Cacio e Pepe un classico della cucina povera italiana.
Nello specifico è un piatto della tradizione laziale. La storia racconta che erano i pastori a farlo durante la transumanza, quando avevano la necessità di utilizzare ingredienti semplici e non deperibili. Partivano con la pasta secca, il pecorino stagionato e un sacchettino di pepe. Il pecorino è un formaggio stagionato che non ha problemi di deterioramento ed è molto calorico, il pepe scalda l’organismo quindi era fondamentale per le notti all’ “addiaccio” dei pastori, la pasta secca era economica e facile da trasportare. Poi quando qualcuno dei pastori, aveva ammazzato il maiale, allora spuntava anche il guanciale essiccato e stagionato. E con l’aggiunta di fette di guanciale secco ripassato in padella con lo strutto, nasceva un altro piatto “figlio del Cacio e Pepe”: la “Gricia”
Ingredienti
300 gr.di pasta secca di buona qualità,
200 gr di pecorino romano grattugiato,
molto pepe nero da grattugiare al momento.
Sale e pepe qb
Preparazione
Mettete a bollire acqua per cuocere la pasta, salatela e intanto grattugiate il formaggio. Buttate la pasta e intanto mettete il pecorino grattugiato in una ciotola aggiungete poi tanto pepe macinato al momento (così risulta più profumato) e dell’acqua di cottura della pasta. Aiutatevi con una frusta da cucina, sbattete formaggio, pepe ed acqua di cottura e create una cremina. Non ci sono dosi, mettete tutto il formaggio che volete e fate attenzione ad aggiungere l’acqua di cottura poco alla volta.
Scolate la pasta al dente e unite la cremina di cacio e pepe, se volete aggiungete ancora pecorino grattato e servite ben caldo .
Buon appetito!
Cristina Mazzone