Warm Showers, una doccia calda per i ciclisti globetrotter
Può essere una stanza, un divano, un fazzoletto di terra dove piantare la tenda in giardino. Di certo non mancherà una doccia calda, miraggio di ogni ciclista dopo una giornata passata a pedalare. Questo è quello che offre la grande comunità Warm Showers. Un sito che riunisce online chi ama viaggiare in bici e dare o ricevere ospitalità. In tutto il mondo.
È un po’ il Couchsurfing dei ciclisti, made in the USA. Vent’anni fa Terry Zmrhal e Geoff Cashman hanno avuto la prima intuizione di connettere i ciclisti accoglienti e girovaghi. Ma grazie alle nuove tecnologie l’idea è diventata un sito con mappa interattiva degli utenti nel 2005, grazie al successore Randy Fay. Attualmente è un gruppo di volontari a portare avanti il progetto, con un portale tradotto in 17 lingue che conta oltre 190mila membri nei cinque continenti.
Gli ospiti popolano i luoghi più impensabili. Da Capo Verde alla Papua Nuova Guinea, passando per Oman, Turkmenistan, Zimbabwe, Vietnam e Nepal, potrete trovare un tetto sopra la testa e un riparo per la bici. Il 49 per cento degli utenti provengono dall’Europa, contro il 37 per cento del Nord America, dove tutto è cominciato. L’4,5 per cento sono bike riders asiatici. Oceania e Sud America sono entrambe al 4% e l’Africa, fanalino di coda, conta appena lo 0,5% degli iscritti.
Chi vuole entrare nel giro delle “docce calde” deve essere maggiorenne per iscriversi, creare il proprio profilo indicando la disponibilità e i servizi che può offrire, – dal posto letto all’uso cucina, dal terreno per campeggiare alla lavatrice -, condividere in base alle proprie esigenze e alla fiducia nel genere umano. La scelta di chi e quando ospitare sta all’utente. Il rispetto reciproco è la regola principale del club.
Legata anche sui social network, su Facebook e Twitter, la community è cresciuta in modo esponenziale nell’ultimo anno, con ben 19mila 700 nuovi viaggiatori nel solo 2023.
Ci sono cicloturisti di ogni età, che non cercano solo di viaggiare in modo avventuroso ed economico. Il gruppo si scambia consigli e tragitti, condivide immagini, video e commenti. Il pacchetto Warm Showers comprende non solo l’ospitalità di chi conosce bene un luogo, ma un rapporto di mutuo soccorso con chi condivide la stessa passione per la bicicletta. E tutto questo, davvero, non ha prezzo.
Silvia Ricciardi