Prende il nome da San Vigilio vescovo e patrono di Trento, che secondo la leggenda lo percorse nella sua opera di evangelizzazione, ma noi invece lo pensiamo in bicicletta il sentiero “San Vili”. Il percorso fatto da camminare o in bici, unisce Trento a Madonna di Campiglio, la Valle dell’Adige alle Dolomiti di Brenta, lungo percorsi alternativi a piedi (sentieri antichi, nuove ciclopedonali) che portano dalla città alla montagna. Il percorso lungo l’antica via romana è di circa 100 chilometri a piedi: da Trento/Duomo a Sopramonte – Due Laghi – San Lorenzo in Banale – Saone – Caderzone Terme – Madonna di Campiglio. Lunghezza 106,9 km, dislivelli in salita 3.772 metri, dislivelli in discesa 2.454 metri. L’alternativa passa per Monte Terlago-Vallene e Larzana di Montagne, 109,8 km, con dislivelli in salita di 4.729 metri e in discesa di 3.411 metri.
Come dicevamo il Cammino di San Vili può essere anche percorso in bicicletta, attraversando piste ciclabili, strade provinciali poco trafficate e forestali. Da Madonna di Campiglio a San Lorenzo in Banale – Nembia 57 km, da San Lorenzo in Banale fino a Trento 44 km. Consigliato a mountain biker esperti.
Lungo il percorso del Santo tante chiese e cappelle a lui dedicate, la prima è la Cattedrale di Trento, costruita sul luogo della sepoltura di San Vigilio. Il sentiero di San Vili è stato aperto dalla Società Alpinisti Tridentini (S.A.T.) nel 1998. Lungo il viaggio si passano i Laghi di Lamar sotto al Monte Paganella; Moline toccando chiesette di montagna; le gole del Sarca che forma un canyon spettacolare; Irone (Airone), un paese fantasma, abbandonato già dal 1630 in seguito ad una violenta epidemia di peste; a 1.300 metri Passo Daone il punto più alto dell’itinerario; Pinzolo, scendendo lungo la Val Rendena passando sulla pieve di S. Vigilio, costruita sul luogo dove, secondo la tradizione, è avvenuto il martirio del Santo.
Il sentiero di San Vili può essere percorso in tutti e due i sensi di marcia: da Trento a Madonna di Campiglio camminò il santo in vita, sul percorso che da Madonna di Campiglio torna a Trento il santo fu trasportato senza vita. San Vili, secondo la tradizione, fu ucciso a randellate e con gli zoccoli di legno per aver gettato una statua di Saturno nel Sarco. Oltre al sentiero ufficiale ne esiste uno più basso e più adatto agli escursionisti meno allenati, il sentiero Alto è completamente segnato con i segnali bianchi e rossi del sentiero escursionistico, il sentiero basso è segnato solo in alcuni tratti.
Madonna di Campiglio, si trova a 1.550 metri di quota nella conca tra il gruppo delle Dolomiti del Brenta ed i ghiacciai dell’Adamello e della Presanella. Conta 50.000 ettari del Parco Naturale Adamello – Brenta, 450 km di sentieri di montagna attraverso la frescura delle abetaie e l’incanto dei boschi di larici.
Madonna di Campiglio durante l’inverno è rinomata stazione turistica, in estate diventa patria di escursionisti e ciclisti. Tra le chicche per i biker vi segnaliamo il Brenta Bike Park di Pinzolo – Doss del Sabion: quattro tracciati che si snodano dalla sommità della cima del Doss del Sabion a 2.100 m sino a Prà Rodont a 1.500 m. La pista rossa “Sfulmini”: tracciato freeride, un DH super flow a terreno misto, sponde, salti naturali ed artificiali, drop, passerelle, wall-ride. Tre i tracciati downhill, uno nero difficile, uno rosso intermedio e uno blu facile.
Pista Sfulmini: pista rossa, lunghezza m 3545, dislivello m 586
Pista Tosa: pista rossa, lunghezza m 2815, dislivello m 462
Pista Vallon: pista nera, lunghezza m 704, dislivello m 152
Pista Prato Fiorito: pista blu, lunghezza m 2000, dislivello m 300