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Sana alimentazione e bicicletta è il miglior modo per mettersi in forma. Bando alle diete brucia grassi e alle iperproteiche. Per chi vuole rimettersi in forma la via in discesa è pedalare. E non serve essere Nibali né rinunciare alla pasta. Lo assicura la dietista Francesca Dalle Mule: «Associare un’alimentazione equilibrata allo sport aerobico, come la bicicletta, fa dimagrire».
Le regole auree del mangiare sano
1. Non lesinare in frutta e verdura,
2. Evitare un eccesso di carne e proteine animali,
3. Aumentare l’uso di legumi (fagioli, ceci, lenticchie) in alternativa alle proteine animali,
4. Fare uso di cereali integrali in alternativa a quelli raffinati,
5. Ridurre alcolici e dolci,
6. Il grasso ideale, senza esagerare, è l’olio extra-vergine d’oliva,
7. Ridurre i prodotti industriali con grassi di palma.
La pasta non deve mancare
E a sorpresa, se non deve mancare qualcosa sulla tavola del ciclista, quella è la pasta. «Facendo sport gli zuccheri sono importanti. L’ideale è assumere carboidrati complessi, che vengono assorbiti più lentamente e permettono di mantenere la glicemia costante durante l’attività fisica. – spiega la dottoressa Dalle Mule – Per non trovarsi in ipoglicemia consiglio di fare carico di carboidrati due ore prima della partenza. Mentre nella borraccia non devono mai mancare i liquidi, comprese le bevande reidratanti».
Ci sono anche cibi da evitare: «Prima di andare in bici è meglio non concedersi cibi elaborati: fritti, lasagne e salami, per intenderci. E in generale abolirei le bibite zuccherate».
Bisogna fare sport
A confermare l’accoppiata vincente “alimentazione sana e bicicletta” è anche il medico dello sport Maurizio Schiavon: «Andare in bici su piste ciclabili, come succede nel Nord Europa, costituirebbe un grandissimo vantaggio per la salute pubblica. Ed è l’Organizzazione mondiale della sanità a consigliare l’attività fisica per tutti». In effetti la bicicletta è indicata ad ogni età ed è un’ottima soluzione per chi deve dimagrire: «Numerosi i vantaggi per chi soffre di dolori articolari, ma anche per chi è in sovrappeso ed obeso, perché la bicicletta permette di scaricare almeno in parte il peso corporeo sul mezzo, a differenza del jogging e la camminata. – continua il dottor Schiavon – È bene partire con tre uscite settimanali da mezz’ora, per poi arrivare gradualmente a un’ora per sessione di allenamento, scegliendo il percorso più adatto fino a trasformare la bicicletta in uno stile di vita, per spostarsi e andare al lavoro».
I benefici si vedono e si sentono: «Usare la bicicletta fa bene a tutto il corpo. L’attività interessa soprattutto arti inferiori e addome. È un allenamento che aiuta la ristrutturazione dei glutei e a perdere la cellulite. Inoltre, aumentando il consumo metabolico si riscontra un vantaggio anche nella performance cardiorespiratoria».
Tra gli sport che fanno bene persino ai cardiopatici – va da sé, con la prescrizione del cardiologo – c’è proprio il ciclismo. «Il mio consiglio è di monitorare la frequenza cardiaca durante l’attività. Il calcolo è molto semplice: la massima si ottiene sottraendo la propria età a 220 (220 – età). Per i migliori vantaggi in termini di allenamento conviene mantenere un’andatura che mantenga il ritmo tra il 70 e l’85 per cento della massima. Si stanno affermando tecnologie a basso costo per registrare la propria frequenza unitamente allo spostamento, con goal (obiettivi, ndr) da raggiungere. Questo è un tipo di allenamento più scientifico, che serve anche a monitorare il proprio stato di salute».
«E per non finire a riprendere i chili di troppo, – conclude la dottoressa Dalle Mule – il segreto è proprio continuare a mantenere l’attività fisica anche dopo il dimagrimento. Si può ridurre la frequenza dell’attività fisica. Ma la regola è sempre la stessa: il metabolismo si rallenta senza sport».