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Quando ero piccola sognavo la bicicletta.
E’ stato il mio primo vero traguardo raggiunto: una graziella bianca. La potevo usare nella campagna dove vivevano i miei nonni perchè la mia città Padova, “qualche” anno fa, era dominio dei mostri di latta. Anch’io ne possiedo uno e non potrei farne a meno, ma lo utilizzo solo per gli spostamenti fuori città.
La bicicletta mi piaceva perchè mi faceva stare all’aria aperta,
mi permetteva di misurare la velocità sulle mie gambe, di percorrere in poco tempo distanze importanti, di pedalare e chiacchierare con i miei amici contemporaneamente, di gustarmi il paesaggio facendomi baciare dal sole. Oggi mi piace esattamente per gli stessi motivi.
E posso pedalare abbastanza facilmente anche nella mia città che è diventata un po’ più amica della bici,
anche se di strada ne ha ancora da fare.
Penso però che anche noi dobbiamo maturare che non sia sempre e solo colpa dei Governi e degli amministratori. Dove politici illuminati impongono l’uso della bici restringendo le corsie per le macchine gli abitanti fanno di necessità virtù, manifestando comunque la loro contrarietà.
Sarebbe più facile se l’iniziativa partisse da noi. Se cominciassimo noi a dare il buon esempio.
Ma da questo punto di vista siamo bipolari: alla guida della macchina diventiamo impazienti, nervosi, prepotenti e nutriamo un fastidio intenso nei confronti delle biciclette che ostruiscono o rallentano la nostra andatura. In sella alla bicicletta invece pretendiamo attenzione, rispetto, siamo indisciplinati perchè riteniamo che i marciapiedi in assenza di ciclabili siano le nostre preferenziali, e l’andare contromano una necessità non esistendo ancora il “senso unico eccetto bici“.
Ci piace essere green sempre che questo non limiti troppo la nostra libertà.
Ma oggi il tempo è scaduto! Ne va della nostra salute,
ne va del futuro nostro e dei nostri figli…
dobbiamo prenderci cura dell’Ambiente dobbiamo modificare il nostro stile di vita,
dobbiamo essere più responsabili insomma dobbiamo salire in sella alla bicicletta e
pedalare come facevamo entusiasticamente una volta!
Evviva la giornata della bicicletta….
Ludovica Casellati