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Il Ticino è così: ti accoglie abbracciandoti con un manto verde, una natura lussureggiante, i laghi incastonati come pietre preziose che baluginano tra il verde degli alberi, proprio come te lo immaginavi, e poi tac! Come per incanto ti trovi in una metropoli vivace e variegata, ricca di cultura, arte, costruzioni di valore architettonico di livello superlativo e fama mondiale. Ti rassicura facendoti sentire “in vacanza come ai vecchi tempi”, quelli dei nonni, con le casette di legno e pietra in mezzo ai boschi, paesaggi incontaminati, monti verdissimi su cui arrampicarsi e dove ti aspetti un frugale spuntino pane e formaggio (e cosa se no?) improvvisamente, ti ci fa trovare in cima un rifugio di design con un menu gourmet. È così il Ticino, devi stare sempre allerta, per non perderti nessuna delle sorprese che ha in serbo per te.
Sarà questa sua completezza che vede combinarsi in modo armonioso tutti gli aspetti che costituiscono gli ingredienti di una vacanza perfetta, saranno i dislivelli di ogni tipo e pendenza, i saliscendi senza soluzione di continuità, saranno i monti altissimi che si alternano a stradine pianeggianti lungolago, le piste ciclabili in totale sicurezza e il conseguente rispetto dei ciclisti, saranno i trail con viste mozzafiato, nella natura più incontaminata che sembrano non voler finire. Saranno tutte queste meraviglie racchiuse in una regione poco più grande della provincia di Milano, che hanno reso il Ticino una meta privilegiata per tutti i tipi di ciclisti, dai corsaioli in lycra e polpaccetti depilati, ai fangosi e infangati fanatici della mountain bike, per continuare con le famiglie a cui piace vagheggiare sulle piste ciclabili senza fretta né ansie da prestazioni, col cestino coi fiori e pic-nic, per finire ai signori delle e-bike, quelli per cui nessun sentiero o tornante è mai troppo ripido, quelli che amano il confort e il viaggio in souplesse.
La cosa su cui si può contare senza tema di essere sorpresi invece, la certezza che non deluderà mai è la sua impeccabile organizzazione: il Ticino è preciso e puntuale come un orologio svizzero, pulito e ordinato come ci si aspetta, tranquillo e sicuro come solo da quelle parti. Il Ticino è svizzero insomma, con tutti i pregi che ne fanno uno stereotipo positivo. Ecco un elenco delle meraviglie da affrontare in sella e sui pedali. Preparatevi, perché ce n’è per ogni gusto e ogni tipo di bici.
Il Monte Bar: arrivo in vetta con sorpresa
É una delle mete prescelte da ogni tipo di ciclista, corsa, mountain bike, basta che sia allenato e ami le salite (o pedali una e-bike). Strade asfaltate, o sentieri molto impegnativi, regala a chi raggiunge le sue altitudini una vista senza uguali sul lago di Lugano e sulle montagne del Malcantone mentre sullo sfondo si stagliano il Monte Rosa e il Mischabel.
Con una sorpresa che attende chi raggiunge la vetta: un rifugio di design super-confort, che soddisfa le esigenze dei clienti come un vero e proprio bike hotel, e offre una cucina gourmet che interpreta e rinnova le più tradizionali ricette del territorio, rispettandone l’essenza.
Sua maestà il Monte Generoso
É ormai un must per i ciclisti da corsa. In molti tra loro infatti – anche quelli più seri e i professionisti – eleggono il Ticino come residenza proprio per le sue caratteristiche geografiche – e lo usano come allenamento abituale in salita. La strada che porta in vetta è molto lunga e impegnativa, con i suoi 11 chilometri e 874 metri di dislivello.
Ma niente paura, se non volete perdervi questo paesaggio mozzafiato, e una simile salita non è alla portata delle vostre gambe, c’è il trenino che porta in quota, e in cima, troverete ad attendervi il famosissimo Fiore di Pietra, la costruzione dell’archi-star ticinese Mario Botta, con ben due ristoranti, di cui uno gourmet, per rifocillarvi a dovere.
Comunque ci siate arrivati, vi lascerete incantare dal panorama che spazia dagli Appennini alle Alpi con una strepitosa vista dall’alto su tutto il Nord Italia: la regione dei laghi ma anche le vette del Gran Paradiso, del Monte Rosa, del Cervino, della Jungfrau e del massiccio del Gottardo.
