Da giugno ad agosto tanto è durato il cicloviaggio di Pietro Franzese, che da Milano ha raggiunto in bici Capo Nord per il Banco Alimentare della Lombardia. Il cicloviaggiatore solitario ha percorso in scatto fisso 4.700 chilometri in quaranta giorni con nove di pausa con l’obiettivo di promuovere la sostenibilità e combattere lo spreco di cibo.
Lungo il viaggio non sono mancate le salite con 20mila metri di dislivello complessivi con un rapporto 44×17 per il 95% del percorso e il restante con un 44×25. Pietro ha attraversato otto diversi stati è provato l’ebrezza di fare il bagno in acque dolci, in un lago oltre il circolo polare artico, e uno in acque salate, nel Mar di Barents a Honningsvag in Norvegia a 30 chilometri da Nordkapp.
La tappa più lunga è stata di 173 chilometri, la più breve di 64, per una media di circa 100 chilometri percorsi al giorno. L’altitudine massima raggiunta è stata 1.372 metri del passo del Brennero, la minima i 224 metri al di sotto del livello del mare nel tunnel di Capo Nord. Ventisei le notti trascorse in freecamping, con temperature varabili con le minime registrate in notturna di 3° e pedalando di 8°, e le massime di 38°.
Sono stati raccolti con il crowdfunding oltre 3.900 euro per il Banco Alimentare, ma la campagna sarà attiva fino a settembre con la possibilità dunque di donare dal link https://www.retedeldono.it/it/milano-capo-nord-sostegno-banco-alimentare-lombardia.
“Pedalare fino a Capo Nord partendo da casa propria è stata un’esperienza senza paragoni”, ha detto Franzese. “Viaggio in scatto fisso da più di 6 anni, ma mai come in questa avventura mi sono sentito felice e realizzato una volta giunto alla meta! I paesi scandinavi sono stati i più ‘tosti’ da attraversare, ma in cambio della fatica ho sempre ricevuto la bellezza della natura come mai l’avevo vista. Laghi, paludi, fiumi, foreste interminabili … questo lo scenario che mi ha fatto compagnia per centinaia di chilometri, lontano da qualsiasi centro abitato! Ho dovuto affrontare anche giornate fredde, con tanta pioggia e vento contro (soprattutto in Lapponia) ed essendo in totale autonomia è stata una vera sfida. Ma l’ho ‘portata a casa’ e sono contento di averlo fatto per una causa che ritengo nobile, ovvero quella di raccogliere fondi per il Banco Alimentare della Lombardia”.
“Un’impresa eccezionale quella affrontata da Pietro che unisce il mondo dello sport a quello della solidarietà contribuendo a dare un aiuto concreto a chi oggi è in difficoltà”, afferma Dario Boggio Marzet, presidente del Banco Alimentare della Lombardia. “Con l’importo raggiunto, attraverso la raccolta fondi promossa da Pietro in occasione del suo viaggio in bicicletta, l’Associazione può distribuire cibo pari a 70mila pasti a persone e famiglie bisognose sul territorio. A lui va un grazie sentito, per la fatica e la determinazione ma soprattutto per la passione con cui ha sostenuto la nostra mission”.
Conclusa la sfida, per Franzese ne è iniziata subito un’altra, ovvero ritornare a casa privilegiando intermodalità e il trasporto pubblico, dopo il primo passaggio datogli da una famiglia arrivata a Capo Nord in camper da Como e che lo ha riconosciuto dai profili social. A ulteriore conferma che, sebbene il viaggio fosse in solitaria, Pietro di sostegno ne ha ricevuto parecchio, anche da persone incontrate per caso sulla strada: chi offrendogli dell’acqua, chi una mela o una banana e anche, in qualche caso, ospitalità per una notte. Insomma, il viaggio in bicicletta come una vera esperienza di vita e di apertura al mondo.