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Quanto fa risparmiare allo Stato e dunque al Sistema Sanitario Italiano un adulto in buona salute? Tanto. E se questo adulto si aiuta pedalando? Ancora di più. La bici, in realtà, non fa solo bene al proprio fisico ma anche alle tasche della sanità pubblica che, negli ultimi anni, ha elaborato un proprio report “sportivo” in cui l’Italia risulta tra i peggiori paesi per attività sportiva: un adulto su quattro è non per nulla attivo e l’80% dei giovanissimi non raggiunge la soglia raccomandata per il proprio benessere. A rimarcarlo la stessa OMS che dipinge un quadro non proprio felice di come sono gli italiani: solo una metà della popolazione si dedica alla forma fisica e i bambini trascorrono troppo tempo sul divano con appena un’ora di movimento.
Quali sono le attività preferite?
La camminata all’aperto ad esempio viene scelta dagli ultra 64enni: il 70% degli uomini e il 55% delle donne. Un valore che diminuisce all’avanzare dell’età (52% di chi ha superato 85 anni). A seguire tutta una serie di attività più dolci come la ginnastica e solo un 4% si dirige verso qualcosa di più intenso come il nuovo, il ciclismo o la corsa.
La sedentarietà
Il problema è la sedentarietà. In Italia, proprio il non muoversi, costa al sistema sanitario 1,6 miliardi di euro che a loro volta corrispondono al 14,6% di dicessi. Le quattro malattie imputabili a questo stile di vita errato sono il tumore della mammella e del colon-retto, diabete di tipo 2 e coronoropatia. Il rischio di sedentarietà aumenta con gli anni e prevale tra le donne con il 43,4% rispetto agli uomini 34,8%.
Dove sta il risparmio?
Il risparmio sulla sanità riguarda, di fatto, la diminuzioni delle prestazioni mediche in quanto la bici aiuta il fisico sotto molti punti di vista e dunque si va meno dal dottore. Appena 30 minuti di pedalata giornaliera servono per migliorare la circolazione del sangue, cosa da cui traggono beneficio il cuore e quindi la pressione arteriosa, i polmoni e le gambe. Per non parlare del peso: si dimagrisce senza accorgersene.
Uno studio inglese
Uno studio inglese condotto da un’associazione ambientalista rivela come muoversi in bici potrebbe far risparmiare 319 milioni di sterline. Uno scherzo? Niente affatto. Si parla addirittura di 34mila casi in meno di diabete, tumore, depressione e infarto usando la bici in maniera quotidiana. A patto che il tasso di crescita della bici si incrementi da qui al 2040 com’è successo a Londra dal 2000 ad oggi dove le piste ciclabili sono diventate sempre più frequentate tanto da diventare una della metropoli più eco-friendly d’Europa. L’associazione chiede al Governo inglese di continuare ad attivare una politica “green”, ovvero di investire il 5% del budget dei trasporti in modalità alternative di spostamento: ovvero investimenti di 17 sterline a persona nel 2020-21 e di 34 nel 2024-25. A Copenhagen, una delle più famose città europee, per la sua “ciclabilità”, ha investito più di 40 euro a persona su mobilità sostenibile e piste ciclabili dal 2004 ed ora i risultati sono arrivati tanto che più del 40% degli spostamenti avvengono in bici.
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