Una volta in cima avrete solo l’imbarazzo della scelta tra i numerosi itinerari d’interesse naturalistico: ce ne sono per 51 chilometri fra cui il sentiero della natura, quello delle bolle, i percorsi delle Nevere e delle carbonaie e la via dei pianeti. Molto interessante tra le 92 cavità censite sulle pendici della montagna, la Grotta dell’Orso dove sono stati trovati i resti di centinaia di orsi delle caverne (Ursus spelaeus), estinti circa 10mila anni fa. Emozionante infine la discesa che dalla località Bellavista riporta a valle percorrendo un faggeto fino a raggiungere la strada cantonale per Capolago che transita accanto al Museo d’Arte e alle tipiche “cantine” di Mendrisio. E chi non volesse o non potesse portarsi la bici da casa può noleggiarla alla biglietteria di Capolago.
Lugano Bike: Percorsi da sogno in bicicletta sulle colline del Malcantone. (solo per MTB)
Un anello questo, da Lugano a Ponte Tresa, solo per chi ha buone gambe e tanto fiato da spendere ma che regala grandi soddisfazioni. Il tour completo misura 120 chilometri, si snoda in cresta tutt’attorno alla Val Colla, attraversa i collinosi boschi del Malcantone e prosegue alla volta del maestoso Monte Tamaro. Si sale ad altitudini vertiginose, si percorrono downhill rimbombanti e si pedala lungo le più belle cime panoramiche del Ticino. Questo itinerario, fatto in gran parte di single trail, riunisce natura, panorama, storia e cultura. In Svizzera sono pochi i tour in bici vari come questo
Castagno Bike: un percorso che unisce sport e cultura
Castagno Bike si snoda nella parte settentrionale del Malcantone, ovvero nell’Alto Malcantone, e tocca villaggi, prati, selve castanili e boschi di betulla. I ruscelli sono una costante di questo percorso. É un giro impegnativo, dal dislivello notevole, ma ha la particolarità di essere anche ricco di scoperte e informazioni dall’alto valore storico e sociale.
Presso l’Alpe Agra per esempio, si trovano habitat di fondamentale importanza per i fregoli degli anfibi, tra Arosio e Breno i tabelloni del Sentiero del Castagno forniscono informazioni sui castagneti, il maglio di Aranno mostra come ci si serviva dell’energia idraulica per fare funzionare il mulino a martelli.
Fino al ponte di Vello (Breno) il percorso coincide con il Sentiero delle Meraviglie e permette di comprendere meglio il laborioso passato di questa regione con molte miniere, fornaci e antiche muraglie. Fra le curiosità storiche i ruderi del castello di Miglieglia, la cui fondazione è ancora oggetto di studi.
Un percorso pianeggiante: la Valle Maggia da Bellinzona a Locarno
I tre castelli medievali di Bellinzona rappresentano l’ideale linea di partenza della facile pedalata che, in appena 22 chilometri quasi completamente pianeggianti, porta a Locarno. Si pedala su asfalto seguendo le puntuali frecce segnaletiche blu (il n. 31) su percorsi separati dal traffico automobilistico. Protagonista della gita è il Piano di Magadino, situato sulle sponde del Lago Maggiore, caratterizzata da estese colture orticole e dalle Bolle di Magadino, uno degli ultimi delta incontaminati della Svizzera.
A circa metà percorso si passa nei pressi del Parco Avventura di Gordola, dove è divertente concedersi una pausa adrenalinica volando letteralmente tra gli alberi. Giunti sulle sponde del Verbano s’incontra una comoda area di sosta attrezzata.
Un ultimo sforzo per attraversare il centro di Locarno e si raggiunge la stazione ferroviaria da dove si torna al punto di partenza. I più allenati possono, invece, affrontare la seconda tappa di 34 chilometri fino al villaggio di Cavergno.
A ben vedere quindi una sola vacanza in Ticino non basta per visitare, assaporare e pedalare tutto quello che offre. Qualsiasi tipo di ciclista siate, qualsiasi siano i vostri gusti e le vostre preferenze, una cosa è certa, in Ticino c’è tutto quello che fa per voi. In sella e no.
Maggiori informazioni, svizzera.it