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Negli ultimi anni l’assistenza elettrica ha cambiato il modo di intendere e utilizzare la bici da città, ha aperto nuovi orizzonti e possibilità alla mobilità urbana; negli ultimi anni le “assistite” hanno letteralmente rivoluzionato anche il mondo della mtb, con tantissimi biker e free rider passati dalla muscolare alla assistita perché queste ultime riducono lo sforzo e massimizzano il divertimento in discesa.
C’è però un settore dell’universo a due ruote che sembra esente da questo d’autentica rivoluzione apportata dalle bici a pedalata assistita: è quello della tradizionale bici da corsa, ovvero del ciclismo sportivo su asfalto, quello che da che mondo e mondo è tecnicamente, storicamente e anche culturalmente più legato al concetto di fatica, di allenamento, di preparazione e di prestazione fisica che solo le muscolari possono darti.
Ne siamo proprio sicuri? Esiste un nuovo segmento delle e-bike che questa idea sta iniziando a metterla in discussione. Tutto questo grazie ad una tipologia di bici che ad oggi è ancora una nicchia, ma che nasconde in sé grandi potenzialità e grandi possibilità di sviluppo.
È il segmento delle bici da corsa elettriche. Ve lo andiamo ad illustrare e ve ne spieghiamo il senso proprio partendo dai modelli – sempre più numerosi – che la bike-industry sta introducendo sul mercato.
Il segmento e-road bike
Per utilizzare un termine anglofono potremmo chiamarle e-road bike, proprio a ricordare la parentela stretta che queste bici hanno con le bici da corsa classiche.
La caratteristica peculiare di queste “assistite” è che sia a livello estetico, sia in termini funzionali, si tratta di modelli molto simili agli omologhi modelli muscolari. Pensate, i modelli più recenti introdotti sul mercato hanno caratteristiche all’avanguardia e un peso complessivo che nonostante la presenza di motore e batteria non vanno oltre i 10.5 chili di peso, che significa almeno setto, otto chili in meno di quel che normalmente pesa una e-bike, che sia questa da mtb o da città.
Se il motore è nel mozzo
Bici di questo tipo sono tutte accomunate dalla presenza di una batteria integrata nel tubo diagonale, che dona al mezzo un’estetica e un design praticamente identici a quella di una muscolare: la parentela estetica è ancora più stretta quando le e-road bike scelgono la strada della motorizzazione integrata nel mozzo posteriore, e non prossima al movimento centrale come talvolta accade.
In questo caso l’architettura tecnica permette non solo e non tanto di liberare la zona del movimento dall’ingombro del motore, ma soprattutto consente di effettuare una conversione da elettrica a muscolare che consegna una vera e propria bici da corsa, con tutte le caratteristiche tecniche, geometriche e tutta la leggerezza che tradizionalmente contraddistingue le “specialissime” stradali.
I modelli più moderni
In questo caso i modelli di più recente apparizione hanno anche migliorato la sensibilità del motore nel mozzo e, grazie a sensori di potenza e cadenza, hanno risolto una volta per tutte quel fastidioso effetto di “spinta artificiale” che talvolta caratterizzava le e-road bike di prima generazione nel momento in cui si utilizzava l’assistenza elettrica.
Conversione facile
Per convertire una e-road bike a bici muscolare è dunque sufficiente sfilare la batteria dal tubo diagonale, smontare la ruota posteriore “motorizzata” e rimpiazzarla con una normale ruota muscolare, visto che anche in questo caso dimensionamenti ed ingombri del telaio della ruota elettrica sono progettati in modo totalmente compatibile con le normali ruote posteriori della bici da corsa.
La conversione è una procedura che necessita di poco tempo, mezz’ora al massimo e sui modelli più recenti si può portare a termine anche senza l’ausilio di officina specializzata.
Il senso di una e-road bike
È in questa cornice che le e-road bike possono davvero avere un senso compiuto, e magari vincere anche le visioni e le interpretazioni classiche della bici da corsa, quelle dei tradizionalisti “che la bici sportiva da asfalto è solo fatica”.
Una e-road bike può prima di tutto fare al caso del ciclista sportivo a corto di allenamento, ma che per questo non vuole negarsi la possibilità di uscire con i suoi amici più allenati.
Ancora, la e-road bike può fare al caso del ciclista stradista non più giovane oppure non più in perfetta forma fisica, che non per questo vuole rinunciare alle sensazioni, al feeling e alle percezioni uniche che solo il pedalare veloce su asfalto o il percorrere lunghe salite sul bitume riescono a darti.
E infine, come abbiamo visto, la e-road bike può rappresentare la soluzione definitiva e unica per avere due bici acquistandone una soltanto, appunto una vera elettrica, e nel momento in cui la si converta una vera muscolare.
E i prezzi?
È in quest’ultimo senso che le e-road bike possono sciogliere anche l’ultima riserva che talvolta viene assegnata loro dai più diffidenti: il prezzo oggettivamente elevato, visto che i modelli di altissima gamma (ovvero proprio quelli da 10.5 chili di peso) costano fino a 12.000 euro! Non dimentichiamo che un acquisto dl genere significa acquistare non una, ma realmente due biciclette, e ottenere di conseguenza un’esperienza di pedalata che può spaziare verso situazioni, fruizioni e possibilità mai state così ampie.
Ottima analisi,
Ho 68 anni ed un peso non più congruo con le lunghe salite alpine,
La mia Bianchi e_road mi ha dato
Nuovi stimoli per pedalare .