4
Dislivello: +315/-317
Tempo di percorrenza previsto (10 km/h): h. 5.00
Fondo stradale: asfalto 90%, sterrato 10%
Traffico: bassa intensità su quasi tutto il percorso; in luglio/agosto tratto litoranea Torre San Giovanni-Posto Rosso (Marina di Alliste) traffico intenso
Traccia gpx: https://ridewithgps.com/routes/45584861
Anello 2 – Gallipoli/Racale
Si va dritti nel cuore verde di Gallipoli, attraversando la storia di borghi e masserie dell’entroterra che raccontano una storia antica, fin dal tempo dei Messapi. Quando si arriva sul mare si aprono le porte del Parco naturale regionale Isola di Sant’Andrea e litorale di Punta Pizzo, che si affaccia sulla baia e racchiude nel suo scrigno i tesori della natura del Salento.
Punto di partenza e di arrivo: Gallipoli
Comuni e centri abitati attraversati: Alezio, Taviano, Racale, Torre Suda, Marina di Mancaversa, Baia Verde
Lunghezza: km 48,2
Dislivello: +282/-282
Tempo di percorrenza previsto (10 km/h): h. 5.00
Fondo stradale: asfalto 80%, sterrato 20%
Traffico: bassa intensità su quasi tutto il percorso; in luglio/agosto sulla litoranea traffico intenso
Traccia gpx: https://ridewithgps.com/routes/45380233
Anello 3 – Nardò/Gallipoli
Si pedala tra pajare e muretti a secco, architetture contadine che hanno definito l’identità della campagna salentina, proteggendo orti e ulivi. L’entroterra sui rilievi appena un po’ più su del livello del mare cede il passo a Gallipoli e a una lunga cavalcata in riva al mare fino alle storiche ville delle Cenate eleganti ed eclettiche e alla Torre dell’Alto, teatro di magici tramonti sulla scogliera tra il verde del parco di Porto Selvaggio e il blu dello Ionio.
Punto di partenza e di arrivo: Nardò
Comuni e centri abitati attraversati: Galatone, Sannicola, Chiesanuova, Alezio, Gallipoli, Rivabella, Lido Conchiglie, Santa Maria al Bagno, Santa Caterina di Nardò, Cenate
Lunghezza: km 55,5
Dislivello: +282/-282
Tempo di percorrenza previsto (10 km/h): h. 5.30
Fondo stradale: asfalto 90%, sterrato 10%
Traffico: bassa intensità su quasi tutto il percorso; in luglio/agosto sulla litoranea traffico intenso
Traccia gpx: https://ridewithgps.com/routes/45117391
Anello 4 – Torre Lapillo/Nardò
È un tuffo nel mare di verde e di blu l’itinerario che parte da Torre Lapillo per raggiungere Nardò attraverso la campagna salentina. L’infinita pineta che avvolge la baia di Porto Selvaggio indica che si è nel cuore del parco di Porto Selvaggio e Palude del Capitano. Di torre in torre si pedala a pochi metri dalle lunghe spiagge bianche protette da imponenti dune, che si proiettano sul mare dell’Area marina protetta di Porto Cesareo.
Punto di partenza e di arrivo: Porto Cesareo
Comuni e centri abitati attraversati: Torre Lapillo, Villaggio Boncore, Nardò, Cenate, Torre Inserraglio, Sant’Isidoro, Torre Squillace, La Strea
Lunghezza: km 63,2
Dislivello: +317/-318
Tempo di percorrenza previsto (10 km/h): h. 6.00
Fondo stradale: asfalto 75%, sterrato 25%
Traffico: bassa intensità su quasi tutto il percorso; in luglio/agosto sulla litoranea traffico intenso
Traccia gpx: https://ridewithgps.com/routes/45589452
Anello 5 – Manduria/Torre Lapillo
Il volo dei fenicotteri rosa domina il litorale salentino nella terra del Primitivo e del Negroamaro. Si pedala tra le vigne e la macchia mediterranea prima di arrivare sulla costa, dove la terra carsica esibisce le sue “spunnulate”. Nella Riserva del Litorale Tarantino Orientale la natura prende il sopravvento con la Salina dei Monaci e i suoi straordinari ospiti e con l’acqua gelida e brillante della foce del fiume Chidro.
Punto di partenza e di arrivo: Manduria
Comuni e centri abitati attraversati: Avetrana, Villaggio Boncore, Torre Lapillo, Torre Castiglione, Padula Fede, Punta Prosciutto, Torre Colimena, Specchiarica, San Pietro in Bevagna
Lunghezza: km 76,4
Dislivello: +359/-359
Tempo di percorrenza previsto (10 km/h): h. 7.30
Fondo stradale: asfalto 90%, sterrato 10%
Traffico: bassa intensità su quasi tutto il percorso; in luglio/agosto sulla litoranea traffico intenso
Traccia gpx: https://ridewithgps.com/routes/45589642
Alternativa Anello 5
Lunghezza km. 68,2 (8,2 km in meno, si risparmiano 40 minuti di percorrenza)
Traccia gpx: https://ridewithgps.com/routes/45575237