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Calzamaglia oppure gambali?
La soluzione generalmente più apprezzata per proteggere le gambe in inverno rimane quella della calzamaglia, che con un capo a pezzo unico protegge gli arti inferiori fino all’altezza della caviglia. Anche in questo caso, pur se in misura minore rispetto a quanto visto per i giubbini, le qualità del capo dipendono anche da quante diverse porzioni di tessuto sono impiegate per confezionarlo: la calzamaglia migliore dovrebbe infatti garantire un isolamento termico maggiore sulle cosce e soprattutto sulle ginocchia rispetto a quanto accade per i polpacci, dovrebbe inoltre avere porzioni di tessuto più resistenti nell’interno coscia per preservare il capo dall’usura da sfregamento causata dal contatto con la sella; e ancora, una valida calzamaglia invernale dovrebbe avere un buon fondello, accessorio in merito al quale non esistono differenze rispetto ai fondelli utilizzati sui pantaloncini corti estivi. Il taglio delle calzamaglie da ciclismo è sempre con bretelle, le migliori per ottenere e poi garantire durante tutta l’uscita la tenuta perfetta del capo sul corpo. Passiamo al fondo gamba: oggi le aziende di abbigliamento ciclistico hanno quasi totalmente abbandonato la soluzione del sistema di tenuta che si aggancia sul tallone, preferendo la chiusura con una zip posteriore, indubbiamente più pratica e meglio accoppiabile con le calze (che andranno sempre infilate sotto il bordo della calzamaglia, mai sopra).
Cosa scelgono i pro
Una valida alternativa alla calzamaglia è invece quella dei gambali accoppiati ai pantaloni corti: dei gambali tanti ciclisti apprezzano la maggiore sensazione di libertà nei movimenti della pedalata. I ciclisti professionisti, ad esempio, spesso preferiscono i gambali alla calzamaglia, anche grazie alla praticità di potere essere sfilati al bisogno, diversamente da quel che invece non si può fare con la calzamaglia. In realtà i gambali sono una soluzione non adatta per il grande freddo, perché anche se realizzati con tessuto con elevate proprietà termiche, andranno sempre accoppiati a un pantaloncino corto estivo, che è ovviamente meno protettivo. Inoltre, talvolta i gambali finiscono per essere ancor meno confortevoli della calzamaglia, soprattutto quando il sormonto tra il gambale sottostante e il pantalone soprastante produce pericolose frizioni ed attriti che possono essere assai fastidiosi per la pelle.
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Maurizio Coccia