Cosa troverai in questo articolo:
Il “salto” di catena è uno degli inconvenienti meccanici più comuni che possono capitare in bici.
Quattro sono le casistiche per cui la catena può “cadere” dagli ingranaggi: le elenchiamo in sequenza , vi spieghiamo come risolverle sul posto e infine vi diciamo – nell’ordine – quali sono i principali motivi che le causano.
Salto tra corona piccola e telaio
È il salto più frequente, a volte si riesce a far risalire la catena anche senza scendere dal mezzo, lasciando procedere la bici per forza di inerzia, provando a far girare (delicatamente) la guarnitura e nello stesso tempo agendo sul comando di risalita del deragliatore.
Altrimenti, nelle situazioni più frequenti, occorre scendere, spingere in avanti il bilanciere del cambio posteriore per rilasciare la tensione della trasmissione e contemporaneamente sollevare la catena rimasta poggiata tra corona e movimento, innestandola nuovamente sulla corona (piccola) ingaggiandola in senso antiorario.
Salto esterno alla corona grande
In questo caso la catena esce esternamente rispetto alla guarnitura; quasi sempre capita quando il deragliatore opera nella fase di risalita, passando dalla corona piccola alla grande. La procedura di rinnesto è la stessa vista in caso di salto tra corona piccola e telaio: in questo caso essenziale sarà rispettare il senso di rinnesto antiorario della catena; allo stesso tempo occorrerà sempre mantenere la “forchetta” del deragliatore in corrispondenza della corona grande.
In questa fattispecie provare a reinnestare la catena restando in bici e sfruttando la forza di inerzia è cosa molto più difficile e rischiosa, perché questo tentativo può rischiare di far inceppare la catena nei componenti, storcerla o ancora peggio danneggiare le altre componenti in gioco. Meglio mettere il piede a terra, allora.
Salto tra pignone grande e raggi
La catena va ad incastrarsi tra il pignone grande e l’”emisfero” destro che attraverso i raggi forma l’architettura della ruota posteriore. In questo caso provare a continuare a pedalare è la peggiore delle cose, perché si rischia prima di tutto di storcere irreparabilmente il cambio, si rischia poi di rompere il forcellino di fissaggio del cambio sul telaio e nel migliore dei casi si rischia di danneggiare seriamente i raggi e le maglie della catena. Allo stesso modo, una volta messo il piede a terra, nella maniera più assoluta non bisogna muovere a mano la pedaliera ruotandola in senso orario: questo può solo peggiorare la situazione. Per liberare” la catena, dunque, occorre afferrarla dall’alto, dalla porzione rimasta lasca a destra dei pignoni, provando a liberare l’incastro facendo contemporaneamente forza verso l’altro e anche un po’ facendo leva a destra e sinistra, sperando che questa manovra liberi progressivamente la catena in senso antiorario. La stessa operazione, ma in senso inverso, possiamo provarla anche operando sulla porzione (più limitata) di catena che potrebbe essere manovrabile a sinistra del pacco pignoni, o più precisamente in basso rispetto agli ingranaggi, tra pignoni e puleggia superiore del cambio posteriore.
Salto tra pignone piccolo e telaio
La catena va a finire tra telaio e pignone piccolo, per forza di cose la trasmissione si blocca immediatamente, le pedivelle pure e la catena rimane a penzoloni. Il piede a terra è obbligato; è questa una casistica che nella stragrande maggioranza dei casi obbliga a rimuovere la ruota posteriore, per allentare il giogo tra catena e organi di trasmissione e poi rinnestare correttamente la catena con le mani sul primo pignone. Evitare di rimuovere la ruota è possibile solo nei (rari) casi in cui ci si accorge immediatamente che la catena è uscita dalla sua sede e non si è ancora incastrata in modo troppo fermo tra pignone e telaio.
In molti casi basterà semplicemente allentare la ruota (e non smontarla completamente) per risolvere l’incastro, quel che è certo è che questa fattispecie impone di avere con sé tutti gli utensili necessari per smontare la ruota o quanto meno impone di avere padronanza con lo smontaggio della ruota con il classico sistema di fissaggio “quick release”.
Perché la catena salta 1: difetto di registrazione dei deragliatori
È la principale e la più frequente causa di salto della catena e può riguardare tutte le quattro casistiche affrontate. Il difetto di registrazione che origina il salto di catena non riguarda la tensione dei cavi dei deragliatori, ma la regolazione dei registri di fine corsa dei due componenti (o solo del cambio posteriore nel caso in cui si abbia una bici con corona singola), ovvero quelle viti che definiscono la precisa capacità di lavoro dei deragliatori sulla “scala” dei pignoni e sulle corone anteriori.
Perché salta 2: difetto di registrazione del movimento centrale
Sulle biciclette con movimento centrale avvitato nella scatola movimento, eventuali calotte allentate possono modificare la linea catena della trasmissione, interferendo così sul funzionamento del deragliatore anteriore, portando ad un salto di catena. Quasi sempre questa fattispecie causa un salto tra corona piccola e telaio.
Perché salta 3: difetto di registrazione della ruota posteriore
Una ruota posteriore disallineata rispetto al telaio, oppure un pacco pignoni o una ruota libera che non lavorano come dovrebbero, possono causare il salto di catena (dai soli pignoni) sia tra pignoni e raggi, sia tra pignoni e telaio. In questo caso il salto può avvenire anche se il registro di fine corsa del cambio posteriore è correttamente settato.
Perché salta 4: deformazione delle corone
Se le corone della guarnitura non sono perfettamente rettificate, se hanno preso una botta o in genere se hanno una porzione della loro circonferenza non in linea, si può facilmente verificare un salto di catena dalla guarnitura, soprattutto quando si spinge con forza sui pedali oppure si pedala in fuorisella e in questo modo si produce una leva sulle corone.
Perché salta 5: usura dei pignoni/corone/catena
Anche uno stato di eccessiva usura di tutti gli organi coinvolti nella trasmissione può causare il salto di catena: una catena con maglie lente oppure con maglie difettose può condurre a una continua uscita dalla sua sede. Altre volte, invece, possono essere anche dei pignoni consunti (o spesso anche una catena appena rinnovata che però lavora su ingranaggi consumati, e viceversa) a causare il “salto”.
In realtà, in quest’ultima fattispecie è più probabile che la catena “sgrani” sugli ingranaggi che va ad ingaggiare, ma appunto non è infrequente che ci siano malfunzionamenti anche relativi all’uscita di catena.