Se avete in mente di visitare Verona in bici sappiate che è una buona idea, in tutte le stagioni. Tenente a mente però, che qui, le piste ciclabili sono davvero poche e alcune “work in progress”, o meglio, alcune partono da un punto non ben preciso e finiscono nel nulla. Insomma, anche qui, come ormai dappertutto, l’idea del bike sharing è presente ma la viabilità è ancora lontana.
Noi per il nostro tour urbano abbiamo scelto Simonetta Bike Tours, agenzia che organizza viaggi in bici. Da casa avevano già guardato il tour che più ci interessava e prenotato la guida. L’appuntamento è per le 9.30 in via Regaste San Zeno al negozio “La bicicletteria”. Qui abbiamo trovato le nostre bici (molto confortevoli), la guida Arcangelo e tutte le info per muoverci in sicurezza.
Il tour è partito lungo il fiume Adige per poi deviare in via Barbaranni e raggiungere la famosa chiesa di San Zeno, il protettore di Verona. Si tratta di una chiesa davvero unica nel suo genere con all’interno un affresco del Mantegna.
Da qui si torna indietro, verso il fiume, attraversando il ponte Risorgimento, per arrivare alla riva opposta del fiume e proseguire su Lungadige Cangrande in direzione dell’Arsenale. Di fronte all’Arsenale il famoso ponte di Castelvecchio, un ponte medievale che racchiude una buona parte di storia di quel periodo. Vale la pena attraversarlo e fare qualche foto salendo sui merli.
Il Lungarno, seppur con qualche pista ciclabile, resta la parte più accessibile ai ciclisti fino ad arrivare alla splendida veduta di Castel San Pietro e dell’anfiteatro romano. Infatti, se vi va, potete prendere la funicolare per salire su, fino a quel che rimane di uno dei teatri romani più trionfali. Da lì una vista meravigliosa. Scendendo non resta che attraversare il Ponte Pietra (il ponte più antico della città) e pedalare fino a via Sottoriva. Questa strada, oltre al centro ovviamente, è una delle strade più ricche di ristoranti e osterie. E proprio queste ultime sono una tradizione a cui non vogliamo sottrarci. In primis per bere un buon vino della Valpolicella, secondo per assaggiare qualche piatto tipico, come il risotto all’Amarone. Se siete a corto di idee vi proponiamo l’Osteria Sottoriva, un piccolo locale con poco più di venti coperti e un menù caratteristico con l’immancabile Pastissada de Caval con polenta. Prezzi ottimi.
Altra trattoria che mi va di indicarvi è quella di Verona Antica, nella stessa strada. Oltre a mangiare un menù tipico si può tranquillamente bere un calice all’interno della cantina, provando le varie etichette dalla zona come il Valpolicella, il Soave e il Custoza.
Ritorniamo verso piazza dei Signori che, nel periodo natalizio, è un trionfo di mercatini di Natale e di dolci “fritti” davvero ottimi. Da piazza dei Signori a piazza delle Erbe è un attimo.
Qui, se volete davvero estasiarvi sedetevi in un caffè ad ammirare gli affreschi che decorano le case. Noi ci siamo seduti in caffè Barbarani per una bevanda calda accompagnata da morbidi dolcetti, somiglianti all’impasto del pandoro (sarà che siamo sotto Natale…).
Ripresa la bici abbiamo pedalato in direzione dell’Arena, passando per via dei Pellicciai, evitando così via Cappello, la via dello shopping e della Casa di Giulietta. Siamo arrivati all’Arena senza troppa fatica e con la voglia di scattare l’ultima foto. Se vi trovate in zona e volete un posticino speciale per una pausa vi consiglio Caffè Galleria, in via Dietro Anfiteatro. Si tratta di un posto che miscela design, arte, arredamento e creatività. Insomma, un bar insolito in cui fermarsi per un caffè, soprattutto se si è in vacanza.
Dove dormire
Noi abbiamo alloggiato al Grand Hotel Des Artes in Corso Porta Nuova, sul viale principale che collega la stazione all’Arena. Insomma, posizione strategica se arrivate in treno o in macchina (per il parcheggio avete due opzioni: o lasciarla all’hotel a 20 euro per 24 ore o parcheggiarla nelle strisce blu a due euro l’ora). Ampie e confortevoli le stanze e con un’abbondante colazione mattutina.